Vicini... ma non troppo: gli attaccanti trattati dalla Roma e mai arrivati
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti
Fino a questo punto della stagione, la Roma ha il miglior attacco del campionato con 29 reti realizzate in 12 turni, segno che il reparto offensivo dà assolute garanzie. Nel corso della sua storia, la Roma ha avuto certamente attaccanti importanti, sebbene ne avrebbe potuti avere anche altri, come ricordato quest'oggi dall'agente Oscar Damiani, che ha ribadito come nel 2012 Walter Sabatini avesse bloccato Pierre-Emerick Aubameyang, prima di gettarsi su Mattia Destro. Non solo il gabonese è un rimpianto dei tifosi giallorossi, che hanno visto sfumare nel corso degli anni l'acquisto di diversi centravanti di livello.
ANDRIY SHEVCHENKO – Poco prima di passare al Milan, dove avrebbe vinto tutto a livello di squadra e personale, l'attaccante ucraino era stato seguito con insistenza dalla Roma di Zeman. Infatti, nell'estate 1998, il tecnico boemo aveva indicato nell'allora 22enne uno “dei migliori attaccanti al mondo”, che segnava a raffica con la maglia della Dinamo Kiev.
RUUD VAN NISTELROOIJ – Nell'estate del 2009, la Roma trattò l'ingaggio dell'olandese del Real Madrid. Queste le sue parole dopo il rifiuto: “Ci ho pensato bene, ero incantato di poter giocare con un grande campione come Totti e fino all’ultimo giorno di mercato la Roma ha provato a prendermi. Non so perché non me la sia sentita, non avevo grandi stimoli e non ero attratto del progetto”. In realtà, quello fu il secondo tentativo della Roma nei suoi confronti. Il primo, infatti, riguarda l'estate del 2000, quando i giallorossi furono veramente vicini al suo acquisto, ma il grave infortunio subito dall'allora giocatore del PSV Eindhoven spinse Sensi a fare follie per Batistuta. E sappiamo tutti come terminò la prima stagione in giallorosso del Re Leone...
DAVID TREZEGUET - La storia di David Trezeguet ha una doppio risvolto. Nell'estate del 1998, il presidente Sensi volò in Francia con l'obiettivo di strapparlo al Monaco insieme al suo compagno di reparto Thierry Henry. Il patron giallorosso offrì 36 miliardi di lire, ma non se ne fece nulla. Nel 2011, la storia si ripeté. Infatti, rimasto svincolato dopo la tutto sommato buona parentesi all'Hercules, Trezegol sembrò offrirsi proprio alla Roma. Tuttavia, Sabatini non parve molto entusiasta, soprattutto per l'ingaggio di 2,5 milioni di euro richiesto dal francese e il francese, sfumato il sogno di tornare in Italia, s'accasò al Baniyas negli Emirati Arabi Uniti.
ZLATAN IBRAHIMOVIC - Quello dello svedese è uno dei nomi più ricorrenti quando si parla di rimpianti in attacco. Proprio durante la presentazione del film dedicato all'ex ariete dell'Ajax, il suo ex tecnico alla Juventus Fabio Capello ha spiegato il motivo del suo mancato approdo alla Roma: “Me lo segnalò Baldini, ma non lo prendemmo perché avevamo già Montella, Totti, Batistuta e Delvecchio. Ci servivano altri giocatori in altri ruoli”. Un altro tentativo venne fatto nell'estate del 2004, ma la Juventus fu più scaltra (e, soprattutto, aveva più denaro in cassa) e lo portò in Italia.
DIEGO MILITO - “Milito è il mio rimpianto più grande”. A dichiararlo nel 2010 fu l'allora ds giallorosso Daniele Pradé, che svelò un retroscena (poi confermato dallo stesso attaccante argentino anni dopo) secondo il quale la Roma aveva praticamente in mano il Principe nel 2008. Tuttavia, l'operazione non si concretizzò perché si pensava che Totti fosse sufficiente per il reparto offensivo giallorosso e Milito finì prima al Genoa e poi all'Inter, dove conquistò il Triplete.
ALBERTO GILARDINO/FABIO QUAGLIARELLA – I due attaccanti sono stati al centro di un triangolo di mercato (insieme a Borriello) nell'estate del 2013. Nelle ultime ore prima della chiusura della sessione estiva, entrambi furono a un passo dal diventare nuovi attaccanti giallorossi. Allo scoccare delle 23, però, molto rumore per nulla. Soffermandosi nello specifico sull'attaccante campione del Mondo nel 2006, questi rivelò in un'intervista del marzo 2012 di essere “stato vicinissimo alla Roma nel 2004. Mi voleva Prandelli (approdato alla Roma quell'estate prima delle famose dimissioni) e sembrava tutto fatto, ma poi rimasi un altro anno a Parma e poi andai al Milan”. Per la cronaca, al termine dell'estate del 2004, la Roma acquistò Mido.
CARLOS BACCA – Uno dei nomi caldi dell'estate del 2015 fu quello dell'attaccante del Siviglia Carlos Bacca che, come ammise l'allora ds giallorosso Walter Sabatini in quei giorni, era “un giocatore che stiamo trattando”. Ci furono alcuni incontri con Ivan Ramiro Cordoba, ex Inter che ebbe il compito di gestire la trattativa insieme all'agente del colombiano, per il quale però il Siviglia chiese esclusivamente il pagamento della clausola (25 milioni di euro) per liberarlo. Non se ne fece più nulla, dal momento che fu il Milan a decidere di pagare tale clausola e accaparrarsi il giocatore. La Roma, d'altro canto, si consolò con Dzeko che, dopo un anno maledetto, ora sembra non smettere di segnare.
LUIZ ADRIANO – Storia simile a quella di Bacca è quella del brasiliano dello Shakhtar Donetsk Luiz Adriano, autore di grappoli di gol con la maglia del club ucraino. Nel gennaio 2015 la Roma arrivò a offrire ben 15 milioni di euro per l'attaccante, offerta che però venne rifiutata in extremis. In estate, dopo un nuovo approccio, Luiz Adriano finì al Milan insieme a Bacca. In tal caso, non ci sono rimpianti in casa giallorossa, dato il pessimo rendimento del giocatore.