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Conferenza stampa - Xabi Alonso: "Un dolore non andare in finale lo scorso anno, ce lo siamo trascinato per farne una virtù". VIDEO!

di Gabriele Chiocchio
Fonte: dagli inviati Marco Campanella e Marco Rossi Mercanti

Ecco le dichiarazioni in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Roma del tecnico del Bayer Leverkusen, Xabi Alonso.

Domanda di Vocegiallorossa.it - L'esultanza per aver pescato la Roma?
"Nessuno di noi ha festeggiato, ci siamo preparati con intensità. Sappiamo contro chi giochiamo, la Roma ha grande qualità con un nuovo allenatore, hanno cambiato un po' lo stile ma siamo pronti a una semifinale intensa. Hanno dimostrato di essere molto bravi nei turni precedenti, hanno un grandissimo livello e hanno fatto un grande percorso in Europa".

Hai detto che è bello rigiocare contro la Roma.
"Per noi poter essere di nuovo qui è una pietra angolare importante, dall'inizio della nostra Europa League abbiamo voluto trarre lezioni dalla scorsa stagione, l'anno scorso è stato doloroso non andare in finale e ci siamo trascinati questo dolore per farne una virtù. La Roma ha cambiato tanto, ha cambiato stile di gioco, domani ci aspettiamo una partita intensa".

Quanto è durato questo dolore? È durato più tempo del previsto?
"È durato un bel po', non è scomparso subito. Abbiamo capito che l'anno scorso era un'occasione unica, lo sviluppo della squadra era stato ottimo. Eravamo pronti a battere la Roma per andare in finale. La fame è quella che abbiamo, possiamo trarre solo lezioni positive dallo scorso anno, ma la mentalità e l'approccio di domani non devono cambiare, cercheremo di ripeterci e vediamo come andrà".

Avete un senso di rivalsa nei confronti della Roma?
"Mettiamola così, è una seconda possibilità e nel calcio accade spesso. L'anno scorso ci è mancato tanto così per arrivare in finale, dovevamo segnare almeno un gol. Le cose sono cambiate per tutti, l'atmosfera sarà pazzesca, non è decisivo quello che succederà domani e siamo pronti a giocare col nostro calcio, dimostrando quello che siamo in grado di fare in vista del ritorno".

Segnate spesso nel finale.
"Al di là dei soprannomi, il nostro interesse è quello di essere costanti, avere un'idea di come giocare e mantenere grande spirito, non sono solo i giocatori in campo a mostrarci quello che devono fare, se non saremo uniti non raggiungeremo l'obiettivo. Quello che è successo è stato spettacolare, ma domani è un'altra cosa, siamo in Europa contro la Roma, potrà succedere di segnare nel recupero. Parte della mentalità? Sicuramente, è il nostro approccio alla partita. Non cediamo mai, diamo tutto fino alla fine ed è per questo che abbiamo dimostrato una grande mentalità e questa è la chiave per il successo, puoi giocare bene o male, ma l'importante è non perdere la mentalità perché i dettagli fanno la differenza e possono darci il biglietto per la finale".

Nel ritorno lo scorso anno la Roma giocò con grande furbizia e forza difensiva. Hai scelto una preparazione particolare?
"No. Non abbiamo assolutamente parlato dello scorso anno, praticamente zero, era un'altra stagione, con giocatori diversi e un allenatore diverso. Anche la Roma ha cambiato tanto, saranno preparati a capire come giochiamo noi. È una competizione europea, essere concentrati e fare attenzione ai dettagli, non prendere cartellini rossi... è una sfida enorme quella di domani, ma non ha niente a che vedere con lo scorso anno".

Per lei è un peccato non poter sfidare di nuovo Mourinho?
"L'anno scorso è stato bellissimo poter rivedere José, ma sappiamo come funziona il calcio. La Roma ora ha De Rossi, che ha avuto un grande impatto come allenatore. Le nostre strade sono abbastanza simili, sono due parallele analoghe, li ritroviamo come allenatori, sappiamo come gioca la Roma. L'idea del calcio di De Rossi è molto chiara, sarà bello rivederlo domani".

Quali sono i punti chiave per diventare una delle squadre più affascinanti in Europa e quali gli errori da non rifare?
"Non concedere loro di fare un gol più di noi. Dobbiamo avere l'aggressività necessaria, è stato molto difficile nel ritorno. I dettagli più piccoli fanno la differenza, dobbiamo essere compatti, preparare la partita, controllare il ritmo. Cose su cui abbiamo lavorato in tutta la stagione, ma domani sera è un altro teatro. Sono cose che succedono nel calcio, domani è un altro film".

Ha parlato di De Rossi, avete avuto degli scontri particolari in campo?
"Assolutamente sì, era un calciatore intenso, è la parte del gioco che piace di più anche a me. Rivedo in lui il mio percorso, anche lui era un centrocampista, è stato un grandissimo anche in nazionale. L'impatto che sta avendo sui giocatori della Roma, il legame che ha creato col loro e il voler far emergere la sua idea di gioco coraggiosa, probabilmente gli allenatori della mia generazione stanno esprimendo cose nuove e De Rossi lo sta facendo".

C'è un giocatore della Roma che teme particolarmene o lo affascina?
"Ce ne sono tanti, ma sicuramente conosciamo le qualità di attaccanti e centrocampisti, possono giocare a 3 e a 4, sono flessibili, li conosciamo bene. Non sarà una sorpresa per noi, anche noi non saremo in grado di sorprendere loro, ma hanno dei giocatori di caratura mondiale come Dybala e Paredes".

Avete in comune con la Roma la capacità di segnare nel recupero e siete imbattuti. È un punto di partenza?
"Non so se sia un vantaggio, ma penso che domani la mia squadra dovrà cercare di controllare il gioco contro la Roma, se lasceremo loro il gioco sarà complicato. Sanno essere pericolosi in tante maniere, aspettare l'ultimo secondo per fare gol non è il massimo, vogliamo essere competitivi, domani è una grande partita e durante questo scontro dobbiamo dimostrare qual è il nostro miglior calcio".

Domani gioca Kovar?
"Sì".

Sono tutti pronti a giocare? Tah può giocare dall'inizio? Qui a Roma c'è un tempaccio in confronto a Leverkusen.
"Sono tutti disponibili, c'è anche Borja Iglesias. A essere sinceri preferisco il tempo che abbiamo qui a Roma rispetto ai 28 gradi di Leverkusen, sarà un vantaggio per i nostri giocatori tedeschi".


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