SPECIALE TOTTI: Le tappe più importanti dei 200 gol in serie A del Capitano 1a parte
Un altro record raggiunto da capitan Totti. Nella storia della serie A solo 5 calciatori prima di lui erano riusciti a fare altrettanto: Silvio Piola, arrivato a 274 reti e leader indiscusso di questa classifica; al secondo posto c’è Gunnar Nordahl, che chiuse la carriera a quota 225, di cui 210 con la maglia del Milan; al terzo posto troviamo Giuseppe Meazza e Josè Altafini, che di marcature nel campionato italiano ne hanno realizzate 216, anche se tutti in epoche diverse e lontane dall’attuale. L’unico giocatore della cosiddetta era moderna ad aver messo a segno più gol è Roberto Baggio, con 205 reti. Il “Divin Codino” è a 4 lunghezze di vantaggio dal capitano della Roma.
Totti cominciò la sua carriera da trequartista, prima con in panchina Boskov, poi il suo mentore Carlo Mazzone, con il quale segna anche il primo gol in serie A, ovviamente all’Olimpico, nella prima giornata della stagione 1994-95 contro il Foggia di Zeman. La gara finì 1-1 ma le doti di questo futuro fuoriclasse iniziavano a farsi vedere. Un’altra marcatura importante è la sua settima: alla 5° giornata d’andata della stagione 96’-97’ c’è Roma-Milan. Il risultato finale di quella partita è 3-0 per i giallorossi e Totti mette dentro un pallone con un morbido tocco sotto di esterno da posizione defilata, qualche anno dopo tutti chiameranno questo colpo “cucchiaio”. La decima rete di Francesco Totti la segna contro il Verona, nel rocambolesco 4-3 della 33° giornata del campionato 96’-97’. Quell’anno, l’allora numero 17 romanista rischia di esser ceduto in prestito alla Sampdoria, poiché sulla panchina della Roma siede Carlos Bianchi, che voleva Litmanen e non vedeva nel ragazzo di Porta Metronia le stimmati del grande giocatore.
Nel campionato seguente, Totti incontra Zdenek Zeman e gioca da ala sinistra ma il giocatore dal baricentro basso migliorerà sia sotto l’aspetto atletico sia sotto quello caratteriale. Un gol speciale e tra i più belli è il suo diciannovesimo personale. La sua vittima è il Parma, che schiera in porta quello che sarà eletto il migliore nel suo ruolo degli ultimi 10 anni: Gianluigi Buffon. La firma è ovviamente d’autore; dopo una fuga dalla metà campo con in marcatura Sensini e Thuram, appena entrato in area Totti fa un pallonetto di sinistro degno dei più grandi mancini della storia del calcio. Il gol numero 20 lo realizza nello stesso anno, alla 30° giornata contro il Brescia. Davanti a lui c’è Giovanni Cervone, altro portiere che a Roma ha lasciato ottimi ricordi. Ebbene, appena dentro l’area di rigore e con il portiere bresciano di quasi 2 metri di altezza che gli va incontro, dribbla Bia e fa un “cucchiaino” bello quanto efficace.
La trentesima rete del capitano giallorosso, ormai con i galloni sul braccio cedutigli da Aldair, non la dimenticherà mai. La Roma gioca contro la Lazio, l’anno dopo i 4 derby persi in una stagione e stava perdendo anche questo per 3-1 ma prima Di Francesco e poi Totti su assist di Delvecchio, supera Marchegiani con un pallone che rimbalza in maniera strana e si deposita nel sacco. Gioia immensa per la sua prima marcatura contro i rivali capitolini e cifra tonda nel suo score personale. Nel derby di ritorno, la Roma vince 3-1 e Totti segna il gol numero 32 con la maglia giallorossa ed esibisce la famosa maglietta del “Vi ho purgato ancora”. Questa è la sua prima stracittadina vinta da calciatore.
Nell’anno del terzo scudetto romanista, il capitano realizza un gol in casa contro l’Udinese di sinistro al volo che insacca sul secondo palo, tra i più belli della sua carriera: è la sua quarantanovesima rete. La marcatura più importante nei vari campionati di serie A per Totti è stata la 56°. Il capitano romanista la mette a segno contro il Parma il 17 giugno 2001, nel 3-1 che ha permesso ai giallorossi di vincere il terzo titolo italiano. Il perfetto assist di Candela permise al numero 10 della Roma di calciare con forza e precisione sul primo palo, superando ancora una volta il suo amico Buffon.
(FINE PRIMA PARTE)