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Ventura mai a punti all'Olimpico contro la Roma: analisi, statistiche e precedenti

di Simone Francioli

Perso il derby e con una classifica deficitaria, la Roma ospiterà nel posticipo della tredicesima giornata il Torino di Giampiero Ventura, imbattuta finora nelle gare disputate in trasferta. Il tecnico ligure, dopo il duplice confronto nell’ultimo campionato di Serie B, torna a incrociare Zdeněk Zeman in Serie A a tredici anni dall’ultima sfida, quel Roma-Cagliari conclusosi sul 3-1 in data 16 maggio 1999: di seguito analisi, statistiche e precedenti.

Palmarès: 3 campionati (Entella Bacezza 1984/1985 Serie D girone E; Pistoiese 1990/1991 Serie D girone A; Lecce 1995/1996 Serie C1 girone B); 6 promozioni (Entella Bacezza 1984/1985 dalla Serie D alla C2; Pistoiese 1990/1991 dalla Serie D alla C2; Lecce 1995/1997 dalla C1 alla A; Cagliari 1997/1998 dalla B alla A; Torino 2011/2012 dalla B alla A).

Bilancio generale contro la Roma: 1 vittoria (all’esordio dinanzi ai giallorossi, allenati da Zeman, il match terminò 4-3 il 10 gennaio 1999), 1 pareggio e 4 sconfitte. 7 reti segnate e 12 subite (tra Cagliari, Udinese e Bari). Media punti conseguita: 0,66.

Vs Zeman: cinque i confronti ufficiali. I primi arrivano nella stagione 1998/1999, in Serie A: un successo interno per parte (Cagliari-Roma 4-3 e Roma-Cagliari 3-1). I tre successivi giungono nella serie cadetta: si parte dal duello tra Cagliari e Salernitana, nel campionato 2002/2003, vinto da Ventura grazie al 2-0 inflitto ai campani in Sardegna (segnature di Melis ed Esposito). Saltata la gara di ritorno per l’esonero del boemo, i due tornano ad affrontarsi l’anno scorso, nella stagione che sancisce la promozione in A di Torino e Pescara. Ancora una volta, come accadde tra Cagliari e Roma, il bottino si divide equamente: vittorie interne all'”Olimpico" e all’”Adriatico” (4-1 e 2-0).

La Tattica: per il match dell’Olimpico, Ventura opterà ancora una volta per il classico 4-2-4, schieramento tattico che ha da sempre portato buoni risultati al tecnico genovese. Modulo che varia a seconda della situazione di gioco: in fase di non possesso palla si trasforma in un 4-4-2 più accorto, viceversa, con il Torino in attacco, si viene a configurare un 2-4-4. I terzini salgono sulla linea dei centrocampisti, lasciando l’impostazione ai due centrali di difesa più Gillet.
Importante recupero difensivo per i granata: salvo sorprese, dovrebbe rientrare dal primo minuto Angelo Ogbonna, pronto a riprendersi il posto da titolare vicino a Glik. Coppia molto fisica e abile nei palloni alti, ma che può contare anche sulle buone capacità palla al piede del nazionale italiano, più adatto quindi rispetto a Glik per iniziare la manovra. Sugli esterni conferme per Darmian a destra e D’Ambrosio a sinistra: l’ex Juve Stabia si è ormai guadagnato la maglia da titolare a discapito di Masiello. Notevole il suo impatto nella squadra piemontese: due goal realizzati nelle otto presenze collezionate. Solo Bianchi ha più segnature all’attivo. Pochi compiti offensivi per entrambi, impegnati per lo più nel dare copertura alle ali granata.
In mediana altro rientro di qualità a disposizione del Torino: l’ex giallorosso Brighi è a disposizione e una sua partenza dal fischio d’inizio è più che probabile. A lasciargli il posto dovrebbe essere Basha, con Gazzi inamovibile nei piani di Ventura: tanta quantità e interdizione per l’ex calciatore del Bari, molto meno presente altresì in zona d’attacco (appena quattro conclusioni tentate finora in dodici partite).
In avanti un solo cambio rispetto al vittorioso match disputato contro il Bologna. Vives non è nelle migliori condizioni dopo l’attacco influenzale patito in settimana e, al suo posto, partirà dal primo minuto Santana, Dall’altro lato c’è il punto di forza di questo Torino: Alessio Cerci, già autore di quattro assist e uomo più pericoloso nell’uno contro uno. Velocità e tecnica a disposizione dell’ex Fiorentina, cui Balzaretti dovrà ridurre più spazio possibile per non concedergli di partire in velocità e servire le due punte centrali. Duo confermato per Ventura: Bianchi e Sansone, quest’ultimo in ballottaggio con Sgrigna, saranno coloro che cercheranno di finalizzare il lavoro dei compagni di squadra. L’ex Sassuolo agisce spesso da seconda punta (come ai tempi del Sassuolo), andandosi a prendere la palla tra le linee e servire in profondità Bianchi che, a differenza del compagno di reparto, ha nel gioco di sponda e nelle palle aeree le sue caratteristiche maggiormente incisive. Dalla panchina pronti a subentrare Meggiorini e Sgrigna.
Come accennato in precedenza, lo schieramento muta rapidamente in un 4-4-2 durante il ripiegamento: gli esterni d’attacco scalano a centrocampo, mentre i difensori laterali tornano nella loro posizione classica.

Goleador Roma vs Torino
Totti 5 (primo in Roma-Torino 1-0 del 6 gennaio 2002, due in Coppa Italia nel gennaio 2008)
De Rossi 1 (primo gol della carriera in Serie A, nel 3-1 interno del 10 maggio 2003)
Osvaldo 1 (Fiorentina)
Burdisso 1 (Inter)

Goleador Torino vs Roma
Santana 1 (Cesena)

Statistiche rilevanti Torino:
- Imbattuta in trasferta (una vittoria e cinque pareggi): l’altra squadra a non aver mai perso  fuori casa è la Juventus.
- Miglior difesa esterna del campionato: quattro gol al passivo (gli stessi della Juventus).
- Duelli aerei vinti per gara: 17.8, meglio solamente il Cagliari (20.9).
- Squadra che calcia con meno frequenza da fuori area (43% delle conclusioni totali).
- Angelo Ogbonna e Kamil Glik: primi due giocatori della Serie A per percentuale di passaggi corretti effettuati (94.3% e 92.7%).


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