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Totti-story: i 10 momenti piú significativi della carriera

di Luca d'Alessandro
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro

Ecco i 10 momenti più significativi della carriera di Francesco Totti con la Roma. Una carriera lunga 25 stagioni in cui ha realizzato tante giocate degne di passare alla storia del calcio. 

ESORDIO E PRIMO GOL IN SERIE A - “Fai entrare il ragazzino”, queste le parole di Mihajlovic a Boskov grazie a cui, il 28 marzo 1993 al Rigamonti di Brescia, inizia la storia di Francesco Totti con la Roma. Il tempo di ambientarsi con il calcio della massima serie e il 4 settembre della stagione '94-'95, al Foggia, segna il primo dei 250 gol in Serie A.

SLIDING DOORS – Ora noi vediamo Totti (e lo diamo quasi per scontato) come una cosa nostra, ma la più bella favola della storia della Roma ha rischiato di interrompersi sul nascere: Carlos Bianchi, allenatore guru del calcio sudamericano, alla guida della Roma non vedeva di buon occhio l'allora talento di Porta Metronia. Il suo prestito alla Sampdoria per poi un futuro al Milan di Berlusconi era quasi cosa fatta. Furono decisivi il Torneo Città di Roma, contro l'Ajax di Litmanen (il calciatore che avrebbe dovuto sostituire Totti) e il Borussia M'gladbach, dove Totti fu il migliore, e l'esonero del tecnico argentino.

LA PRIMA 10 SARÀ PER SEMPRE – 1997, Kapfenberg. Balbo, Delvecchio e Di Biagio parlano con Zeman sul fatto di dare la maglia numero 10 a Totti. “La regalerò al Principe” (Giannini, ex capitano e idolo di Totti da bambino) il commento del giovane Totti.

CI SARÀ UN SOLO CAPITANO – 1998, Totti riceve la fascia di capitano della Roma dal brasiliano Aldair. Un passaggio di consegne non indifferente visto che la maglia numero 6 di Aldair fu ritirata dalla società fino all'arrivo di Kevin Strootman.

MO JE FACCIO ER CUCCHIAIO – L'Italia ha cominciato a conoscere Totti. Manca la prima consacrazione a livello internazionale. Zoff gli ritaglia una nuova posizione in campo, più vicina alla porta e si cominciano a intravedere le doti da bomber. Agli Europei del 2000 in Belgio e Olanda Totti trascina l'Italia a pochi secondi dalla vittoria finale. Gol e assist (se Del Piero ne avesse sfruttato uno contro la Francia...) con la perla: il cucchiaio in semifinale contro gli oranje a van der Sar.

APRIAMO LE DANZE (CAMPIONI D'ITALIA) – Lo Stadio Olimpico pieno, uno scudetto da vincere nell'ultima di tante battaglie. Pochi minuti e di esterno destro, sotto la Curva Sud, trafigge Buffon. La gioia di Totti, la felicità dei tifosi della Roma. 25 anni racchiusi in questa immagine.

PIJAMOSE MADRID – Real Madrid-Roma. Si giocasse domani non ci sarebbe storia, una si appresta a giocare l'ennesima finale di Champions League, l'altra spera di entrare direttamente alla fase a gironi. Eppure c'è stato un tempo in cui i giallorossi hanno battuto i Galacticos al Bernabeu. Dopo 35 anni dall'ultima volta in cui una squadra italiana riuscì nell'impresa. Chi segnò quel gol storico? Francesco Totti.

VILLA STUART-BERLINO-CIRCO MASSIMO – Era l'anno dei Mondiali, quelli del 2006... la canzone di Francesco Totti sembra interrompersi dopo lo scontro con Vanigli in Roma-Empoli. Immediatamente, il capitano lascia l'Olimpico per essere operato a Villa Stuart. Il Mondiale di Totti inizia lì, la rincorsa di Totti a quel sogno chiamato Coppa del Mondo inizia lì. Totti ce la fa, Totti va al Mondiale, Totti gioca al Mondiale essendo al 40%. Totti porta l'Italia avanti al Mondiale, Totti è il titolare dell'Italia nella finale dei Mondiali. Totti vince il trofeo più importante del Mondo con l'Italia e lo festeggia a Roma, con la sua gente, al Circo Massimo (con buona pace di chi non lo voleva in campo o lo criticava).

PRIMA DELL'ERA CR7 E MESSI – 52. Direte, che c'entra? È il punteggio con cui Francesco Totti ha vinto la Scarpa d'Oro nella stagione 2006/07. Per vincere il trofeo non servono voti opinabili di CT, capitani di Nazionali e giornalisti. Serve fare gol sul campo. Dopo l'anno di Totti, il trofeo se lo spartiscono Cristiano Ronaldo e Messi, con qualche interferenza di Suarez). Giusto per capire il livello calcistico raggiunto dal capitano.

AETERNO – “In fin dei conti tutti i calciatori si devono ritirare, purtroppo sono le società a decidere, ma possono decidere come andare incontro alla fine, per poter essere ricordati...”. Francesco Totti-Il Gladiatore. Un accostamento usato più e più volte (lui lo ha anche tatuato). Questa semi-citazione spiega bene l'epilogo della sua lunga carriera. “Decido io. A modo mio” (lo farà). In campo, anche se dato per finito, diventa il calciatore più longevo ad aver segnato in Champions League con un tocco d'esterno su Hart. Lo scorso finale di campionato strepitoso, dopo essere stato puntellato nell'orgoglio, i 300 gol con la Roma. Ciò che Totti ha fatto sui campi di calcio riecheggerà in aeterno.   


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