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Lazio, Lotito: "Abbiamo fatto una prestazione degna della prima squadra della Capitale. Oggi ha vinto il gruppo"

di Marco Campanella

Nel post partita di Roma-Lazio, ha parlato il presidente biancoceleste Claudio Lotito. 

Lotito a Sport Mediaset

Il miglior regalo dopo i 124 anni della Lazio.
“Assolutamente. Mi hanno chiesto di rappresentare il club e lo faccio non solo da presidente ma anche a livello mediatico, nella consapevolezza di aver meritato la vittoria. Boskov diceva che rigore è quando l'arbitro fischia e l’arbitro ha fischiato su fatti che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo fatto una prestazione degna del risultato, sotto il termini di gioco e di squadra. Abbiamo giocato a pallone con una squadra che meritava la vittoria”. 

Siete la squadra più in palla insieme alla Juve, cosa è cambiato?
“Ultimamente è cambiata la consapevolezza dei propri mezzi nel gruppo e dei ruoli. Con i nuovi inserimenti hanno avuto un periodo di adattamento e queste persone si sono inserite molto bene. Oggi ha vinto il gruppo, questo è un gioco di squadra. Oggi siamo stati un gruppo unito e compatto. Le gare poi si gjocano sul campo e ci sono fattori che determinano il risultato. Oggi abbiamo vinto meritatamente e tracciato un percorso di prospettiva. Questo per dare continuità al progetto. La tifoseria è sempre presente, ci sostiene sempre e questo è un altro segnale. Si vince tutti insieme e si perde tutti insieme. Anche i tifosi, i medici e chiunque partecipi al progetto vincono, non solo la squadra. Siamo contenti aver festeggiato il compleanno della Lazio. Ieri ho concesso ai tifosi di poter assistere all'allenamento di rifinitura sul presupposto che è cambiata mentalità e atteggiamento. Speriamo di coronare altri risultati”.

Lazio a Style Channel

Un regalo bellissimo. 
"Assolutamente si. Abbiamo avuto e fatto una prestazione degna della prima squadra della Capitale. Determinati ,volitivi, uniti e umili, è quello che serve a questa squadra che ha le potenzialità per potersi confrontare con tutti. Se sono orgoglioso della coesione del gruppo? Ho cercato di inculcare loro il principio fondamentale che si vince tutti insieme e che il singolo si deve mettere sempre a disposizione del collettivo. