Genoa, Andreazzoli: "Nella Roma si vede già la mano di Fonseca. Noi non avremo pressione"
Aurelio Andreazzoli, tecnico del Genoa che affronterà la Roma domani alle 20:45 nella prima giornata di campionato, ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.
Pregi e difetti della Roma?
"I pregi credo siano quelli fatti vedere anche la scorsa stagione. I ragazzi si conoscono e questo probabilmente è un vantaggio. Io ho visto che c'è già la mano del nuovo allenatore, c'è una fisionomia ben precisa che cerca di seguire. Penso che anche loro però possano avere talune difficoltà e in questa fase bisogna vedere chi riesce ad approfittarsi di qualcosa".
Dal ritorno in A il Genoa non ha fatto punti a Roma.
"Veniamo da 12 sconfitte consecutive contro la Roma fuori casa. I numeri a volte sono impietosi ma a volte anche amici. Quindi andiamo ad affrontare una gara senza nessun carico particolare rispetto al passato. Cercheremo di far il meglio possibile consapevoli che di fronte abbiamo un ambiente particolare contro una squadra con grandi potenzialità e grosse aspirazioni".
Ha dubbi in vista di domani sera?
"Nessun dubbio".
Il Genoa cosa può fare in questo campionato?
"Lo dirà il tempo. Il primo giorno che sono venuto qua ho detto che le parole non contano. Che senso ha che io dica una parte della classifica? Nessuno. Bisogna che ce la mettiamo tutta, non solo noi che andiamo in campo tutti i giorni ma anche la società. Quando tu fai le cose con applicazione il risultato sarà il massimo che puoi ottenere e noi dobbiamo farlo".
Soddisfatto del mercato?
"Col presidente abbiamo avuto sempre un rapporto chiaro. È chiaro che c'è un allenatore che non gradisce che il proprio gruppo di giocatori venga migliorato. La società va in quella direzione. Ci siamo dati però delle regole da seguire: io non voglio un gruppo di 28 ma un gruppo fatto di due calciatori per ruolo. Dopo se ci sono cambi che impone il mercato, o necessità da seguire, ben vengano".
Rispetto alla gara di Coppa Italia che miglioramenti si attende?
"Dalla Coppa Italia è passata una settimana, noi abbiamo cercato di mettere qualcosa in più in base all'avversario che andiamo ad affrontare. Tutte le squadre, non solo noi, sono in una fase delicata. Ora arriva il momento dei dettagli e da qui in avanti bisogna curarli. E sono infiniti in una partita di calcio. Quindi tante volte ti trovi di fronte a discutere su situazioni che avresti già voluto mettere a punto".
Cosa si aspetta quindi domani?
"Domani mi aspetto un passo avanti rispetto alla scorsa settimana. Conosciamo le peculiarità e le forze della Roma, dovremo essere bravi a controbattere".
Con che stato d'animo torna a Roma?
"Ho tanti amici. Ho vissuto una decina d'anni della mia vita fra tanti amici. Quindi vado ad essere ospitato da una squadra che mi ha dato tanto. Faccio volentieri ritorno ma chiaramente ho degli obblighi e spero di dare loro un dispiacere".
Il Genoa quest'anno, secondi i giornali, può far bene.
"È chiaro che è l'auspicio di tutti far bene. Ho la certezza di far bene. Quanto bene non lo so".
La nuova regola sul fallo di mano?
"Ho partecipato all'ultima riunione della scorsa stagione e ho visto che c'era disaccordo fra noi e gli arbitri ma ho visto anche gli arbitri in difficoltà con le regole. A parere mio bisognerebbe andare in una direzione che semplifichi la vita agli arbitri perché il mestiere più difficile fra chi va sul terreno di gioco".
Ci sono altre defezioni oltre a quelle note?
"Abbiamo avuto Criscito con uno stato febbrile ieri, ma stamattina sta bene e lavora con i compagni".