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Schiettezza, personalità e dedizione al lavoro: a gennaio è di nuovo il tempo per il Sabatini show

di Alessandro Carducci
Gabriele Chiocchio

E' stato un anno difficile per Walter Sabatini. Si presenta a giugno con una conferenza stampa fiume: oltre un'ora per chiarire tutti i dubbi che i tifosi e la stampa si portano dietro da mesi. E' il primo dirigente della nuova società a metterci la faccia, in un momento in cui ufficialmente la nuova proprietà ancora non si è ancora insediata, mentre quella passata aveva ha già lasciato Trigoria. I tifosi iniziano a rumoreggiare e l'apparente vuoto di potere rischia di minare il delicato equilibrio interno di un ambiente dilaniato da mesi di estenuanti trattative societarie.
Sabatini conquista subito la gente con il suo modo diretto di parlare, diffondendo tra i tifosi un'euforia dettata dalla svolta che la Roma sta per compiere: "DiBenedetto mi ha detto di fare calcio", afferma l'ex Palermo. Avendo avuto l'investitura ufficiale solo a giugno, l'estate è tutta in salita. La pressione a Roma diventa ogni giorno più forte, il ds è chiamato a rivoluzionare una rosa in pochissimo tempo e a far sognare nuovamente i tifosi con una campagna acquisti efficace. E' un crescendo rossiniano che raggiunge il culmine negli ultimi giorni di mercato.

MILANO - Il ds giallorosso giunge all'Hotel Visconti di Milano il 29 agosto, accompagnato dal suo collaboratore Frederic Massara, due giorni prima della chiusura del mercato. Bisogna rafforzare il centrocampo e prendere un centrale. Il tutto in meno di 48 ore. Il giorno successivo si sposta al centro del mondo, all'Ata Hotel Executive, dove giornalisti, procuratori, calciatori, dirigenti si riuniscono per gli affari last minute. Il 30 agosto, Sabatini prende una camera al sesto piano, ricevendo lì gli operatori di mercato per tutto il giorno. Una sigaretta dopo l'altra, getta le basi per concludere tutti gli affari del giorno successivo (sfuggirà solo Palacio). Dormendo poco più di due ore, si prepara alle ultime frenetiche ore di mercato

SABATINI SHOW - Il 31 agosto Sabatini si sposta dal sesto piano prendendo una saletta al piano terra dell'Hotel. In tarda mattinata arriva anche l'ad giallorosso, Claudio Fenucci, per firmare i contratti che regaleranno ai tifosi gli ultimi colpi di un  mercato scoppiettante, che ha già portato Bojan, Lamela, Stekelenburg, José Angel, Heinze e Osvaldo. Da sottolineare un Tempestilli in perfetta forma fisica, per tutto il giorno di corsa per depositare i contratti in tempo record. Il primo ad essere ufficializzato è Kjaer, poi la Roma cede Virga, Brighi e Antei, mentre Sabatini chiude per Pjanic, Gago e Borini, con quest'ultimo preso poco prima della chiusura del mercato. La giornata termina trionfalmente, Sabatini è distruttto. Queste le parole di Fenucci: "Dopo la  chiusura del calciomercato penso sia crollato da qualche parte (ride ndr). Spero che ora si riposi, per noi sono state giornate molto intense visto che dietro ogni operazione ci sono molti dettagli da sistemare. Complimenti a Walter". Lo stesso Sabatini, poi, pochi giorni dopo dichiarerà: "Stiamo già lavorando per gennaio". Ora si riparte, con nuovi obiettivi e nuove difficoltà. Dovrà sfoltire una rosa troppo ampia e coprire le lacune evidenziate in questi mesi. I tifosi sognano grandi colpi, a lui il compito di farli diventare realtà. Instancabile.

 


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