Bologna, Donadoni: "Abbiamo fatto una partita simile a quella del Parma lo scorso anno"
Donadoni a Premium Sport
"Bravi i ragazzi, hanno sfoderato una gara di temperamento e sostanza, da squadra. Ci mancavano giocatori importanti, chi ha giocato ha dato prova di grande carattere e questo ci ha contraddistinti in questo camipnato. Avevamo perso smalto ma questa è una buona iniezione di fiducia. Quanto detto e fatto da questo gruppo non è casuale, ci vuole quella determinazione feroce di affermarsi e mostrare le proprie qualità. Se si ha questo spirito, anche con squadre superiori, porti a casa risultati importanti; quando viene meno trovi difficoltà anche con squadre dal tesso tecnico inefriore. Ma i ragazzi fino ad oggi sono stati al di sopra di ogni aspettativa. I giovani? Krafth si allena con noi da due settimane, prima aveva avuto problemi e ora lo sto valutando per le sue qualità; abbiamo fatto una partita simile a quella del Parma lo scorso anno. Quando i giocatori hanno questo spirito si ottengono risultati che non si pensavano. Se poi si riescono a valorizzare anche i giovani è importante, oggi con noi c'era un ragazzino della Primavera. Destro? Mi auguro che da domani corra con la squadra per tornare a disposizione, ci dà il valore aggiunto e mi auguro di poterlo avere. Lui ha bisogno di ritrovare il campo e giocarsi le sue carte per la Naizonale. Futuro? Quando gli interrogativi li pongo io ne rispondo di prima persona, ora non c'è niente di cui parlare. Come fa un allenatore a dire che non gli piacerebbe allenare la Nazionale? E' una cosa stimolante, se qualcuno dice qualcosa di diverso è perché non ama il proprio Paese e il proprio lavoro. Non è il mio caso".
Donadoni a Sky Sport
"Abbiamo dimostrato di non aver mollato, ci stiamo sempre impegnando, abbiamo mostrato determinazione con una squadra in difficoltà e priva di tanti giocatori, Donsah non stava benissimo e ho dovuto sostituirlo, dal punto di vista psicologico questa partita sarà importante per il prosieguo della stagione. Da qui alla fine avremo avversari che ci faranno difendere, dovevamo gestire meglio alcune situazioni, gli avversari di oggi erano di grande valore e dobbiamo trovare forza e coscienza nei nostri mezzi in modo da far male a grandi squadre come la Roma. Non abbiamo dato libertà a Totti, avevamo preoccupazione per lui e per Salah, potevano puntarci in maniera esagerata, dobbiamo essere bravi a trovare la via di mezza per non farli ripartire in velocità, dobbiamo ancora memorizzare queste distanze, abbiamo tanti giovani che oggi hanno imparato tante cose e abbiano preso fiducia. L'unica via che io conosco è quella che da Roma porta a Bologna, le considerazioni sul mio futuro lasciano il tempo che trovano. La Nazionale? In tutta sincerità od onestà non ci sono controindicazioni, ci sta che uno poi si renda conto di non trovarcisi bene in quelle vesti ma la Nazionale è così da sempre, io credo che molti lo dicono solo a chiacchiere ma se avessero le possibilità farebbero carte false, magari sotto sotto ci si propone così, spesso si pone la faccia in un modo e poi magari si fanno altre considerazioni".
Donadoni dal sito del Bologna
"Veniamo da un momento negativo ma il nostro impegno non manca mai, stasera abbiamo risfoderato intensità e determinazione, con tutte le difficoltà numeriche del caso, con tanti giocatori fuori. Questa partita dal punto di vista psicologico significa molto, e sarà importante per il nostro prosieguo. Pur difendendoci bene, siamo anche ripartiti bene, forse con qualche preoccupazione eccessiva nel distendersi perché temevamo il valore degli avversari".
Donadoni in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Bologna convincente? Abbiamo cercato di andare a far male, con più convinzione si poteva fare più. Sapete chi ci manca, abbiamo perso anche Constant per un problema al flessore, Donsah era mezzo e mezzo e abbiamo dovuto toglierlo, le risposte degli altri sono state estremamente positive, il plauso va a quello che hanno fatto. È un risultato importante, psicologicamente. I problemi con le piccole? La mente umana è fatta anche di questo, non sono dei mini-robot, dal punto di vista della volontà questi ragazzi ce l’hanno sempre, a volte vengono meno quei piccoli dettagli che fanno la differenza, i risultati a volte sono figli di episodi. Quel che è certo è che l’impatto è diverso, quando ci sono valori diversi di fronte, ci sta che il risultato sia differente. È un salto che bisogna cercare di fare, le risposte sono state positive per l’ingresso di Pulgar, quello di Krafth, giocatori che non erano in campo da tempo. Gli applausi? Non sono in cerca di applausi, ma di un ambiente che mi dia la possibilità di lavorare e che abbia la voglia di crescere a 360°. Se guardo la panchina della Roma, quasi tutti giocherebbero nei miei, ci sono dei valori che sono oggettivi. Però io voglio solo lavorare, cercare di fare quello che so e mi piace fare e trasmettere qualcosa ai ragazzi che ho. Continuiamo con grande serenità e umiltà, qualche tempo fa si parlava di Europa League, non è la nostra dimensione, bisogna centrare l’obiettivo che ci eravamo dati all’inizio, ci stiamo avvicinando, mancano 6 gare, dobbiamo tirare la carretta con umiltà e determinazione. Zúñiga e Rizzo? Rizzo è un giocatore che ha tutto. Non se ne rende conto, ancora. Si deve convincere di questo, è il suo marchio di fabbrica. Quando hai di fronte la Roma fai più fatica, Zúñiga ha giocato in un ruolo che non è il suo, è andato via martedì-mercoledì per la figlia, gli ho detto che era una responsabilità mia e sua, deve fare ancora più di quanto ha fatto ma ha avuto un periodo tribolato. Mi piace che Krafth sia tornato, Oikonomou non era al 100%, è entrato e ha fatto un’ottima gara, ha preso un giallo in cui non c’entrava nulla, è stata una svista. Sono contento. Mbaye? È il fratello, non è lui”.