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Lazio, Cataldi: "Meritavamo di più, non siamo stati fortunati. Pedro ha vinto più titoli di Mourinho"

di Andrea Gonini

Nel post partita di Lazio-Roma ha parlato Danilo Cataldi

Cataldi a Lazio Style Channel

Cosa vi lascia questa partita?
"Lascia un punto, meritavamo qualcosa in più è stata una partita molto tattica. Purtroppo è andata così, non ci hanno dato grossi problemi, l'unica frazione del primo quarto d'ora del primo tempo in cui eravamo troppo frenetici e abbiamo perso qualche pallone di troppo, si sono avvicinati all'area senza creare grossi problemi. L'unico rammarico è cercare di far girare un po' il pallone e farli abbassare, cercando l'imbucata più avanti. Il primo tempo abbiamo avuto occasioni importanti, non le abbiamo sfruttate, nel secondo è stato più chiuso, se non si riesce a trovar l'imbucata giusta tra le due è meglio non perdere.  esperienza? Io cerco sempre di aiutare i miei compagnie nel fargli capire il significato di questa partita che ha un sapore diverso, cerco di fargli capire che non è una partita come le altre. L'atteggiamento è quello giusto. Ho cercato di aiutare la squadra, far girare il pallone, sapevamo che avessero Lukaku, è difficile quando prende posizione e ho cercato di fare schermo, penso di esserci riuscito bene. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte, non siamo stati fortunati".

Danilo Cataldi in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Marco Rossi Mercanti)

La tua posizione in campo?
“Il centrocampo della Lazio ha dei giocatori importanti a livello internazionale, ha giocatori di spessore come Kamada e Guendouzi, se vogliamo crescere in maniera importante in questi anni e stare nelle prime 4, dobbiamo avere delle soluzioni all’altezza. È normale passare un periodo senza giocare, il mister fa il bene della Lazio e se ha ritenuto che io non avessi dovuto giocare, avrà avuto le sue motivazioni. È stato un inizio difficile per me, però siamo ancora dentro tutto e spero ci resteremo fino alla fine e passare il girone in Champions, l’obiettivo è tornare in Champions”.

Ti inorgoglisce la titolarità nel derby?
“Sarri mi ha dato una bella possibilità, per me è sempre bello giocare questo tipo di partite. Mi ha dato una bella gatta da pelare, come ho detto prima le rotazioni fanno parte della rosa, penso che tutti si sentano coinvolti. C’è stato bisogno di tutti anche oggi, Guendouzi è da pochi mesi con noi e ha fatto bene, il mister tiene tutti in considerazione. Le partite sono tante e dispendiose, dobbiamo essere tutti pronti”.

La Lazio ha perso tanti leader negli anni, ma sei tra i più longevi nella Lazio. Il tuo ruolo è un po’ cambiato negli ultimi tempi? Entri con una maturità diversa rispetto al passato?
“Non so se questa sia la Lazio più forte, ma è più completa senz’altro. Alla lunga questo può fare la differenza, l’anno scorso non abbiamo portato a termine più competizioni per i pochi cambi. Sono qui da tantissimi anni dopo qualche esperienza fuori, è normale che col passare del tempo cresci e tante cose le impari. Se non vieni scelto o pensi di non giocare, devi farti trovare pronto. Non pensavo di giocare questa partita, ma devi farti trovare pronto. Dobbiamo ragionare così”.

Che attesa è stata?
“Sempre complicata, sin dalla mattina presto. Per noi è sempre difficile preparare questa partita, è una partita particolare e non sto qui a spiegarvelo. Immagino che anche per voi lo sia. Per quanto riguarda gli aspetti positivi, penso che l’atteggiamento avuto in questo periodo sia importante, penso da sosta a sosta e credo che siamo cresciuti. Forse ci è mancato il gol, Rui Patricio ha fatto un miracolo, abbiamo preso un palo. Il secondo tempo è stato più chiuso e la partita è scivolata sul pareggio, abbiamo fatto una buona partita”.

Puoi far convincere Kamada e Luis Alberto in campo? Sarri ha detto che non riesce a metterli in campo insieme.
“Bella domanda, dipende dal ruolo che uno ricopre. Io faccio il calciatore e non posso esprimermi, penso che il mister abbia provato questa soluzione e penso sia una situazione un po’ di tutta la squadra. Abbiamo fatto un ritiro importante, le prime partite sono state pesanti per quello, se Sarri ha ritenuto quel tipo di centrocampo con loro due non può reggere, avrà le sue motivazioni. Non so se in futuro ci sarà questa possibilità”.

Perché la Lazio tira poco dalla distanza?
“Dobbiamo migliorare questa cosa, il mister non ci dice di entrare in porta con il pallone. È una giocata che probabilmente ti può avvicinare alla porta, se si tira male si fa gol. È una cosa che dipende da noi. In certe partite, penso che si debba cercare una soluzione differente”.

Come hai vissuto questo derby. Mourinho ha definito Pedro un “tuffatore”.
“Dal punto di vista tattico, ho cercato di chiudere le giocate per Lukaku e per Dybala, Lukaku è difficile da spostare per la stazza e ho cercato di chiudere quelle palle lì, poi Romagnoli e Patric hanno fatto un buon lavoro. Su Mourinho, lui parla sempre di titoli e penso che Pedro abbia vinto più titoli di lui (in realtà Cataldi sbaglia: LEGGI QUI IL CONFRONTO DI VITTORIE TRA I DUE).


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