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Donati: "Non possiamo snaturarci all'Olimpico. I giochi sono aperti"

di Danilo Magnani
Fonte: La Repubblica

Giulio Donati, esterno italiano del Bayer Leverkusen, prossimo avversario della Roma in Champions League ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Repubblica. Ecco uno stralcio delle sue parole:

Schmidt ha la fama di essere “affamato” di calcio.
"E anche spietato, ma corretto e vero. È uno che vuole sempre attaccare, che pratica come Klopp il gegen-pressing, e a modo suo rincorre una forma di bellezza che paghi anche in classifica. Sul 2-0 contro la Roma abbiamo continuato ad attaccare. Può sembrare assurdo, magari, ma è così".

Cultura diffusa in Germania.
"Parte dal basso, dalle scuole calcio e quando arriva ai piani alti non è mutata di una virgola. Guardiola e Thiago sono perfetti nell’etica del calcio tedesco".

Di cos’è fatto l’enorme solco che separa calcio italiano e calcio tedesco?
"Troppe cose, anche invisibili, oppure sotto gli occhi di tutti come quest’abitudine a stazionare poco nella propria metà campo, ad accorciare per “cultura” sui terzini avversari. Oppure come l’esasperazione della tattica: da noi meno della metà di quella italiana".

Con la Roma dopodomani?
"Possono cambiare le partite in ogni momento. Ma non possiamo snaturarci nemmeno all’Olimpico. I giochi sono aperti".
 


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