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Spinta ed esperienza: ecco Bastos, nuovo obiettivo per la corsia mancina

di Gabriele Chiocchio

Michel Bastos. È questo il nome nuovo per la corsia mancina giallorossa, come rivelato proprio dal suo agente Marta Fisher, interrogata su un possibile passaggio al Napoli del brasiliano: "Confermo, ho parlato con i dirigenti del Napoli, ma l'affare non è chiuso come sostengono in Francia. L'unica trattativa in stato avanzato in Italia è con la Roma, poichè Rudi Garcia è stato l'allenatore di Michel al Lilla. In questo momento il club giallorosso è nettamente favorito".

Dopo aver iniziato nelle giovanili del Pelotas, squadra della sua città, il brasiliano classe 1983 si trasferisce appena diciottenne al Feyenoord, dove continua la sua esperienza con le formazioni giovanili e viene trasferito in prestito all'Excelsior, prima del ritorno in Brasile con le maglie di Atletico Paranaense, Gremio e Figueirense. Ma la vera avventura europea di Bastos inizia nel 2006 con il trasferimento al Lille, squadra in cui viene allenato per una stagione, il 2008-2009, dall'attuale tecnico della Roma Rudi Garcia. Il picco della sua carriera è il trasferimento al termine di quella stagione al Lione, squadra con cui non riesce a vincere la Ligue 1 ma con la quale raggiunge un'insperata semifinale di Champions League poi persa contro il Bayern Monaco e conquista la nazionale verderoro, di ha vestito la maglia 10 volte. A gennaio del 2013 lascia il Lione per approdare in prestito allo Schalke 04, prima della cessione definitiva dello scorso mercato estivo agli arabi dell'Al-Ain, squadra in cui attualmente milita.

Rudi Garcia ha dichiarato di avere bisogno di un terzino sinistro a causa dei problemi fisici che affliggono Federico Balzaretti: Michel Bastos nelle sue esperienze europee ha quasi sempre giocato partendo dalla linea dei centrocampisti o addirittura da quella degli attaccanti, ma può essere un esterno basso dalle caratteristiche molto offensive, capace dare una spinta in più sulla corsia mancina, con più di 50 gol siglati in meno di 200 presenze tra Lille e Lione a testimoniarlo. Il suo abbandono dei palcoscenici europei in favore di un campionato decisamente non competitivo come quello degli Emirati Arabi e l'approdo in un torneo molto chiuso come quello italiano, in cui sono fondamentali gli equilibri, costituiscono invece controindicazioni a un acquisto in un reparto delicato come quello difensivo, che finora ha dimostrato di poter fare grandi cose.


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