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Uno scudetto, una rimonta disastrosa e un rosso inspiegabile: tre Genoa-Roma entrati nella storia

di Emiliano Tomasini
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Emiliano Tomasini

Dopo quasi due anni dall’ultima volta, la Roma torna a giocare allo stadio Luigi Ferraris per affrontare il Genoa. Lo scorso anno, infatti, i rossoblù erano in Serie B e l’ultima gara giocata in trasferta contro la squadra ligure risale al 21 novembre 2021. Quella è stata di certo una partita particolare, sbloccata solo all’ultimo grazie a una doppietta dell’allora sconosciuto Felix Afena-Gyan. Quella notte sembrava fosse nata una nuova stella, ma la storia recente racconta tutt’altro. Afena a parte, le trasferte al Ferraris – o al Marassi, che dir si voglia – sono state spesso il palcoscenico di eventi importanti e segnanti nella storia della Roma. Tre, in particolare, sono rimaste ben impresse nella mente dei tifosi romanisti.  

IL SECONDO SCUDETTO – Quando si sente “Genoa-Roma” non si può non pensare alla vittoria del secondo scudetto. Era l’8 maggio 1983 e grazie al pareggio per 1-1 al Ferraris, la Roma divenne campione d’Italia per la seconda volta nella sua storia. A segnare, neanche a dirlo, fu Roberto Pruzzo intorno al minuto 20 su cross del capitano Agostino Di Bartolomei. Nel finale di primo tempo il Genoa pareggiò con Fiorini. Intorno al 20’ della ripresa i tifosi della Roma iniziarono a scavalcare le barriere e a circondare il campo, senza fare invasione. Restavano poco più di venti minuti di attesa. Pochi. Tanti, per chi aspettava da quarantuno anni. Il triplice fischio - però - finalmente arrivò, i minuti erano trascorsi, la partita era finita e la Roma era di nuovo sul tetto d’Italia. Il pareggio ottenuto sul campo del Ferraris entrò così di diritto nella storia della Roma.

LE DIMISSIONI DI RANIERI – Dalla gioia immensa… a una delle partite più deludenti della storia recente del club giallorosso. Era il 20 febbraio 2011 e la Roma di Claudio non stava vivendo un buon momento (tre sconfitte e un pareggio nelle precedenti partite giocate tra Serie A e Champions). Nonostante il momento negativo, la Roma riuscì a giocare un buon primo tempo e terminare la prima frazione di gioco in vantaggio per 2-0 grazie alle reti di Mexes e Burdisso. Al 6’ del secondo tempo, Totti segnò il gol del momentaneo 3-0 ma quella rete fu l’inizio dell’incubo. Appena 60 secondi più tardi il Genoa rientrava in partita grazie al gol di Palacio. Pur restando fisicamente in campo, la Roma sembrò scomparire dal terreno di gioco e il Genoa dilagò. Una doppietta di Paloschi e un altro gol di Palacio ribaltarono il risultato e al triplice fischio dell’arbitro la Roma era sconfitta per 4-3. A fine partita Claudio Ranieri si dimise e salutò la panchina della squadra del suo cuore.

LO SCHIAFFO DI DE ROSSI – Uno scudetto, una rimonta disastrosa e… un rosso inspiegabile. Era il 26 novembre 2017 e, appena una settimana prima, la Roma di Di Francesco aveva vinto il derby contro la Lazio per 2-1. I giallorossi, sconfitti quattro giorni prima in Champions League in casa dell’Atletico Madrid, erano in cerca di conferme, ma le risposte che arrivarono dal Ferraris furono negative. Buona parte della colpa fu però di Daniele De Rossi, che sul risultato di 0-1 (gol di El Shaarawy) diede uno schiaffo in area di rigore a Lapadula. Espulsione e rigore per il Genoa, che lo stesso Lapadula trasformò per il definitivo 1-1. Una beffa per la Roma, che nonostante quello stop riuscì a concludere il campionato al terzo posto in classifica, risultato che resta il miglior piazzamento in classifica della Roma delle ultime sei stagioni.


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