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Cagliari, Bisoli: "La Roma di Ranieri ha pochi punti deboli"

di Giulia Spiniello

Pierpaolo Bisoli commenta l'esordio in campionato del Cagliari. Il club sardo ha debuttato domenica scorsa al "Barbera" contro i rosanero di Delio Rossi nel match concluso a reti inviolate. Bisoli a Palermo ha visto la squadra che voleva, almeno nel primo tempo.
"Abbiamo creato tre-quattro occasioni da gol, esprimendo un calcio di buona fattura. Se devo trovare un neo, non siamo stati freddi sotto porta, ma e' anche vero che la responsabilità è di Cassani, che ha giocato una grande partita. Siamo andati meno bene nella ripresa - spiega l'allenatore del Cagliari in conferenza stampa - è mancata un po' di cattiveria. Dobbiamo imparare a distribuire meglio l'intensità. Tutto sommato però sono contento". Promossi a pieni voti i giocatori titolari, come Agazzi, Nainggolan e Ariaudo. "Il nostro portiere ha avuto la freddezza necessaria. Ha qualità e grandi prospettive. Non deve esaltarsi e nemmeno abbattersi per gli errori, ma sono sicuro che cosi' sarà, perchè è un ragazzo serio. Nainggolan si e' messo a disposizione, e' cresciuto molto. Gli avevo detto di 'guardare il numero' di Pastore: se lo vedeva, significava che era ben messo. Ariaudo non e' una sorpresa, ha giocato delle ottime amichevoli pre-campionato". Un commento sulle trattative di mercato concluse ieri. "Il trasferimento di Jeda? Noi giochiamo con due punte, e cinque attaccanti in organico erano tanti. Si è sempre allenato con voglia e intensità, è andato via col sorriso, gli faccio un grande in bocca al lupo. Marchetti è un grande professionista e un bravo ragazzo. Continuerà ad allenarsi con noi con la stessa determinazione dimostrata finora". Sabato Bisoli ha visto Roma-Cesena, facendo il tifo per i suoi ex ragazzi, ma soprattutto soffermandosi alla ricerca di eventuali difetti dei giallorossi, prossimi avversari del Cagliari. "La Roma di Claudio Ranieri ha pochi punti deboli - conclude il tecnico del club rossoblu in vista dell'impegno alla ripresa del campionato - cercheremo di sfruttarli. Certo che avrei preferito che la sosta non ci fosse".


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