Ünder vs Perez, sfida ad alta velocità sulla fascia destra
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Danilo Budite
L'infortunio di Zaniolo è stato un duro colpo per la Roma, l'assenza forzata del padrone indiscusso della fascia destra aveva aperto, ormai quasi due mesi fa, una voragine in quella zona di campo, col solo Ünder a disposizione e lontano dalla forma migliore. La situazione si è però progressivamente appianata: la crescita graduale del turco, con qualche squillo assoluto come la prestazione nel derby, e l'arrivo di Carles Perez nel mercato invernale hanno risposto alla dura perdita del giovanissimo azzurro. Su quella fascia ora il duello è apertissimo per raccogliere l'eredità di Zaniolo in questa volata finale. Fonseca sta alternando, quasi scientificamente, i due esterni a disposizione, i quali stanno rispondendo in maniera sempre più positiva alle chiamate del tecnico portoghese. Un binomio che si sta facendo molto interessante e che permette a Fonseca di scegliere, di volta in volta, l'interprete più adeguato, a seconda del contesto di gioco e delle condizioni dei singoli. I due giocatori sono per alcuni versi molto simili, rapidi (soprattutto il turco), agili, entrambi di piede mancino, ma interpretano il ruolo in maniera diversa, sia per caratteristiche tecniche che per esperienze pregresse e abitudini di gioco. A seconda che giochi l'uno o l'altro la Roma cambia, di conseguenza al mutare dell'interpretazione del protagonista prescelto.
Dopo un periodo d'appannamento, Cengiz Ünder sta tornando su buoni livelli. L'ottimo derby è stato un po' il punto di svolta, una conferma dopo il gol rocambolesco contro il Genoa. Nelle ultime uscite è salito di tono insieme al contesto collettivo, trovando il gol contro il Lecce e giocando una gran partita a Cagliari. La grande peculiarità del turco, unica probabilmente nella rosa giallorossa, è la facilità con cui calcia verso il porta. Il tiro da fuori è una soluzione che latita in maglia giallorossa, Ünder in questo fondamentale è probabilmente l'uomo migliore a disposizione di Fonseca. Una peculiarità decisamente da non sottovalutare, molto utile soprattutto quando scarseggiano le idee. A livello tattico invece Ünder interpreta il ruolo di esterno in maniera più tradizionale, andando a cercare spesso il lato del campo, puntando volentieri il fondo, mantenendo una posizione molto larga, soprattutto rispetto ai canoni a cui aspira il gioco di Fonseca. Ciò porta sicuramente a meno fraseggi col trequartista o la punta, ma anche a più uno contro uno. Liberandosi dalle vie centrali, può trovarsi più spesso in situazioni di uno contro uno, saltando con facilità l'uomo. Inoltre il partire largo gli permette di avere campo per rientrare e tirare in porta, aumentando così la sua pericolosità. Infine ciò che colpisce della crescita di Ünder nelle ultime giornate è il maggiore apporto difensivo che riesce a garantire, figlio sicuramente di una ritrovata condizione atletica che gli permette di sostenere le due fasi. Bisogna comunque sottolineare come il turco si sia applicato in questi mesi per giocare dentro al campo e venire incontro alla palla nel corridoio, proprio come chiede Fonseca e si sono visti i risultati contro il Cagliari.
Carles Perez è stato invece il grande colpo di mercato di gennaio, il rinforzo tanto atteso su quella fascia. Fonseca gli ha dato subito fiducia, prima da subentrante, poi lanciandolo titolare col Gent. Lo spagnolo non ha deluso e ha addirittura trovato il suo primo gol romano. Rispetto a Ünder l'ex Barça ha un'attitudine più naturale a giocare dentro al campo, in questo la scuola catalana è ben evidente. Più fraseggi, più gioco nello stretto, più partecipazione alla manovra. Di contro magari meno imprevedibilità su quella fascia, nell'uno contro uno secco è sembrato ancora un po' timido, anche se quando parte in velocità è davvero difficile rimontarlo. Con lui in campo dunque l'azione può svilupparsi maggiormente per il centro, andando magari a sfogare sull'inserimento del terzino, che trova maggiore spazio sulla fascia lasciata libera per le sue discese. La qualità che ha lo spagnolo facilita questo gioco stretto. Perez sembra inoltre avere la giusta testa, si è calato alla perfezione nel nuovo contesto, dimostrando di avere, oltre indubbie qualità, anche il giusto atteggiamento per valorizzarle. Anche sul piano tattico l'impatto del catalano è stato positivo: ci si poteva aspettare più disattenzione, comune da giocatori che provengono dall'estero e impattano per la prima volta con i rigidi schemi del calcio italiano, eppure Perez ha dimostrato di fare attenzione anche alla fase di copertura, mettendo in scena alcuni recuperi molto positivi contro il Gent. Sicuramente le partite europee, dove finora l'ex blaugrana ha giocato titolare, sono un po' meno probanti dal punto di vista tattico rispetti agli impegni nazionali, ma ancora una volta l'atteggiamento messo in mostra è quello giusto e fa decisamente ben sperare per il futuro.
Cengiz Ünder e Carles Perez, due giocatori così simili, eppure così diversi al tempo stesso. La sfida ad alta velocità che stanno mettendo in scena per il possesso della fascia destra è un toccasana per Fonseca che, a lungo privo di alternative, può finalmente fare le proprie scelte, alternando i due giocatori e scegliendo, di volta in volta, chi si adatta meglio alla situazione di gioco.