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Empoli, Barba: "Quest'anno Roma davanti a tutti. Gervinho il più pericoloso"

di Claudio Lollobrigida
Fonte: giovaniinrete.it

Federico Barba, cresciuto nella Roma e ora in forza all'Empoli, parla a giovaniinrete.it della sfida di sabato. Ecco le sue parole.

Cosa cambia nel salto dalla Serie B alla Serie A?
"E’ tutta un’altra cosa, Un impatto ed un livello diverso. Mi fa piacere confrontarmi con grandi campioni".

Che tipo di allenatore è Maurizio Sarri?
"E’ un allenatore che cura molto i particolari. Ha una sua identità di gioco e riesce a trasmettercela bene. Prepariamo bene le gare e quando scendiamo in campo sappiamo sempre cosa fare".

Quali sono gli obiettivi stagionali? Pensi che riuscirete ad ottenere una salvezza tranquilla o dovrete lottare fino all’ultimo? "Sicuramente non sarà facile. E un campionato difficile, ci sarà da soffrire; lo sappiamo e siamo preparati. E’ chiaro che prima arriva e meglio è, anche se saremmo contenti anche di raggiungerla l’ultima giornata contro l’Inter a Milano".

Il tuo obiettivo personale?
"Chiaramente se non raggiunge l’obiettivo collettivo vuol dire che abbiamo fallito un po’ tutti. Al di la di questo, l’idea è di giocare il più possibile e bene e di attirare l’attenzione".

L’Empoli ha mantenuto l’assetto principale dell’anno scorso con pochi nuovi innesti. Questo potrebbe complicare il raggiungimento della salvezza?
"La società ha puntato a tenere il gruppo dell’anno scorso inserendo qualche nuovo innesto per completare la rosa. Sappiamo l’Empoli come ragiona e come va avanti. Non gli si può chiedere di andare a comprare giocatori in giro per il mondo e spendere milioni di euro".

L’Empoli è una squadra composta prevalentemente da italiani. In questi ultimi anni molti giovani stanno lasciando la Serie A per andare a giocare all’estero. Che idea ti sei fatto di questa situazione?
"In questo momento, andare a giocare in un altro Paese è un’opportunità importante, difficile da rifiutare".

Se ti proponessero di andare a giocare all’estero, dove ti piacerebbe giocare?
"Se mi arrivasse un’offerta dall’estero sarei contentissimo. Sono un appassionato di calcio e mi piacciono un po’ tutti i campionati. Mi piacerebbe farne uno alla volta per vedere come cambia lo stile di gioco in ogni Paese".

Come vedi la nuova Italia di Conte?
"Ho visto la vittoria contro l’Olanda, è stata un’ottima partita. Nonostante il poco tempo, già si vede la mano dell’allenatore".

Ti troveresti bene nella difesa a tre della Nazionale?
"Sicuramente, senza nessun problema. Anzi, per me è un po’ più semplice giocare a tre che a quattro".

Oltre a te, in squadra avete giovani interessanti: Rugani e Verdi, ad esempio. Chi è secondo te il giocatore che può affermarsi in Serie A?
"Ci sono parecchi ragazzi che potrebbero fare il salto di qualità. E’ chiaro che se la squadra dovesse andar bene, di conseguenza anche i singoli si mettono in risalto e sarebbe più facile per tutti. Se devo fare un nome, quest’anno vedo molto bene Simone Verdi".

Altri due ragazzi di cui si parla molto bene sono Zielinski, arrivato l’ultimo giorno di mercato dall’Udinese e Laxalt, in prestito dall’Inter. Quali sono le caratteristiche di questi due giocatori?
"Zielinski sono pochi giorni che si allena con noi, ancora non l’ho visto bene. Comunque la qualità si vede, è un giocatore tecnicamente fortissimo, giovane; aveva già attirato gli occhi di tutti, siamo veramente contenti di averlo preso noi. E’ un giocatore molto tecnico, vede bene la porta, sa calciare con tutti e due i piedi, non è facile da marcare. Laxalt è un giocatore molto bravo che può giocare anche in più ruoli. Sicuramente sarà utile alla squadra".

Pochi giorni fa Tavano ha parlato molto bene dei giovani che avete in squadra. Quant’è importante avere in squadra un giocatore con così tanta esperienza?
"Tavano, insieme a Maccarone, è uno dei simboli dell’Empoli. E’ cresciuto qui, ha giocato anche con squadre più forti come Roma e Valencia; è un giocatore d’esperienza che sa cosa dice ed il valore che hanno i giovani in questa squadra. Bisogna ringraziarlo e sperare che possa segnare il più possibile anche quest’anno".

Nella prossima giornata di campionato, giocherete contro la Roma, la tua ex squadra. Cosa vuol dire per te affrontare il tuo passato?
"E’ sicuramente una grandissima emozione. Sono cresciuto li e ritrovarmi la Roma contro mi dà grandi stimoli di poter far bene e fare una grandissima partita, anche se, conoscendo l’ambiente e gli avversari, non sarà facile".

Avrai modo anche di incontrare Florenzi, che ha fatto le giovanili con te.
"Sì, è molto bello ritrovarsi dopo che ognuno ha preso il suo percorso".

Come preparerete la gara contro la Roma?
"Sicuramente è una gara importante ed il mister la preparerà la meglio. Giocheremo contro una delle squadre più forti del campionato".

Il tuo cartellino è a metà tra Empoli e Roma ed il prossimo anno bisogna risolvere la comproprietà. Ti piacerebbe tornare a Roma?
"Mi farebbe sicuramente piacere tornare dove sono cresciuto. E’ chiaro che, se non ci fosse quest’opportunità, sarei contento anche ad Empoli".

Chi è il giocatore che temi di più della Roma?
"Per quello che ha fatto vedere, Gervinho potrebbe essere uno dei giocatori chiave. Non considerando, chiaramente, Totti, che ogni volta che tocca palla bisogna avere la massima attenzione".

Come si fa a limitare un giocatore così veloce come Gervinho?
"Non è facile; c’è chi dice che bisogna farlo partire, c’è chi dice di no. Poi non è una cosa semplice da mettere in pratica in campo chiaramente. Secondo me bisogna leggere prima le sue intenzioni, per poi provare ad anticiparlo; perchè se si parte insieme a lui si arriva secondi tutte le volte".

Chi è secondo te la favorita per lo scudetto?
"Quest’anno vedo la Roma davanti a tutti. Con gli acquisti giusti ha completato la sua rosa. Avendo anche le coppe, hanno comprato tutti giocatori forti: se non gioca uno gioca l’altro, non cambierà di molto la qualità della squadra e questo non può far altro che portare benefici".

Nella prima giornata avete affrontato l’Udinese di Di Natale, nella seconda affronterete la Roma di Totti. Quali sono le differenze tra questi due campioni?
"Di Natale è un giocatore con il baricentro più basso, è un giocatore di guizzo che riesce a fare tutto con una velocità spaventosa, e questo ci ha messo in gran difficoltà. Totti è un giocatore che vede tutto prima in campo; riesce a trovare i compagni come nessun altro fa: verticalizza ed allarga il gioco senza problemi".


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