Brescia, Corioni: "Fa impressione vedere la Roma a solo due punti"
Fonte: Radio Ies - "A tutto campo"
Il presidente del Brescia Gigi Corioni è intervenuta questo pomeriggio ai microfoni di " A tutto campo", trasmissione radiofonica in onda su RadioIES 99.8. Queste le sue dichiarazioni:
Presidente, intanto complimenti per l'ottimo avvio di stagione. Se lo aspettava?
"La squadra è molto buona, ma non siamo ancora nella migliore forma fisica. Sicuramente abbiamo il più bravo calciatore italiano: Diamanti. Ancora non mi spiego come mai non sia in squadre pù forti. Ha fatto il playboy fino a 25 anni, poi si è sposato,ha messo la testa a posto ed è diventato un grande giocatore. Poteva esserlo a 19 anni, invece lo è ora".
Diamanti è stato sicuramente l'acquisto più importante del calciomercato del Brescia. Per scherzare, che valore ha ora questo "Diamanti"?
"Il Brescia è bottega che vende, lo è sempre stata, ma lui adesso è incedibile, giuro! Inoltre l'ho pagato tantissimo per le mie "possibilità", ma è un giocatore che mi meraviglio non appartenga ad una big del nostro campionato. Uno così, se fa solo l'atleta, a 25 anni ha davanti una grande carriera. E non dimentichiamoci che abbiamo anche Caracciolo.."
Non solo Caracciolo presidente, anche Eder si sta rivelando un grande innesto. E' stato un acquisto difficile?
"L'assurdo del calcio italiano è questo. Vedete, Diamanti è grande giocatore e gioca nel Brescia. In questo caso le responsabilità sono all'80% sue, e 20% delle società. Eder invece ha 22-23 anni, ha giocato 2-3 anni n serie B facento tanti gol. Nessuno in serie A ha capito che giocatore fosse, nessun dirigente sportivo ha detto al suo presidente di rischiare comprandolo. Nessuno. Sono pochi i dirigenti che vogliono rischiare. Molti hanno paura di prendersi certe responsabilità. E magari poi spendono 30 milioni di euro per un giocatore che fa ben poco durante la stagione..."
Sappiamo che ha fatto pace con gli ultras, è vero?
"Sapete questi tipi di tifosi sono particolari in tutto. Naturalmente anche questo è importante, perché è fondamentale che allo stadio ci sia un clima positivo . In definitiva il calcio è passatempo e divertimento, è brutto sentire insulti e contestazioni, fa male al calcio, ai calciatori, alle società".
La Roma sta attraversando un momento difficile. Preferiva incontrare una squara con uno stato d'animo più rilassato?
"I giallorossi sono una grandissima squadra, ed è sempre difficile giocarci contro. Questo secondo me è il periodo peggiore per incontrarla,.ma la affronteremo con serenità perché stiamo giocando bene".
La meraviglia la situazione in classifica dei giallorossi?
"Fa impressione vedere la Roma a solo due punti. Penso che sia comunque una grande squadra, e alla fine le sue qualità verranno fuori. La Roma la stagione passata ha dimostrato che, anche partendo in ritardo, si può lottare per lo scudetto. Deve solo cominciare a fare punti. Io non conosco la squadra e l'ambiente dall'interno, malgrado il ritardo in classifica può giocarsela".
Per via della "tessera del tifoso" saranno pochissimi i sostenitori della Roma al "Rigamonti". Che idea si è fatto della normativa?
"Una cosa che non ha senso, e vi dico il perché: le nostre questure sanno bene quali sono gli uomini pericolosi, perché sono pochi ovunque. Basta fermarli, e non tirare su questo ambaradàm. Tutto ciò che si fa per avere uno stadio tranquillo è positivo, ma questa è una scelta sbagliata".
Lo sciopero dei calciatori ancora non è stato annullato o confermato. Lei che opinione ha dello sciopero?
"Vedano Loro. Lo sciopero dei calciatori è stupido, non lo sciopero in quanto tale. I calciatori guadagnano moltissimo, ed è strano sentirli parlare di sciopero, soprattutto se si pensa agli scioperi di lavoratori che guadagno pochissimo. Io ho una mia opionione, e vi faccio un esempio: arriva un allenatore, ti fa comprare un giocatore facendoti spendere un milione di euro. L'anno dopo esoneri l'allenatore, e il nuovo mister non vuole quel giocatore. La società ha bisogno di fare cassa e venderlo, ovviamente sempre con il guadagno del giocatore. Non è un ritorno al vincolo, ma stiamo parlando di giocatori che guadagnano tantissimo, hanno poco da perdere. Il giocatore deve andare se gli viene trovata una sistemazione adeguata e comunque remunerativa. La soluzione sarebbe questa: chi guadagna meno di un tot non deve essere costretto ad accettare offerte. Chi guadagna più di 20-30 mila euro, non rientra nei piani del club, e gli arriva un'offerta remunerativa da un'altra società, deve andare".
Pronostico per domani sera?
"Speriamo di vincere, ma la Roma è davvero una grande squadra".