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L'avversario - I continui cambi di modulo del Chievo Verona, i giocatori chiave e i punti deboli

di Alessandro Carducci

Alle 12:30 la Roma ospiterà all'Olimpico il Chievo Verona di Lorenzo D'Anna e sarà un match importantissimo non solo per le ambizioni giallorosse ma anche per i veneti, che hanno raccolto finora solo un pareggio in tre partite.

PUNTI DI FORZA – Parlare di punti di forza per una squadra che segnato 3 gol e ne ha subìti 9 in 3 gare non è semplicissimo. Quest'anno i clivensi hanno puntato in attacco su Stepinski, in gol al debutto contro la Juventus e molto pericoloso sulle palle alte. Il Chievo si rende pericoloso quando riesce ad arrivare al cross, ancor di più se durante la partita dovesse entrare anche Djordjevic.
Seguendo le orme di Di Francesco, anche D'Anna sta cambiando assetto tattico per trovare il giusto equilibrio. Contro Juventus e e Fiorentina, i due esterni offensivi del 4-3-3 hanno agito molto larghi, per proteggere e attaccare meglio le fasce, con il risultato però di isolare completamente Stepinski. Il numero 9 clivense non ha il fisico per fare reparto da solo e fatica a far salire la squadra.
Nell'ultima giornata, contro l'Empoli, D'Anna gli ha così affiancato Djordjevic, con Birsa alle loro spalle, ma questo non ha portato a cambiamenti significativi, con la manovra sempre lenta e macchinosa.
Nel tentativo di far gravitare più giocatori vicino a Stepinski, contro la Roma i veneti dovrebbero cambiare nuovamente, passando al 4-3-2-1 come visto nell'ultimo spezzone della gara di Empoli, con Birsa e Giaccherini più stretti a supporto dell'unica punta.
Potrebbe essere questa la svolta del Chievo Verona, il punto di forza per dare più qualità a una squadra che fatica terribilmente ad avvicinarsi alla porta, se non con i cross in mezzo.

PUNTI DEBOLI – Riallacciandosi al discorso precedente, il Chievo arriva in porta o tramite i cross o tramite i tiri da lontano. Poche sono le conclusioni di piede dall'interno dell'area, rare se consideriamo i centrocampisti. Il reparto mediano veneto è molto statico: Hetemaj è ancora fuori forma, Rigoni è diligente in fase difensiva ed è intelligente a coprire le avanzate del terzino ma entrambe le mezzala si buttano poco in area.
Nelle prime tre partite, in sole due occasioni i centrocampisti sono andati al tiro dall'interno dell'area di rigore: si tratta di Radovanovic contro la Fiorentina e proprio Rigoni contro l'Empoli.
Il vero cruccio è però la fase difensiva. Anche qui D'Anna ha cambiato tantissimo: il solo Tomovic ha svolto già due ruoli (terzino destro e centrale) e domani dovrebbe giocare a sinistra. L'ex Fiorentina è l'uomo da puntare perché spesso impreciso e disattento, così come i due centrali, che non hanno sempre una buona lettura dell'azione.
Per proteggere la difesa, il Chievo gioca con il baricentro bassissimo ma i rapidi scambi tra le linee riescono a penetrare facilmente una squadra troppo statica.
A volte, i veneti effettuano un pressing che, se portato avanti correttamente, risulta efficace, ma spesso ha invece come conseguenza quella di lasciare spazi e pertugi per far partire il contropiede.
In particolare, il Chievo ha finora preso 6 gol su azioni, 5 dei quali dalla propria fascia destra.
Con scambi rapidi nello stretto e sovrapposizioni dei terzini si può sia facilmente penetrare la difesa veneta, sia allargarla e arrivare al cross. I palloni bassi messi in area mettono in difficoltà la difesa gialloblu.

GIOCATORI CHIAVE – Molto dipenderà dalle prestazioni di Giaccherini e Birsa, che dovranno dare qualità alla manovra, supportare Stepinski per non isolarlo e fare anche un lavoro difensivo che non è propriamente nelle loro corde.

La probabile formazione
Chievo Verona (4-3-2-1)
: Sorrentino; Tomovic, Rossettini, Bani, Barba; Hetemaj, Radovanovic, Obi; Birsa, Giaccherini; Stepinski.


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