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Un anno da Special One: le migliori frasi di Mourinho nel 2022

di Marco Campanella
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella

Il 2022 è giunto al termine. Gli ultimi dodici mesi, per i tifosi della Roma, sono state un'altalena di emozioni che difficilmente si scorderanno: l'incredibile sconfitta contro la Juventus a gennaio, la schiacciante vittoria nel Derby di marzo, il trionfo in Conference, la gioia per l'arrivo di Paulo Dybala, fino alla rabbia per l'infortunio di Georginio Wijnaldum. Questi sono solo i fatti più eclatanti accaduti nel 2022 e tutti hanno un unico comun denominatore: José Mourinho. L'anno appena trascorso è stato il primo vissuto interamente con lo Special One sulla panchina della Roma. Come al solito, non ci si è di certo annoiati in questi 365 giorni in compagnia con il tecnico portoghese. Ecco, infatti, alcune delle sue ultime frasi diventate celebri nel 2022: 

"Felice per il passaggio del turno, non sono contento perché la Lazio è a casa a fumare una sigaretta con Sarri" - Era il 17 marzo e la Roma aveva appena passato il turno in Conference League, grazie al gol di Tammy Abraham allo scadere contro il Vitesse. Tre giorni più tardi era in programma il Derby della Capitale. A tal proprosito, Mourinho fece notare come la Lazio, uscendo anticipatamente dall'Europa League, non avesse impiegato energie, a pochi giorni da una partita così importante per la città. 

"Zeman? Un tecnico con 25 titoli non risponde a chi ha solo 2 Serie B" - Nella consueta conferenza stampa della vigilia della gara contro la Lazio, del 20 marzo, venne chiesto a Mourinho di commentare le parole di Zdenek Zeman, il quale dichiarò che i biancocelesti erano i favoriti della stracittadina e che lo Special One stava deludendo le aspettative fino a quel momento. La risposta del tecnico portoghese non fu - come al solito - da meno. E il Derby, inoltre, vide trionfare la Roma. 

"Abbiamo un secondo tempo da giocare all’Olimpico. C'è fiducia per la gara di ritorno? La vinceremo e andremo in semifinale" - Mourinho non aveva dubbi sul passaggio del turno in Conference League. Queste parole sono state dette a caldo nel post partita di Bodø-Glimt-Roma (del 7 aprile), che ha visto vincere il Fulmine per 2-1, nel turno di andata dei quarti di finale. Mourinho si rivelò di fatto un veggente: allo Stadio Olimpico è stato un trionfo per i giallorossi, con un netto 4-0 a ribaltare il risultato, strappando un biglietto per la semifinale.

"Gara straordinaria, è la vittoria della famiglia. Adesso andiamo in finale e vogliamo vincerla" - Il 5 maggio la Roma si assicurò la finale di Conference League, battendo il Leicester in uno Stadio Olimpico da capogiro. José Mourinho, dopo il triplice fischio volle sottolineare il forte legame tra squadra e ambiente, tracciando anche l'obiettivo da raggiungere a Tirana. 

"Oggi era da fare la storia e noi abbiamo scritto la storia. Sono romanista al 100%, questa storia è fatta per proseguire" - Queste parole sono ancora ben impresse nella mente di ogni romanista. Dopo aver alzato al cielo di Tirana la Conference League la sera del 25 maggio, Mourinho loda l'impresa di aver riportato un trofeo nella Capitale giallorossa, dichiarandosi innamorato della sua squadra. 

"Abbiamo avuto fortuna nel primo tempo. All'intervallo ho detto ai giocatori che mi vergognavo di loro" - Come al solito, lo Special One non usa mezzi termini per bacchettare i suoi giocatori. Il 27 agosto, all'Allianz Stadium, la Roma riesce a strappare un punto contro la Juventus, dopo un primo tempo pessimo. 

"Ibanez è scivolato molto meno su quel ragazzo che si tuffa sempre, come si chiama... non ricordo... ah Lozano" - Con queste parole, Mourinho lancia una pesante frecciatina nei confronti del messicano, colpevole (a detta sua) di cadere troppo facilmente per terra dopo un contrasto. Questa è stata una dichiarazione dettata dal fatto che la Roma è uscita sconfitta (per Mourinho arrivata immeritatamente) nello scontro diretto contro il Napoli. 

"Giocare con Cristante, Faticanti e Bove è diverso rispetto a farlo con Wijnaldum, Matic e Pellegrini" - Alla vigilia del match contro l'HJK Helsinki, in data 27 ottobre, Mourinho ha ribadito che le assenze di Wijnaldum (e Dybala) hanno influenzato in negativo una buona parte dei primi mesi di stagione. Il mister, infatti, si è lamentato di non avere dei calciatori in grado di sopperire alle pesanti assenze. 

"Sono i favoriti, il problema è il signor Tare che non vuole perché non gli piace questa competizione" - Il 3 novembre, lo Special One ha commentato la retrocessione in Conference League della Lazio, dopo la sconfitta dei biancocelesti in casa del Feyenoord. Mourinho, poi, ha voluto tirare un'altra frecciatina al DS laziale, che qualche settimana prima aveva definito la terza competizione europea come quella dei perdenti. 

"Squadra tradita dall'atteggiamento non professionale di un giocatore, l'ho invitato ad andare via a gennaio" - Dopo la partita del 9 novembre contro il Sassuolo, Mourinho non le ha di certo mandate a dire a Rick Karsdorp (senza citarlo mai pubblicamente). L'olandese, a detta del tecnico lusitano, era il colpevole di aver penalizzato la propria squadra, aiutando i neroverdi a pareggiare nel finale. Sono state tante le reazioni del mondo del calcio a queste parole, facendo scoppiare un vero e proprio caso non ancora risolto. 


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