CIUTAT ESPORTIVA JOAN GAMPER - Dani Alves: "Giocare di nuovo contro Maicon e Keita un grande onore. Florenzi al Barça? È fenomenale, sarebbe il benvenuto". FOTO!
Fonte: dall'inviato a Barcellona Alessandro Carducci
Queste le parole in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions League tra i padroni di casa e la Roma di Dani Alves:
Affrontate il match dopo la vittoria contro il Real Madrid:
"Il morale è alto dopo aver vinto il classico. Quando vinci la tua fiducia di rinforza e hai la sensazione che hai lavorato bene. Quando sono in gioco i tre punti l'importate è ottenerli e questo serve per la storia del calcio.
Che aggettivo darebbe all'esibizione del Bernabeu?:
"Non sono necessari gli aggettivi. Ho imparato che le vittorie ti indeboliscono perché ti fanno credere cose irreali. Vanno bene i tre punti, ma la meta è un'altra. Se non vinci il titolo alla fine non conta nulla".
Uno 0-4 storico:
"Come dicevo prima la partita è stata vinta non per demerito del rivale ma per merito nostro. A me importa solo quello che facciamo noi. Siamo stati incredibili su tutta la linea, dando il meglio e alla fine è stata una vittoria con una superiorità evidente. Siamo contenti per il lavoro che abbiamo fatto al di là del risultato. Vincere questa partita ti dà forza. Vogliamo fare divertire i nostri tifosi".
Dispiaciuto per il mancato 0-5?
"Quello che vogliamo contro tutte le squadra è il rispetto del rivale. Rispettarlo significa fare il quarto gol e cercare il quinto. Se fai l'ottavo cerchi il nove. Questo per rispetto del calcio e dei tifosi. Ma alla fine l'importante in queste fare è la vittoria".
Egemonia del Barcellona?
"Da Guardiola a oggi abbiamo rivoluzionato il calcio per la gioia di chi ama questo sport. Il Barcellona ha rappresentato un intervallo in questo percorso e abbiamo fatto in modo che molta gente si sia innamorato di questo tipo di calcio. Sono passati gli allenatori, ma abbiamo mantenuto la stessa idea. Sono ricordati solo gli allenatori che vincono purtroppo. Stiamo prolungando questo cambiamento. La gente che ama questo sport è grata che ci siano squadra del genere. Stiamo riuscendo a essere migliori dello scorso anno, ma il bilancio va fatto a fine stagione".
Sei stato vicino alla cessione:
"Son rimasto per il bene di molti e per la tristezza di qualcun altro. Questa è la sensazione che ho. Sembrava ci fosse una campagna per buttarmi fuori di qui. Di solito chi gareggia contro di me perde".
Quando il Bernabeu fischia cosa pensate?
"Non pensiamo nulla. Ci bastano le nostre cose. Che gli vada bene o male è indifferente. In una gara se il tuo rivale è debole devi essere più forte".
Molti sostengono vedendo Cristiano Ronaldo che è in calo?
"No, vedo in Cristiano un giocatore che ha grandi qualità. Forse questo è il problema, è troppo personaggio, protagonista. Quando lo sei se vinci sei il primo e parleranno di te, quando perdi sei il primo lo stesso, ma in negativo".
La partita di sabato ha ricordato il primo clasico contro Mourinho. Loro all'attacco e hanno perso:
"Ho la tua stessa sensazione. Credo che loro hanno impostato la partita in questo modo, ma alla fine siamo stati più furbi. Abbiamo capito il gioco meglio di loro, segnato più di loro. Alla fine il calcio è questo. Togliere le possibilità al rivale e aumentare le tue di vittorie. Credo sia stata la partita perfetta".
Qual è il segreto per battere il Real Madrid?
"Il segreto è avere una grande squadra. Con le palle e dalla grande ambizione come la nostra. Sono motivato, stimolato, mi concentro sulle grande partite, ci sono milioni di persone che sperano che tu giochi al meglio. Alla fine se ci riesci la sensazione è poter dire che ce l'abbiamo fatta"
Quando Messi non gioca che sensazione hai?
"Noi siamo pronti per giocare e sappiamo la formazione all'ultimo. Il nostro obiettivi era quello di recuperare al più presto Messi. Ci siamo riusciti e alla fine la squadra, anche se i giornali dicono che c'è una Messi dipendenza, un giocatore non fa una squadra. Lui è la nostra bandiera, ma noi dobbiamo muoverla".
Siete nel vostro miglior momento di forma?
"Siamo molto esigenti e pensiamo sempre che possiamo migliorare, fare le cose meglio, ma da molto tempo non sento commenti del tipo il barça va malissimo è un colabrodo. La realtà né prima eravamo così cattivi né oggi siamo così fenomenali. Durante la stagione ci saranno buoni momenti, altri meno".
Florenzi tuo erede?
"Sì, perché se viene adesso ci sarà competizione. Ha tanta qualità ed ha un piede eccellente, un giocatore da tenere in conto, fenomenale. Chiunque arriverà sarà il benvenuto".
Neymar?
"Ho dato il mio granellino di sabbia per farlo venire. Per il percorso dei brasiliani che sono stati qui. La storia del calcio inganna chi non sà. Tutti i grandissimi brasiliani che sono passati di qui hanno segnato un'epoca. Volevo che anche lui facesse storia qui e che mettesse il suo nome a caratteri d'oro nella storia della squadra. Lo sta facendo vincendo titoli".
Domani giocherai contro Keita e Maicon. Sensazioni:
"Sono due giocatori che rispetto moltissimo per le cose che abbiamo fatto insieme. Spero sia una buona partita perché giocano un buon calcio. Giocare contro gente brava è sempre un grande onore. Abbiamo un rapporto di rispetto con Maicon".