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Un Chi...occhio al Regolamento - Speciale Coppa Italia

di Gabriele Chiocchio

“Perché dobbiamo giocare con la Juventus a Torino e non all’Olimpico? Siamo arrivati prima di loro in campionato l’anno scorso!”. Questo è il dubbio che molti tifosi della Roma si sono posti all’uscita dallo Stadio Olimpico o spegnendo la TV mercoledì sera, dopo aver visto i giallorossi battere la Fiorentina negli ottavi di Coppa Italia e raggiungere la Juventus, che a dicembre aveva sconfitto il Bologna, ai quarti di finale. Dubbio sostanzialmente legittimo, ma che viene fugato dal Regolamento della competizione, che, seppur apparentemente contorto, è invece abbastanza chiaro.

Ad inizio competizione, le squadre partecipanti vengono divise in gruppi. Il gruppo delle “teste di serie”, di cui fa parte anche la Roma, comprende le società che, nella stagione sportiva precedente, hanno acquisito il diritto di partecipare alla UEFA Champions League o alla UEFA Europa League nella stagione di disputa della Competizione, secondo l’ordine di classifica in Campionato (dal Regolamento Tim Cup), che sono Milan, Inter, Napoli, Udinese, Lazio, Roma e Palermo, cui si aggiunge la Juventus, essendo la prima squadra non qualificata alle coppe. A queste otto squadre viene assegnato un numero (posizione d'ingresso) che va dall’1 all’8 mediante sorteggio, e dunque indipendentemente dalla posizione nella classifica dello scorso campionato. Il gruppo successivo comprende le restanti squadre che nella scorsa Serie A si sono classificate fino al diciassettesimo posto e le tre neopromosse ottenuta nella scorsa Serie B, cui vengono assegnati i numeri da 9 a 20 a seconda della posizione in classifica nella scorsa annata, e non tramite sorteggio come nel caso delle "teste di serie", e così via a scendere nelle varie categorie fino al numero 78.

La regola generale è molto semplice: in ogni gara, hanno diritto di giocare in casa le Società cui è stata attribuita la posizione di ingresso in tabellone contrassegnata dal numero più basso (dal Regolamento Tim Cup). Questo l’elenco delle assegnazioni dei numeri alle “teste di serie”:

1 Juventus
2 Napoli
3 Palermo (eliminato dal Siena, numero 19)
4 Milan (ottavi di finale contro il Novara, numero 20)
5 Lazio
6 Udinese (eliminata dal Chievo, numero 11)
7 Inter (ottavi di finale contro il Genoa, numero 10)
8 Roma

Diventa ora semplice capire perché la Roma giocherà in casa della Juventus i quarti di finale. Nella semifinale, unico turno del torneo che si gioca in gara doppia, hanno diritto di giocare la gara di ritorno in casa le Società cui è stata attribuita la posizione di ingresso in tabellone contrassegnata dal numero più basso (dal Regolamento Tim Cup). Questo privilegio sarebbe dovuto toccare alla Roma contro l’Inter nella scorsa stagione, ma si sarebbe verificata una concomitanza di gare a San Siro, giacché anche il Palermo aveva il diritto di giocare la semifinale di ritorno in casa contro il Milan. In questo caso, la vincente della Competizione o, in subordine, la Società meglio classificata in Campionato al termine della stagione precedente a quella in cui si disputa la Competizione mantiene il diritto di giocare in casa la gara di ritorno, mentre l’altra subisce l’inversione del campo (dal Regolamento Tim Cup). L’Inter era detentrice del trofeo, dunque ha acquisito il diritto di giocare in casa il ritorno della semifinale a scapito della Roma.


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