Atalanta, Gritti: "Questa è la vittoria della consapevolezza. I tifosi devono sognare lo scudetto"
Nel post partita di Roma-Atalanta, ha parlato il tecnico in seconda nerazzuro Tullio Gritti.
Tullio Gritti a Sky
È una partita che svolta la stagione?
"Io credo che questa sia la vittoria della consapevolezza, la consapevolezza che questa è una squadra forte. Oggi abbiamo sofferto anche perché la Roma non è una squadra da 13 punti, è una squadra forte. Ha avuto un momento difficile e lo sta pagando con i punti i classifica. Noi siamo fortissimi in questo momento, teniamo botta e poi riusciamo a fare male".
Sui tifosi che cantavano "vinceremo il tricolor".
"Io credo che loro abbiano ragione a cantarla, i tifosi devono poterlo sognare e questa squadra è ormai da anni che glielo fa credere. Noi siamo in una posizione incredibile, conquistata sul campo meritatamente. Come dice il mister vedremo a 2/3 del campionato dove saremo. Adesso è chiaro che la nostra sia una bellissima posizione ed è anche grazie ai ragazzi che fanno benissimo su ogni campo".
Questa è l'Atalanta più forte che avete avuto in mano?
"Queste sono domande che ciclicamente ci vengono fatte. La squadra è sempre stata forte, magari con interpreti diversi, però anche quelle degli anni scorsi erano forti e hanno raggiunto risultati importanti. Questa è quella più forte con interpreti diversi e qualità diverse, però anche questa sta facendo ottimi risultati. Ora siamo più in alto rispetto agli altri anni, ma questi sono risultati che sono arrivati grazie alla voglia che ci mettono i ragazzi, poi se volete dire che questa è la più forte ditelo voi, per noi sono tutte forti".
Contro il Milan sarà ancora lei in panchina?
"Sì, mi tocca stare in piedi ancora un'ora e mezza".
Tullio Gritti a DAZN
Quanto siete soddisfatti di quest'Atalanta che cresce ogni giorno di più?
"Chiaramente siamo molto molto soddisfatti. Come ha detto il mister nelle ultime partite si stanno aggregando sempre di più i giocatori nuovi. Oggi abbiamo visto Zaniolo, che è riuscito anche a fare gol. Più gente abbiamo che entra nella nostra mentallità meglio è, perché il mister 5 cambi li fa sempre. Ormai sono diventati importantissimi perché possono portare freschezza atletica e permetterti di cambiare il modo di giocare. I ragazzi storici sono incredibili, quelli che sono arrivati stanno capendo molto bene cos'è l'Atalanta e cosa si deve fare. Siamo contentissimi e secondo me questa vittoria si può riassumere con una parola: consapevolezza. Non è detto che noi adesso le vinciamo tutte da qui in poi, però è una squadra che sa cosa deve fare in ogni situazione".
Il doppio cambio al 63' l'Atalanta è andata a vincere la partita. Sei d'accordo?
"Sì, analisi perfetta, è quello che dicevo prima. In questo momento sono aumentati i giocatori nelle rotazioni e quelli che sono entrati hanno dato verve e qualità che in quel momento stava scomaprendo. L'innesto di giocatori freschi contro una difesa che iniziava ad essere stanca come quella della Roma ti porta sempre a creare dei grossi problemi. I cambi sono stati molto importanti perché hanno aiutato a risolvere la partita".
A che punto siamo con il lavoro su Zaniolo? Che margini ha?
"Margini ne ha tanti. Sta lavornado tantissimo in settimana e credo che non lavorasse così da nessuna parte. Credo che questo gol sia il coronamento di questo impegno. Deve capire solo che deve continuare così. Se lui continua su questa strada va a finire che è sulla strada di tantissimi giocatori che sono arrivati all'Atalanta in questi 8 anni e sono ripartiti. Era partito forte, ha avuto un momento di stop ma ora sta a lui ripartire. Se segue il mister ripartirà".
Tullio Gritti in conferenza stampa.
I tifosi cantavano “vinceremo il tricolore”.
“No, loro per secondo me è giusto che cantino, se lo sentono, se per loro è così. Non penso che dovremmo bloccare questa loro gioia. Noi chiaramente siamo contenti della vittoria e della partita che abbiamo fatto, siamo contenti della classifica perché è meritatissima. Dopodiché, siamo alla quattordicesima giornata. È chiaro che lì noi ci stiamo bene. A due terzi di campionato, come dice sempre il mister, dobbiamo rivedere la nostra posizione a quel punto. E poi, l’Atalanta non si è mai tirata indietro. Nel momento in cui si è trovata a lottare lo ha sempre fatto, traguardi importanti e ambiziosi li ha sempre raggiunti”.
Sulla consapevolezza raggiunta.
“C’è una sola parola per descrivere la partita di stasera: consapevolezza. Questa squadra sta dimostrando una grande consapevolezza, perché nelle varie fasi della partita sa sempre come comportarsi. Quando c’è da soffrire, soffre. Però, quando c’è la possibilità di colpire, colpisce. E la cosa bella è che non lo fa solo con i soliti punti di riferimento. Questa sera c’è stata una dimostrazione che, anche cambiando, il risultato non è cambiato. È stata una partita difficile che il gruppo ha portato a casa, perché nel secondo tempo loro sono un po’ calati. In quel momento, penso che abbiamo fatto un piccolo passo avanti, e noi abbiamo sfruttato l’opportunità per migliorare”.
Un’altra grande partita in trasferta. Vi hanno dato una mano i nomi importanti che avete preso?
“Siamo stati un po’ il marchio di fabbrica In tutti questi anni, alcune volte abbiamo fatto molti più punti in trasferta che in casa. Il fatto di giocare in Europa ci dà un vantaggio, perché affrontiamo squadre che pensano quasi sempre a giocare e ad attaccare per segnare. Difficilmente trovi squadre che si chiudono. Anche quelle che, sulla carta, sono più deboli, provano comunque a giocare. Di conseguenza, abbiamo la possibilità di controbattere: ci difendiamo, ma sappiamo anche reagire. Questo poi ce lo portiamo dietro nel campionato italiano. L’intensità, la corsa e il ritmo che troviamo in Europa sono elementi che nel campionato italiano si vedono meno spesso. Non tutte le partite ti offrono questa possibilità. Noi, invece, ci portiamo dietro queste caratteristiche, e questo ci sta dando delle soddisfazioni”.
C’è stata maretta nel finale, cosa è successo con Zaniolo?
“No, lui ha svolto una settimana normale, con carichi di lavoro maggiori rispetto a chi non ha giocato in Champions. È stato tranquillo, insieme ai suoi compagni come sempre. È esploso perché ha segnato, ma sarebbe esploso comunque anche in altre circostanze. Sta recuperando e sta diventando un giocatore importante. Per un attaccante fare gol è sempre un valore aggiunto. Ha segnato, lo ha fatto qui a Roma, magari anche sotto una parte della curva. Poi è andato sotto la nostra curva, ma si tratta di piccole provocazioni che, alla fine, lasciano il tempo che trovano. L’importante è che abbia realizzato un bel gol”.