Un Chi...occhio al Regolamento - Roma-Inter 1-1
Nel corso della gara terminata 1-1 tra Roma e Inter, diretta dal team arbitrale guidato da Daniele Orsato, si è verificato qualche episodio utile per poter analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.
Al 15', Rodrigo Palacio corre palla al piede a ridosso della linea laterale, tentando di tenere il pallone in campo. Orsato però emette un fischio per interrompere l'azione, dopo aver valutato che il pallone non fosse più in gioco. Il pallone non è in gioco quando:
- ha interamente superato la linea di porta o la linea laterale, sia a terra, sia in aria;
(da “Il Regolamento del Giuoco del Calcio” ed. 2011, Regola 9 “Pallone in gioco e non in gioco”)
Verificato, con l'aiuto del suo secondo assistente, il totale superamento della linea laterale da parte della sfera, Orsato ha interrotto l'azione dell'attaccante argentino, che stava proseguendo nella sua azione, e assegnato una rimessa laterale alla Roma. Questo è un caso che costituisce eccezione alla regola per la quale non c'è bisogno di emettere un fischio per segnalare la ripresa del gioco in caso di rimessa laterale:
L’uso del fischietto NON è necessario per segnalare
l’interruzione di gioco per:
- un calcio di rinvio, un calcio d’angolo o una rimessa laterale
- la segnatura di una rete
la ripresa del gioco in caso di:
- un calcio di punizione, un calcio di rinvio, un calcio d’angolo, una rimessa laterale.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 5 "L'Arbitro")
In base a questo punto del Regolamento, la Roma ha potuto giocare rapidamente un calcio di punizione battuto da Francesco Totti al 50': l'unico caso in cui è necessario il fischio dell'arbitro per poter riprendere il gioco è specificato nel Regolamento.
L’uso del fischietto è necessario per
(...)
riprendere il gioco:
- su calci di punizione, dopo che l’arbitro ha fatto rispettare la distanza regolamentare
(...)
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Interpretazioni delle Regole del Giuoco e Linee Guida per Arbitri alla Regola 5 "L'Arbitro")
La distanza alla quale si trovavano i giocatori dell'Inter, seppur non fosse quella regolamentare di 9,15 metri, non ha impedito al capitano della Roma di giocare il pallone, con l'azione che dunque non è stata fatta ripetere.
Al 78' Samir Handanovic si incarica della battuta di un calcio di rinvio, ma impiega molto tempo, o comunque più del necessario, per giocare il pallone. Orsato ha per questo motivo ammonito il portiere sloveno, che si è reso colpevole di una delle sette infrazioni per le quali il cartellino giallo è automatico:
Un calciatore titolare deve essere ammonito, mostrandogli il cartellino giallo, se commette una delle sette infrazioni seguenti:
1) è colpevole di un comportamento antisportivo;
2) protesta con parole o gesti nei confronti degli ufficiali di gara;
3) infrange ripetutamente le Regole del Gioco;
4) ritarda la ripresa del gioco;
5) non rispetta la distanza prescritta durante l’esecuzione di un calcio d’angolo, di un calcio di punizione o di una rimessa dalla linea laterale;
6) entra o rientra sul terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione dell’arbitro;
7) esce volontariamente dal terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione dell’arbitro.
(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2011, Regola 12 "Falli e Scorrettezze").
Difficile dunque sbagliare valutazione per l'arbitro di Schio, che non ha esitato a comminare al numero 1 nerazzurro il corretto provvedimento disciplinare.