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Un’intera estate a parlare dell’attaccante, ma se il vero problema fossero gli esterni?

di Andrea Gonini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Andrea Gonini

Tra le numerose note negative della sconfitta della Roma contro il Milan, figura in particolar modo il dato relativo ai cross da parte degli esterni. Molti di questi traversoni sono stati regalati/intercettati dalla retroguardia avversaria, altri finiti comodamente tra le braccia di Maignan. Contro i rossoneri la percentuale dei traversoni riusciti è stata pari al 13,6%. Inoltre, in queste ultime tre giornate i cross totali eseguiti dalla squadra giallorossa sono stati 52, ma solo 19 sono risultati utili.
Un aspetto sotto al quale Mourinho dovrà continuare a prestare attenzione e lavorare, visti anche i numeri degli esterni giallorossi in queste ultime annate:

Zeki Celik: 35 presenze e un solo assist
Nicola Zalewski: 76 presenze e 4 assist (2 in Serie A e 2 in Conference League)
Leonardo Spinazzola (dopo l'infortunio): 47 partite e 6 assist (4 in Serie A e 2 in Europa League) 
Rick Karsdorp: 131 partite e 13 assist (4 in Conference League, uno ai preliminari di Conference League e 8 in Serie A)

Numeri paradossali se consideriamo l'importanza dei quinti in un modulo come il 3-5-2. Una disposizione tattica che indubbiamente implica una mansione di sacrificio da parte degli esterni (sia in fase difensiva che offensiva), ma che al tempo stesso dovrebbe far risaltare in termini di assist i vari Zalewski, Spinazzola, Celik, Karsdorp e il nuovo arrivato Kristensen.
Con l’innesto di Lukaku in attacco, che si sposa perfettamente con il gioco di Mourinho, risulta ancor più importante effettuare cross dalla destra e dalla sinistra che possano mettere gli attaccanti nella condizione di segnare. Senza considerare Dybala, lo scorso anno il reparto offensivo della Roma ha faticato molto sotto il profilo realizzativo: un aspetto generato anche dallo scarso rendimento degli esterni.


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