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Atalanta, de Roon: "Oggi è la mia giornata, dobbiamo stare tranquilli"

di Marco Campanella

Nel post partita di Roma-Atalanta, ha parlato il nerazzuro Marten de Roon. 

Marten de Roon a Sky

È il tuo primo MVP.
"Sì, è il primo, stavo scherzando durante la settimana, che da centrocampista faccio il lavoro sporco e non segno mai, non vinco mai questo trofeo e invece oggi è la mia giornata".

8 partite di fila, siete l'anti Napoli?
"Tanta roba oggi, non è stato facile, c'era equilibrio e poi con un po' di fortuna il mio tirpo è andato dentro. Abbiamo rischiato una sola volta e rischiato di fare anche più gol. Ora dobbiamo stare tranquilli e giocare sempre con l'equilibrio giusto. Complimenti alla squadra".

Sui tifosi.
"Sempre bello sentirli cantare, soprattutto qua a Roma. Stiamo con i piedi per terra, la striscia di vittorie  ci fa piacere e ci dà fiducia".

Sull'ammonizione e quindi diffida evitata.
"Sono contento di non aver preso l'ammonizione, mi sento bene e voglio giocare ogni partita, soprattutto per questa squadra, lotteremo in ogni partita".

Marten de Roon a DAZN

Ottava vittoria consecutiva e secondo posto in solitaria. Ci pensate allo scudetto?
"No, non ci stiamo ancora pensando. Vorrei partire da quella che è la bella notizia migliore della giornata. Edoardo Bove sta meglio. Abbiamo pensato tutti a lui. Poi non parliamo di scudetto. Pensiamo partita dopo partita. Stiamo facendo bene e vogliamo continuare così. La squadra crede nell'obiettivo e nel modo di giocare, che ci permette di vincere. Questo è tanta roba. Oggi qui a Roma è stata una partita difficile ma vincere ci da tanta fiducia e tanta carica".

Sei il calciatore che ha più presenze in Serie A con l'Atalanta. Come ti senti? 
"È un grande onore. L'ho appena saputo ma nei giorni scorsi ho parlato con alcune persone che hanno firmato una lista per me e sono persone importati come scienziati, cantautori e politici. Questo mi da tanto affetto e mi fa emozionare. Credo che il legame con Bergamo, la città e i tifosi sia speciale, quindi ora devo preparare il mio discorso".


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