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Sogni, speranze, infortuni e guerre etniche: ecco come i tifosi si sono avvicinati al derby

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti

Mancano poche ore al fischio d'inizio del derby della Capitale, con le due squadre pronte a darsi battaglia in un match che si prospetta avvincente, soprattutto per la ravvicinata distanza in classifica (Roma avanti di un solo punto). Nonostante le poche presenze che si preannunciano sugli spalti, almeno da parte dei giallorossi, i supporters delle due compagini sono già da diversi giorni in clima derby. Infatti, come in ogni stracittadina che si rispetti, non sono mancati scontri verbali tra le tifoserie, a colpi di sfottò e provocazioni, attraverso i più noti social network.

SPONDA ROMA – Riferendosi a un sondaggio indetto dalla Lazio su quale maglia indossare per il derby, Loris ironizza “È da agosto che pensano al derby e poi ancora non sanno che maglia mettersi”. A proposito di maglie, la Roma indosserà per l'occasione una speciale divisa e Luigi avvisa “la maglia è bellissima, spero solo che arrivino al derby concentrati come lupi affamati. Quest'anno troppe volte appena si sono avvicinati all'obiettivo hanno tentennato”, pensiero simile a quanto espresso da Roberto che minaccia “la maglia del derby la comprerò solo se vinciamo: che mi tengo a fare una maglia di un pareggio o di una sconfitta?”. Per i giallorossi, la settimana pre-derby è stata soprattutto caratterizzata dall'infortunio di una pedina fondamentale come Salah, su scontro in allenamento con il redivivo Vermaelen. Giuseppe la butta sul ridere “questo infortunio ha del comico, degno di una gag di Zelig”, mentre Dario accusa i cugini “laziale gatto nero”, rei in un certo senso di aver “gufato” sull'assenza dell'egiziano. Onde evitare ulteriori defezioni, Silvana invita “a mettere corni rossi, ferri di cavallo e trecce d'aglio a Trigoria”. Simone, invece, non cerca scuse “quindi se avesse giocato Salah, avremmo vinto il derby... E state calmi, sapremo sopperire anche a lui. Basta con queste chiacchiere da bar, se dipendessimo da Salah, significherebbe che il resto della squadra non vale nulla. Forza Roma!”. Secondo Francesco, più che la mancanza di Salah, la Roma dovrà temere la cornice biancoceleste dell'Olimpico “i nostri tifosi saranno quasi del tutto assenti nella bolgia degli sbiaditi. Emotivamente parlando, potremmo risentirne a inizio gara. Detto questo, speriamo di vincere lo stesso”. Alla notizia del ko di Milinkovic-Savic, con tutto il rispetto non paragonabile a quello di Salah, un altro Francesco scrive sarcastico “da buoni inferiori, hanno dovuto copiarci anche su questo”. Soffermandosi invece sulle frasi della Curva Nord: “Questo derby è una guerra etnica”, Flavio risponde “Come dargli torto, per loro è un problema d'integrazione dal 1927”. Nonostante le scarsissime possibilità di vederlo titolare, non potevano mancare incitamenti per il simbolo giallorosso per eccellenza, quale Francesco Totti. “Domenica sarai il Re dei Re, segnerai all'ultimo secondo su tiro da fuori”, l'augurio di Attilio, seguito da Enrico “Francé, se giochi famme st'ultimo regalo”. Simone chiede calma ai suoi tifosi e li invita “a sfottere i cugini dopo l'esito del match: la tentazione è tanta, ma se li battiamo sarà ancora più divertente”. Infine, dopo aver incitato i giocatori a Trigoria nella rifinitura, Daniele scrive “non ci pieghiamo, ma sempre ti sosteniamo”, con Marco che, viste le immagini, chiosa “la Sud è la curva più bella del mondo”.

SPONDA LAZIO – Dalle parti di Formello, si respira una clima veramente carico, quasi come se i biancocelesti, a secco di vittorie dal 26 maggio 2013, abbiano già in tasca i tre punti. “Asfaltiamoli”, dice seccamente Luciano, seguito a ruota da Piero “il mio nome è la tua condanna” e da Mario che, molto sicuro e spavaldo, aggiunge “li sfonnamo 4-1, statene certi”, con Federico che conclude “tutti uniti contro l'impero del male chiamato AS Roma”. “Stanno giocando da leoni da tempo. Non c'è bisogno di chiedergli di più. Domenica sarà una battaglia e trionferemo!”, il commento di Claudio, con Antonella che continua “una sola parola: Vincere! Fatecelo sto bel regalo di Natale! Forza Lazio!” e Riccardo che si aggrappa a Immobile “se domenica segni penso che ti faranno imperatore”. In casa Lazio, c'è anche chi non pensa al derby e si occupa di alzare i toni con alcune provocazioni. “Per me il derby era quello contro il Pescara, quello d'Abruzzo”, la sottile ironia di Remo, seguito da Ivan che afferma ridendo “anche quest'anno è l'anno bbono”, riferendosi sarcasticamente a una possibile vittoria tricolore della Roma, attualmente seconda. Addirittura, Daniele pensa che la Roma abbia un accordo con gli arbitri “regá non facciamo come loro che hanno già vinto il derby prima di giocarlo, mettergli timore sì, ma sempre mantenendo alta la concentrazione, se ci mettete poi che hanno un rigore a partita è dura...”, pensiero espresso più sinteticamente da Sergio 14 gare 8 rigori...”, come se ogni tiro dal dischetto assegnato alla Roma fosse stato generoso o regalato. A tal proposito, dopo la designazione di Banti, Donatella, visibilmente arrabbiata, scrive “no vabbé, questo è mezzo romanista, è finita per noi”, mentre Luca, dopo aver ascoltato le parole di Nainggolan (“Lazio più in forma? Stanno comunque sotto”), risponde “parla lui che non segna neanche a pagare oro”. Tornando sul fatto della guerra etnica, l'aquilotto Max prova a smorzare i toni e a giustificare il gesto “guerra etnica è un termine forte, forse un po' troppo secondo alcuni, però insomma non vinciamo un derby da parecchio e si prova a caricare la squadra in tutti i modi: ci può stare”. Ilaria continua a incitare i suoi intonando un noto coro laziale “mille bandiere famo sventolà”, mentre Massimo scaramanticamente scrive “prima di farle sventolare, direi di aspettare...”. Infine, Cristiano, nonostante ammetta la sua fede bianconera, carica la Lazio “se fossi romano, sarei laziale tutta la vita. Buona fortuna per il derby e fateci questo favore”.


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