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Sanremo? No, SanRoma: il legame tra i protagonisti del Festival e il club

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti

Nella settimana in cui sta per riprendere il campionato dopo la sosta per gli impegni delle nazionali sudamericane, inizia anche l’evento più importante della musica italiana. Ovviamente, stiamo parlando del Festival di Sanremo, giunto alla 72ª edizione, terza consecutiva condotta da Amadeus e in programma dal 1° al 5 febbraio.

Da colonne storiche come Massimo Ranieri, Gianni Morandi e Iva Zanicchi a giovani emergenti come Sangiovanni, Blanco e Matteo Romano, sono ben 25 i “big” in gara, numero molto simile a una comune squadra di calcio.

Analizzando il cast attuale e le canzoni che ascolteremo da martedì sera, abbiamo provato a trovare alcuni legami con la Roma.

AMADEUS E MOURINHO – Partiamo dalla curiosità più immediata e abbastanza nota. Il conduttore è uno sfegatato tifoso interista e proprio la sua fede nerazzurra l’ha spinto a chiamare suo figlio José. Un nome scelto proprio in onore dell’attuale tecnico della Roma, che nel giorno della nascita del piccolo (18 gennaio 2009) era sulla panchina dell’Inter.

GIANNI MORANDI E RUI PATRICIO – “L’eterno ragazzo” di Monghidoro si esibirà con il brano “Apri tutte le porte”. Un brano che non ha alcuna attinenza con il mondo del calcio, ma che possiamo abbinare a Rui Patricio nel senso opposto. Anziché “apri tutte le porte”, all’estremo difensore portoghese diciamo “chiudi tutte le porte”. Sono 10 i clean sheet in 32 partite complessive con la Roma: non male ma… “Si può dare di più”.

MASSIMO RANIERI E DAN FRIEDKIN – Cosa potrà mai legare il presidente della Roma con il poliedrico artista campano? Nella serata finale del Festival di Sanremo 1988, datata 27 febbraio, Massimo Ranieri veniva incoronato vincitore con “Perdere l’amore”. Quel giorno, il magnate americano festeggiava il suo 23esimo compleanno.

ANA MENA E CARLES PEREZ – In questa edizione il Festival abbraccerà una cantante straniera, ossia la spagnola Ana Mena. Un evento abbastanza raro dal momento che, ospiti internazionali a parte, la gara è solitamente riservata a cantanti/band italiane. Anche la Roma ha uno spagnolo nella sua rosa ed è Carles Perez, unico “superstite” - o meglio “sobreviviente” - se si pensa che fino a pochi giorni fa c’erano Borja Mayoral e Villar, oltre a Pau Lopez e Pedro che hanno lasciato Roma la scorsa estate.

MATTEO ROMANO E LORENZO PELLEGRINI – Con i suoi 19 anni, il cantante di Cuneo è uno dei più giovani che parteciperà al Festival. Nonostante le origini piemontesi, il suo cognome è indubbiamente… romano e per questo si sposa bene con Lorenzo Pellegrini. Al contrario del passato, egli è l’unico romano e romanista presente in rosa insieme a Edoardo Bove, coetano di Matteo Romano, utilizzato con il contagocce da Mourinho. Per completezza, segnaliamo anche Calafiori e Florenzi, entrambi ancora di proprietà della Roma ma in prestito rispettivamente a Genoa e Milan con diverse modalità.

LE VIBRAZIONI E LEONARDO SPINAZZOLA – La band del frontman Francesco Sarcina gareggerà con il brano “Tantissimo”. Titolo formato da un un’unica parola, un superlativo assoluto che ci azzecca pienamente con Leonardo Spinazzola. Infatti, alla Roma e alla Nazionale di Mancini possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che manca proprio… tantissimo.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA E DAVIDE SANTON – Il duo composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiarina si ripresenta al Festival dopo il debutto assoluto della passata edizione. Essi interpreteranno “Ciao ciao”, un titolo che richiama il più classico dei saluti confidenziali che la Roma spera di riservare quanto prima a Santon, fuori rosa dalla scorsa estate, che non ha accettato (per ora) la rescissione consensuale. In ogni caso, la Roma dirà “ciao ciao” al terzino a partire dal prossimo 1° luglio.

ACHILLE LAURO E MARASH KUMBULLA - “Domenica” è il titolo del brano che canterà l’eclettico artista, al suo quarto Sanremo consecutivo (terzo assoluto come “big” in gara). Benché cresciuto a Roma, Lauro De Marinis – vero nome di Achille Lauro – è nato a Verona. Nella città dell’Arena è esploso calcisticamente il difensore classe 2000 che, dopo una stagione più che positiva all’Hellas nel 2019/2020, è passato alla Roma riconquistando negli ultimi tempi la fiducia di Mourinho, come sottolineato dallo stesso Special One.

MAHMOOD ED EL SHAARAWY - I due condividono le stesse origini. Infatti, sia Mahmood che il Faraone hanno il papà egiziano e la mamma italiana.

