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Giandonato: "Roma è una grande squadra e Luis Enrique ha ragione. De Rossi e Pjanic i migliori a cemtrocampo"

di Greta Faccani
Fonte: Tuttomercatoweb, Alaimo

A caccia dell'impresa. Questa sera il Lecce targato Eusebio Di Francesco è chiamato all'impresa, a casa della Roma di Luis Enrique. Il posticipo della giornata di campionato regala infatti la sfida tra le due compagini, entrambe vogliose di risalire in classifica. Chi per il prestigio e chi per la salvezza. Della partita in scena stasera, TuttoMercatoWeb ne ha parlato con il centrocampista salentino, di proprietà della Juventus, Manuel Giandonato.

Giandonato, dalla Juve al Lecce per farsi le ossa. Si è calato nella nuova realtà?
"Sono venuto qui già pronto per la nuova avventura, sapendo che non avrei trovato lo stesso ambiente. Anche se la categoria è la stessa".


Il suo bilancio?"Per essere un giovane appena uscito dalla Primavera ho già fatto quattro-cinque presenze. Va bene, ma si può migliorare".

E la squadra?
"Avremmo potuto portare a casa qualche punto in più".


Poco male, siete vicini all'Inter."(sorride, ndr). L'Inter è in quella posizione perché ha avuto dei problemi in partenza, ma non merita di stare lì. Dobbiamo lottare con Cesena, Novara, Bologna e questa squadra".

La gara contro il Cesena vi ha preparato nel migliore dei modi a quella di stasera.
"Sapevamo che la gara col Cesena andava vinta a tutti i costi. Ora c'è la Roma. Abbiamo vinto col Cesena, ma avremmo dovuto vincere anche contro il Novara perché in quell'occasione abbiamo creato tanto. Comunque contro il Milan abbiamo già dimostrato di andare in campo senza pensare all'avversario. Metteremo in difficoltà la Roma, ne sono sicuro".


Che idea si è fatto sui giallorossi?"Sono una grande squadra, che prova a giocare un calcio non prettamente italiano. Stanno provando a mettere in campo un'altra mentalità e a lungo andare Luis Enrique avrà ragione, perché a calcio bisogna giocare e non si può solo pensare a difendersi".

Chi le piace tra i centrocampisti della Roma?
"De Rossi e quest'anno c'è Pjanic, che avevo visto qualche volta in Champions. È un grandissimo giocatore".


Alla Juventus invece c'è Claudio Marchisio."È un grandissimo giocatore, mette tanta determinazione anche dagli allenamenti. Ha una forza incredibile".

Un giovane bianconero, mandato in prestito a farsi le ossa, va alla grande. Ciro Immobile a Pescara è un punto di riferimento. È pronto per tornare alla Juve?
"Lo conosco da tanto. Già nel settore giovanile ci faceva vincere le partite da solo. L'anno scorso non è stato fortunato, ora sta facendo grandissime cose. Se continuerà così andrà lontano. Non so se sia pronto o no per la Juventus, ma farà grandi cose".


Ritorno alla Juve che è anche il suo sogno. O no?"Per forza. Sono cresciuto lì. Sogno di fare come Marchisio e De Ceglie. O Giovinco, che si sta confermando un calciatore importante anche per la Nazionale".

Luca Marrone invece, fatica a trovare spazio.
"Quest'anno alla Juventus c'è Pirlo, che è un fenomeno. E poi c'è Marchisio, un grandissimo. Hanno preso Vidal e Pazienza, Luca è forte però trovare spazio nella Juve, con questi giocatori, è dura. Come fai a scanzare Pirlo e Marchisio?"


Giusta osservazione. Del Piero è al suo ultimo anno in bianconero, che ne pensa?"Del Piero prima di essere un grande giocatore è una grandissima persona. Farà la scelta migliore, non escludo che resti ancora alla Juventus perché un uomo del genere non può andar via".

Dai sogni agli obiettivi, il ritorno in Under '21 è un traguardo da raggiungere.
"Ero entrato a far parte del gruppo, spero di riconquistare la convocazione con la maglia del Lecce. La squadra sta facendo bene, di questo gruppo mi piace la sua forza. Sono tutti uniti, stanno bene insieme e questo è importante".


E' una Juve da scudetto?"Se continua così, penso proprio di sì. Anche se il Milan sta tornando in corsa".

Torniamo al suo presente. Chi l'ha impressionata tra i suoi compagni?
"Conoscevo già Olivera, che sta tornando. È un grande giocatore e poi c'è Grossmuller, non mi aspettavo che fosse così bravo tecnicamente. E c'è Muriel, un ragazzo molto interessante. Mi ricorda Ronaldo per movenze, finte, rapidità e freddezza davanti al portiere".


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