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Un Chi...occhio al Regolamento - Sassuolo-Roma 0-2

di Gabriele Chiocchio

Quarta vittoria consecutiva per la Roma, che batte il Sassuolo per 2-0 al Mapei Stadium e lo fa diretta da Nicola Rizzoli, che con il suo team arbitrale ha fornito spunti per analizzare alcuni punti del Regolamento. Lo scopo della rubrica non è infatti quello di proporre una pura e semplice "moviola", ma di spiegare in base a quali punti del Regolamento l'arbitro prende determinate decisioni.

Al 34', Davide Biondini riceve il pallone dietro la linea del penultimo difendente su un passaggio di Domenico Berardi, avvenuto nel momento in cui Biondini era in posizione irregolare. È proprio il momento del passaggio quello in cui va individuata l'eventuale infrazione di fuorigioco:

Un calciatore in posizione di fuorigioco deve essere punito solo se, a giudizio dell’arbitro, nel momento in cui un suo compagno gioca il pallone o è da questo toccato, egli prende parte attiva al gioco

- intervenendo nel gioco;
oppure
- influenzando un avversario;
oppure
- traendo vantaggio da tale posizione.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Regola 11 "Il Fuorigioco")

Trovandosi in posizione irregolare nel momento del passaggio di Berardi, Biondini ha commesso un'infrazione, indipendentemente dal fatto che nel momento in cui ha ricevuto il pallone non fosse più in posizione di fuorigioco.

Al 36', l'arbitro Rizzoli, consigliato dall'addizionale Peruzzo, fischia un calcio di rigore in favore del Sassuolo per un fallo di Mehdi Benatia su Nicola Sansone. Dopo essersi consultato nuovamente con Peruzzo e aver ascoltato i giocatori tra cui gli stessi Benatia e Sansone, Rizzoli torna poi sulla sua decisione. Tale pratica è permessa dal Regolamento:

L’arbitro può cambiare una sua decisione soltanto se si rende conto che la stessa è errata o, a sua discrezione, a seguito della segnalazione di un assistente o del quarto ufficiale, sempre che il gioco non sia stato ripreso o la gara non sia terminata.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Regola 5 "L'Arbitro")

Il gioco è poi ripreso con una rimessa da parte dello stesso Rizzoli, che il modo di ricominciare il gioco dopo che viene interrotto per qualunque ragione non elencata dalle regole o in caso di fischio errato:

L’arbitro inavvertitamente o per errore, emette un fischio. Come dovrà regolarsi?
Il suo fischio ha interrotto il gioco che dovrà essere ripreso con una propria rimessa nel punto in cui si trovava il pallone quando il gioco è stato interrotto.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Guida Pratica AIA alla Regola 5 "L'Arbitro")

Al 60', Miralem Pjanic sta per battere un calcio d'angolo, ma l'arbitro ferma il bosniaco per fargli sistemare il pallone nell'arco dell'angolo. Il Regolamento spiega come va battuto un tiro dalla bandierina:

- il pallone deve essere posto all’interno dell’arco d’angolo più vicino al punto in cui il pallone stesso ha oltrepassato la linea di porta;
- la bandierina d’angolo non deve essere rimossa;
- i calciatori della squadra avversaria devono rimanere ad almeno m. 9,15 dall’arco d’angolo fino a quando il pallone non sia in gioco;
- il pallone deve essere calciato da un calciatore della squadra attaccante;
- il pallone è in gioco quando è calciato e si muove;
- il calciatore che ha eseguito il calcio d’angolo non deve toccare il pallone di nuovo prima che questo sia stato toccato da un altro calciatore.

(da "Il Regolamento del Giuoco del Calcio", ed. 2013, Regola 17 "Il Calcio d'Angolo")

Il pallone si intende all'interno dell'arco d'angolo quando si trova nella zona delimitata dai segmenti delle linee perimetrali contenute nel quarto di circonferenza e il quarto di circonferenza stesso, e si intende fuori dall'arco d'angolo quando supera con l'intera circonferenza una di queste tre linee.


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