Siena, Sannino: la difesa il punto forte del suo 4-4-2. Analisi e statistiche
Dopo la sconfitta patita contro la Juventus, che ha messo fine al personale record di 62 partite di imbattibilità interna delle sue squadre (l'ultima sconfitta fu registrata in un Pergocrema-Reggiana 0-1 del maggio 2008), Giuseppe Sannino è pronto ad esordire in uno dei grandi palcoscenici della Serie A, quello dell'Olimpico di Roma.
Il tecnico campano, vincitore di due Panchine d'Oro consecutive (Lega Pro nel 2010 e Serie B la stagione successiva) e autore di quattro promozioni di fila con Lecco, Pergocrema e Varese dal 2006 al 2010, è pronto a fronteggiare i giallorossi con il modulo che lo ha contraddistinto fin dagli inizi di carriera (cominciata nel 1990 con gli Allievi della Vogherese): il classico 4-4-2, scacchiere tattico praticamente sempre utilizzato nella scorsa stagione ad eccezione dei matches contro Portogruaro e Reggina, entrambe giocate in trasferta. E anche nella sua nuova esperienza in Toscana, Sannino ha puntato su questa struttura di gioco, schierandolo nelle sfide contro Catania, Juventus e Torino (Coppa Italia).
Le particolarità che caratterizzano le squadre allenate dal 54enne tecnico di Ottaviano sono le sovrapposizioni sulle fasce esterne e la ricerca del possesso palla: nelle proiezioni offensive, molto importante è il ruolo dei due difensori esterni (Vitiello e Del Grosso, con Angelo in panchina), i quali molto spesso provano l'inserimento da dietro, coperti contemporaneamente dall'arretramento dei centrocampisti di fascia. Quest'ultimi, soprattutto D'Agostino, il giocatore di maggior talento tecnico tra i mediani senesi, si abbassano in fase di ripartenza per prendere palla e gestire il gioco, cercando di creare superiorità numerica con le avanzate dei terzini, visto che Sannino non predilige i lanci lunghi dalla metà campo della propria squadra. González e Calaiò, i due attaccanti titolari in questo inizio di campionato, variano molto e con il loro movimento cercano di non dare troppi punti di riferimento alla squadra avversaria.
Il vero punto di forza della tattica del tecnico bianconero è tuttavia la difesa: solo 34 gol subiti nella scorsa stagione (media 0.81 per gara, miglior dato della passata serie B), 151 gol presi in 167 partite negli ultimi campionati tra Pergocrema e Varese (compresi playoff, Coppa Italia e Supercoppa di Lega Pro) nelle quali, inoltre, i teams dell'allenatore campano hanno tenuto a zero i rivali in 69 occasioni (41% del totale, il dato aumenta se si considerano i due di questa stagione contro Torino e Catania). Nell'ultimo campionato di Serie B, il Varese di Sannino ha segnato per primo in 24 occasioni e solo in una circostanza (sconfitta a Bergamo contro l'Albinoleffe per 3-1) la squadra è stata rimontata e battuta, indice della personalità che l'allenatore riesce ad infondere ai suoi calciatori.
La Roma, nel caso di una sua presenza in campo, dovrà fare attenzione in particolar modo a Simone Vergassola, capitano del Siena e top scorer della squadra toscana contro i giallorossi: due le realizzazioni per l'ex centrocampista del Torino con Brienza, Mannini e D'Agostino fermi a quota uno.