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The king of Rome takes the Europe

di Luca d'Alessandro
Fonte: Luca d'Alessandro

Era l’11/9/2001, una delle date più tristi della storia recente, quando Francesco Totti segnava su calcio di rigore il suo primo gol in Champions League contro la squadra che da sempre è per il capitano un sogno mai realizzato: il Real Madrid. Francesco aveva 25 anni ed era nel pieno della sua carriera, che poi lo avrebbe portato a vincere una Coppa del Mondo, la Scarpa d’oro, il Golden Foot più Coppe Italia e Supercoppe italiane. 30/9/2014, 13 anni e 19 giorni dopo, a 38 anni e 3 giorni, Francesco Totti è ancora nel pieno della sua forma e continua a strabiliare non tanto i tifosi romanisti per I quali ormai è uno di famiglia, un fratello, un cugino, un padre, un simbolo, una persona in cui identificarsi, un qualcosa che ti risolleva il morale nei momenti di difficoltà, la ragione per cui molti giovani si avvicinano al calcio e la ragione per cui calciatori di Serie A e non solo sono diventati professionisti, ma tutti gli amanti del calcio. Tutto questo si può rinchiudere in una parola soltanto, Francesco Totti è: UNICO. Si son sprecati gli aggettivi per lui in questa sua epopea calcistica rappresentata da una carriera votata all’amore per la squadra della sua città: La Roma. Da Bimbo de Oro a Pupone prima d’indossare la fascia di capitano della Roma, quella fascia che porta solo lui e quando viene sostituito continua a tenere con sé , perché ci sono scritti sopra i nomi dei figli che in una recente intervista ha definito “la sua vita”. Le sue prestazioni lo hanno presto portato nella storia del club e della Serie A, la storia che continua a scrivere a suon di giocate di classe lo ha fatto diventare una leggenda di fama mondiale, il prototipo del calciatore moderno che ha rivoluzionato il ruolo del numero 10, fatto non solo di tanta classe e tecnica, ma di potenza e fiuto del gol. Per questo Totti è il migliore giocatore italiano dal dopoguerra a oggi, perché tutte le sue qualità gli altri grandi del calcio italiano non le hanno mai avute insieme e perché nessuno alla sua età è ancora decisivo in una squadra forte e capace di dominare in Italia e giocarsela alla pari contro le grandi d’Europa. Già proprio l’età è il suo cruccio, ma I suoi 38 anni e 3 giorni son gli stessi che hanno trasformato la leggenda Totti in un mito. Infatti con il gol segnato contro il City (17 gol in Champions, un tocco morbido d’esterno destro al paletto, roba da artista del pallone, rete realizzata con la semplicità con cui Mozart componeva col pianoforte), lo rende il calciatore più anziano ad aver segnato un gol in Champions League. Perché The King of Rome is not dead, he took Europe.


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