YUMAN E IBANEZ - Per loro due vale più o meno il discorso fatto per Mahmood ed El Shaarawy. Entrambi hanno genitori di differenti nazionalità, ma non "uguali" alla perfezione come accostamento. Infatti, Yuman ha il papà capoverdiano e la mamma italiana, mentre Ibanez ha il padre brasiliano e la madre uruguaiana. 

HIGHSNOB/HU E CHRIS SMALLING – L'inedito duo canterà al Festival il brano "Abbi cura di te". Un titolo che è un auspicio rivolto a Chris Smalling, spesso vittima di guai fisici che ne hanno condizionato il rendimento. La speranza è che il peggio sia passato e possa guidare la retroguardia giallorossa sino a fine stagione senza ulteriori stop.

SANGIOVANNI/BLANCO E FELIX – I due cantanti non si esibiranno insieme, ma saranno avversari. Dei 25 “big” in gara, sono i più giovani essendo dei classe 2003, proprio come l’attaccante giallorosso Felix, il più piccolo della Prima Squadra di Mourinho. Inoltre, loro tre sono coetanei “quasi” perfetti essendo nati nell’arco di 32 giorni (Sangiovanni il 9 gennaio, Felix il 19 gennaio e Blanco il 10 febbraio).

FABRIZIO MORO E BRYAN CRISTANTE/RICK KARSDORP – Il cantante ha vinto Sanremo – sezione Nuove Proposte – nel 2007 con “Pensa” e ha avuto successo nel 2018 tra i “big” insieme a Ermal Meta con “Non mi avete fatto niente”. Quest’anno tenterà il tris con “Sei tu”, magari buttando un occhio ai compleanni in casa Roma. Perché? Venerdì 2 marzo 2007, quarta serata del Festival in cui si è disputata la finale delle Nuove Proposte, ha trionfato poche ore prima che Bryan Cristante compisse 12 anni. Sabato 10 febbraio 2018, invece, ecco la vittoria con Ermal Meta in area celebrata quando era già domenica 11 febbraio, giorno del 23esimo compleanno di Karsdorp (all’epoca ai box per la rottura del crociato sinistro dopo una sfida contro il Crotone di fine ottobre).

ELISA E GIANLUCA MANCINI - La cantante ha vinto Sanremo nell'edizione del 2001 con "Luce (tramonti a Nord Est)", che ha preceduto di pochi mesi il terzo tricolore della Roma. Non sappiamo con certezza quali siano i gusti musicali di Gianluca Mancini, ma possiamo affermare che avrà una certa simpatia per l'artista friulana, dal momento che la sua compagna si chiama proprio Elisa che lo ha reso padre di Ginevra il 18 luglio 2020.

DARGEN D'AMICO E TAMMY ABRAHAM - Il rapper e DJ è pronto a far scatenare l'Ariston con la sua "Dove si balla". Una canzone perfetta per l'attaccante giallorosso, che ai tempi del Chelsea è stato tra i protagonisti di alcuni balli per celebrare grandi eventi come la vittoria in Champions League. Anche qui a Roma ha dato un assaggio delle sue doti artistiche non tanto ballando, quanto cantando l'inno della Roma in più di un'occasione.

BEPPE VESSICCHIO E SERGIO OLIVEIRA - Non c'è Sanremo senza il direttore d'orchestra più amato dagli italiani, cioè Beppe Vessicchio. Difficile, infatti, trovare una persona che non abbia simpatia per questo straordinario professionista, che ha rischiato di dover saltare la kermesse causa COVID-19, riuscendo però a negativizzarsi in tempo. Come Vessicchio dirigerà l'orchestra, allo stesso tempo Sergio Oliveira è chiamato a dirigere il centrocampo della Roma. L'impatto, per il momento, è più che positivo sia dal punto di vista della personalità mostrata sia per il contributo al gol (già 2 reti in 3 gare).

IVA ZANICCHI ED HENRIKH MKHITARYAN - Tre volte vincitrice della kermesse (1967, 1969, 1974), nel 1989 la cantante ha partecipato insieme ad altri colleghi a un progetto ideato da Charles Aznavour. L'artista, di origini armene, scrisse una canzone incisa in 45 giri intitolata "Per te, Armenia", dedicata ai bambini armeni. Iva Zanicchi cantò alcuni versi del testo, dunque l'associazione con Henrikh Mkhitaryan, l'armeno della Roma "che corre come un treno" è automatica.

DITONELLAPIAGA/RETTORE E NICOLÒ ZANIOLO - Nella terza serata del Festival, quella dedicata alle cover, il duo canterà "Nessuno mi può giudicare", grande successo di Caterina Caselli. Nella scorsa stagione, mentre era in riabilitazione per la rottura del crociato sinistro, Zaniolo è stato al centro di alcune vicende legate alla sua vita privata. Senza entrare nel merito perché ognuno è libero di fare ciò che vuole nel tempo libero, Zaniolo è un calciatore della Roma e come tale verrà da noi giudicato per quello che mostrerà in campo e non per le sue vicende extra: per restare in tema "Tutto il resto è noia".


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