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Una vittoria per salutare il 2015. La squadra si stringe attorno a Garcia

di Alfonso Cerani

La Roma cerca un successo scaccia crisi per dimenticare l'eliminazione dalla Coppa Italia e augurare un Buon Natale ai suoi tifosi. Per Garcia ormai ogni partita è un esame, soprattutto ora che l'esonero pare dietro l'angolo. Il tecnico francese si affida ai suoi uomini di fiducia Salah e Gervinho, nel tridente con Dzeko. Difesa a quattro composta da Florenzi, Manolas, Rüdiger e Digne. La linea di centrocampo è invece sempre la stessa: Pjanic, De Rossi, Nainggolan. Il Genoa risponde con una mediana folta a cinque. Complici le assenze di Perotti e Pavoletti, l'attacco è affidato al solo Gakpé. Come d'abitudine, allo stadio Olimpico non c'è un'atmosfera particolarmente favorevole ai giallorossi.

Comincia la sfida e il primo assalto è degli ospiti: l'ex Tachtsidis svetta di testa su calcio d'angolo, ma conclude a lato. Il Grifone continua a spingere sull'acceleratore in avvio: molto attivo Capel sulla fascia sinistra; i palloni messi in mezzo dallo spagnolo però non sono raccolti da nessuno dei compagni. Al 12' la squadra di Gasperini si rende pericolosa ancora su calcio piazzato: stavolta è De Maio a non centrare la porta. La prima occasione degna di nota della Roma è un colpo di testa di De Rossi alto di poco. Salah si fa vedere con un'accelerazione che sorprende Ansaldi, ma l'assist per Dzeko non è sfruttato a dovere dal bosniaco. Alla mezz'ora Nainggolan, precedentemente ammonito per un fallo di gioco, è graziato dall'arbitro dopo un intervento con la mano. Un minuto dopo azione in ripartenza del Genoa. Finta a rientrare di Izzo e conclusione sul primo palo, contratta da un difensore. Quando la prima frazione volge al termine, Gakpé se ne va, arriva fino ai 20 metri e conclude chiamando Szczesny all'intervento. Sul capovolgimento di fronte, la Roma trova il vantaggio. È Florenzi a irrompere in area su un traversone di Digne, deviato dalla difesa genoana, e a portare avanti i giallorossi con un tiro al volo. L'esultanza con Garcia è significativa, per quello che potrebbe essere il gol della salvezza per il tecnico francese. Finisce così il primo tempo.

Nella ripresa è subito Salah a regalare al pubblico uno spunto dei suoi in velocità, ma il tiro sul secondo palo termina la corsa sul fondo. Nel Genoa il neo entrato Lazovic saggia la reattività di Szczesny con un tiro potente e preciso. Il portiere polacco nella circostanza è miracoloso. Al 51' uno schema su calcio da fermo non trova Gervinho pronto all'incornata di testa. Il Grifone tenta il tutto per tutto inserendo l'ex laziale Pandev, mentre Garcia risponde con Iago Falque, ma le occasioni scarseggiano. Al 70' Dzkeo avvia l'azione e poi si avventa su un pallone vagante in area battendo Perin, ma non Munoz, appostato davanti alla linea di porta. Poco più tardi ingenuità dello stesso Dzeko, che prima cade a terra dopo un presunto contatto con Munoz e poi reagisce con un calcetto ai danni del difensore. Il bosniaco viene espulso dopo aver detto qualcosa all'arbitro. Fortunatamente per la Roma, il forcing finale del Genoa in superiorità numerica non produce effetti. Diversamente, dalla parte opposta, la squadra di Garcia mette in cassaforte i tre punti con un'azione sull'asse dei nuovi entrati Vainqueur-Sadiq e il 18enne attaccante insacca di testa. I giallorossi trovano una vittoria che allevia la sofferenza dei tifosi e Garcia ringrazia i suoi giocatori per una prestazione che potrebbe avergli salvato la panchina.


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