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Cassano: "Se segno alla Roma esulto"

di Giulia Spiniello

Antonio Cassano, presentato a Milano come nuovo testimonial Diadora, ha commentato un suo potenziale gol domenica contro i giallorossi all'Olimpico "Se segno domenica contro la Roma esulterò perchè ogni volta che vado all'Olimpico mi insultano e non vedo perchè dovrei avere rispetto. Solo a Bari non esulto in caso di gol. Il gesto di Totti al derby? E' stata una cosa goliardica, penso che anche i laziali avessero preparato qualcosa in caso di vittoria. Speravo che lo squalificassero per una giornata così almeno non giocava contro di noi, ma sono contento così lo saluterò. Cosa significherebbe portare via lo scudetto alla Roma?
A me interessa solo far punti con la Sampdoria, cosa succede tra Inter e Roma non è affar mio. Chi vince lo scudetto? Credo sia favorita l'Inter perchè la Roma gioca contro di noi. L'Inter è più forte e potrebbe vincere le partite giocando anche in terza. La Roma, invece, deve esprimersi sempre al massimo per vincere".
Sulla eclatante sostituzione di Totti e De Rossi nel derby, Cassano si è complimentato con il tecnico Claudio Ranieri: "Ha dimostrato di avere due cocomeri sotto. Claudio Ranieri è una persona che stimo molto. Speriamo che possa andare almeno lui in Nazionale".

Cassano ha parlato anche di Balotelli. "Ha 18 anni, non gli è dovuto tutto, ha qualcuno che lo sta aiutando come Mourinho e migliorerà. Lui è un bravo ragazzo, si lascia trasportare dall'istintività e dalle emozioni, bisogna capirlo. Io a 18 anni ero un pazzo scatenato, un esaurito, ma l'età fa maturare. Io sono uno che non ho vinto nulla, mi insultano in tutti gli stadi, ma non bisogna dare la colpa agli altri e prendersi le proprie responsabilità. L'80% delle colpe le ho io. Spero che Balotelli non faccia gli errori del sottoscritto".

"La Nazionale? Ci penso da quando sono professionista, il problema non è mio" prosegue Cassano, parlando della maglia azzurra. "Problemi fra me e Lippi? Lippi chi il conduttore? E' molto bravo. Tornando a Marcello, io non conosco lui e lui non conosce me. E' un problema di gruppo? Se non hanno parlato bene di me vuol dire che gli sto antipatico. Nel calcio uno con tanta personalità, una prima donna, non va avanti. Nel mondo del pallone vanno avanti i burattini, quelli che dicono solo sì, io sono una primadonna e la diplomazia non vive a casa mia. Chi vince il mondiale? Da italiano dico Italia, io sono italiano e tiferò per la nazionale. Nonostante Lippi? Ripeto, sono italiano e sarò uno che guarderà le partite sperando che l'Italia vinca".
 


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