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Como, Fabregas: "Gasperini è una leggenda. Magari oggi difendiamo tutta la partita..."

di Valerio Conti

Cesc Fabregas ha parlato  a Dazn durante il prepartita di Roma-Como. Queste le sue parole.

Chi gioca prima punta: Paz, Diao o Baturina?
«Eh… Baturina».

Ah, così. Come mai questa scelta?
«Mi sono svegliato così questa mattina e ho detto: ok, andiamo così».

Complimenti per il calcio che stai proponendo e per il lavoro che stai facendo con la squadra, anche in prospettiva futura. Dopo Torino hai detto che non guardi la classifica ma la prestazione: è soprattutto in trasferta che questa squadra deve dare qualcosa in più, anche per costruire la mentalità?
«Sì, sì, si cresce tutti i giorni, ovviamente è un processo. Alcune volte è andata meglio, altre no, ma noi proviamo sempre a fare il nostro gioco e vediamo come va questa sera. È ancora un’altra volta una squadra giovane in campo, che deve dimostrare tanto e fare una grande partita se vogliamo prendere punti».

La sua prima vittoria in Serie A è arrivata proprio contro Gian Piero Gasperini. Che figura ritrova oggi Gasperini come allenatore della Roma?
«No, lui è una leggenda, no? Un allenatore che ovviamente ha trenta-quarant’anni di esperienza in più di me e questo mi ha fatto grandissimo piacere. Ha un’identità molto chiara di ciò che vuole fare, di come convince il giocatore a fare quello che ha in testa e, per me, questa è la cosa più determinante per un mister. Per questo ha il mio massimo rispetto. Mi aspetto una partita in cui loro verranno a pressarci, in cui giocheranno il loro calcio, un calcio propositivo con la palla, e poi starà a noi essere bravi a fare la nostra partita».

Cosa è cambiato per te rispetto a quella partita di un anno fa?
«È cambiato tanto. Un anno in più, sedici mesi dopo quella partita, quindici mesi. Io cresco tanto, perché quando sei all’inizio di una carriera nuova, con tanti stimoli nuovi tutte le settimane, cresci molto di più, molto velocemente, sicuramente più di lui che lo ha vissuto in tutti i colori. Per me e per tutti noi, per la società, è un grandissimo attestato venire qui oggi».

Fabregas a Sky
Come cambia il Como con un centravanti vero o un falso nove come stasera?
"Non tanto, non tanto, ma ovviamente dipende dalla partita. Loro sono una squadra molto aggressiva, che va forte sull’uomo. Abbiamo giocato così anche l’anno scorso qui, contro l'Atalanta del mister Gasperini, ed è andata anche abbastanza bene. Dobbiamo però trovare soluzioni, perché per i prossimi due mesi Morata sarà fuori, Douvikas c’è, Diao domani parte per la Coppa d’Africa: abbiamo quindi solo quattro giocatori per tre posizioni e dobbiamo trovare soluzioni per il futuro".

Che cosa succede quando si incontrano due allenatori che puntano così tanto su aggressioni, pressing e contro-pressing?
"Non lo so. Magari oggi cambiamo, magari oggi ci difendiamo tutta la partita, non lo so (ride ndr). Si vedrà da quello che abbiamo preparato. Giochiamo contro una grandissima squadra e contro un grandissimo allenatore. Noi dobbiamo fare molto meglio se vogliamo vincere oggi qui".


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