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Tante occasioni ma poca precisione. Per ritrovare la vittoria serve tornare a segnare

di Luca Borgogno

La Roma arriva alla quinta giornata di campionato senza aver vinto nessuna delle precedenti quattro partite. Un dato negativo che si dovrà cercare di invertire già dalla partita di domenica che vedrà gli uomini di Mister De Rossi affrontare l’insolita capolista Udinese. Eppure, analizzando queste prime uscite stagionali, tra i fattori che stanno mancando c’è sicuramente quello delle reti segnate. Solo 2 gol in 360’ totali (anche di più considerando tutti i recuperi) sono una media decisamente troppo bassa, al netto delle sole tre reti subite.

Quello che però si evince dalle statistiche è che la Roma le occasioni le ha create, ma a mancare è stata la lucidità sotto porta. I giallorossi sono infatti uno dei club della Serie A che ha la forbice maggiore di distacco tra occasioni da gol create e reti segnate, con gli Expected Goals che toccano quota 5.6. Ciò sta a significare che si sarebbero potuti mettere a segno quasi il triplo dei gol finora prodotti, con tantissime occasioni sciupate proprio nell’atto finale e decisivo. Partendo da Cagliari, in cui spiccano un rigore in movimento fallito da Pellegrini e una traversa di Dovbyk, passando per i due pali con l’Empoli accompagnati da almeno un altro paio di situazioni nitide, e finendo con l’ultima partita beffa di Genoa, dove sempre Dovbyk, oltre alla prima rete segnata in giallorosso, ha avuto altre due grandi chance di andare a segno, entrambe neutralizzate da Gollini. L’unica partita in cui la Roma non ha avuto da recriminare da questo punto di vista è stata la trasferta a reti bianche dell’Allianz Stadium contro la Juventus, probabilmente l’unica vera uscita positiva di questo complicato inizio di stagione, con un punto difficile strappato in casa di una squadra più forte, peraltro in uno stadio storicamente ostile ai colori giallorossi.

La Roma in estate ha scelto di puntare su quella che lo scorso anno è stata una vera e propria macchina da gol in Spagna, vale a dire Artem Dovbyk. Oltre a necessitare un adattamento migliore alla nuova squadra e ai dettami del mister, l’attaccante ucraino adesso dovrà sicuramente continuare a sfornare gol, troppo importanti per ritornare a festeggiare i tre punti in Serie A. L’ex Girona da solo però non basta, anche ali e trequartisti sono ancora a secco e la Roma avrà bisogno anche del loro apporto offensivo, a maggior ragione da parte di giocatori importanti come Paulo Dybala. Gli unici due gol finora realizzati sono arrivati dai due attaccanti centrali in rosa, gli unici a disposizione di mister De Rossi. Ciò sta a significare che servirà una mano anche da parte degli altri giocatori offensivi e di inserimento. Affidarsi unicamente ai singoli difficilmente potrà portare i risultati sperati nonché all’obiettivo Champions, per cui già da domenica la Roma cercherà di rimettersi in carreggiata.


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