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Un Chi...occhio al Regolamento - Fiorentina-Roma 3-0

di Gabriele Chiocchio
Alessandro Carducci

Molto lavoro per Antonio Damato e la sua terna, in una partita che lascerà amplissimi strascichi disciplinari per la Roma, rimasta in otto per effetto di tre cartellini rossi, due dei quali per infrazioni che hanno evitato la realizzazione di una chiara occasione da gol per la Fiorentina. Decisioni ineccepibili a norma di regolamento:

Un calciatore titolare, di riserva o sostituito deve essere espulso se commette una delle sette infrazioni seguenti:
[…]
4) impedisce alla squadra avversaria la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete, toccando volontariamente il pallone con le mani (ciò non si applica al portiere dentro la propria area di rigore);
5) impedisce un’evidente opportunità di segnare una rete ad un avversario che si dirige verso la porta, commettendo un’infrazione punibile con un calcio di punizione o di rigore;
[…]

(da “Il regolamento del Giuoco del Calcio”, Regola 12 “Falli e Scorrettezze”)

Il contatto, considerato falloso da Damato, di Juan con Jovetic al 14’ risponde piuttosto fedelmente al punto numero 5. Il Regolamento elenca specifici criteri per poter parlare o meno di “chiara opportunità di segnare una rete”:

1) la direzione dell’azione: il calciatore deve dirigersi verso la porta avversaria e non genericamente verso la linea di porta o, ancora meno, verso un angolo del terreno;
2) la probabilità di controllare il pallone: il calciatore deve essere in possesso del pallone o deve poterlo controllare facilmente;
3) il numero dei difendenti capaci di intervenire nell’azione e la loro posizione sul terreno di gioco (al più uno tra il calciatore e la porta, oltre a chi commette il fallo);
4) il punto dove è commesso il fallo (più lontano è dalla porta, meno probabile che l’opportunità sia EVIDENTE);

(da “Il regolamento del Giuoco del Calcio”, Decisioni Ufficiali FIGC sulla Regola 12 “Falli e Scorrettezze”)

Nel momento in cui subisce il fallo, Jovetic punta la porta di Stekelenburg (punto 1), è, seppur non agevolmente, in possesso di palla dopo il contrasto con Juan (punto 2), i compagni del difensore brasiliano sono in relativo ritardo (punto 3) ed il montenegrino si trova in piena area di rigore (punto 4). Tutte le condizioni sono dunque rispettate, e, una volta fischiato il fallo, è stata inevitabile l’espulsione per il calciatore brasiliano.

Così come inevitabile è stata l’espulsione per il giovane attaccante spagnolo, in virtù di questo passaggio della Regola 12


Tuttavia un calciatore sarà espulso se impedisce la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di segnare una rete toccando volontariamente il pallone con la mano. La sanzione non è dettata dal fatto che il calciatore ha toccato volontariamente il pallone con la mano, ma dall’intervento inaccettabile e sleale
che ha impedito la segnatura di una rete alla squadra avversaria.

(da “Il regolamento del Giuoco del Calcio”, Regola 12 “Falli e Scorrettezze”)

Passaggio che porta quasi ad un paradosso: il replay frontale evidenzia che il pallone, deviato volontariamente con entrambe le braccia da Bojan, probabilmente sarebbe finito sul palo esterno o addirittura fuori. Questo però non “giustifica” l’intervento del numero 14 della Roma, il cui intento era comunque quello di evitare la segnatura di un gol. Quando si dice, utilizzando un vecchio luogo comune, “oltre al danno, la beffa”.

La terza espulsione, seconda in ordine cronologico, comminata a Gago, è presto spiegata: Damato ha sventolato a Gago i due cartellini gialli per due falli commessi con imprudenza:

“Negligenza” significa che il calciatore ha mostrato una mancanza di attenzione o considerazione nell’effettuare un contrasto o che ha agito senza precauzione.
• Non c’è bisogno di sanzione disciplinare se un fallo è valutato come commesso con negligenza.

“Imprudenza” significa che il calciatore ha agito con totale noncuranza del pericolo o delle conseguenze per l’avversario.
• Un calciatore che gioca in una maniera imprudente deve essere ammonito.

Con “vigoria sproporzionata” si intende che il calciatore ha ecceduto di molto della forza necessaria, correndo il pericolo di provocare un infortunio all’avversario.
• Un calciatore che usa vigoria sproporzionata deve essere espulso.

(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio”, Interpretazione delle Regole del Gioco e linee guida per arbitri per la Regola 12 “Falli e Scorrettezze”)


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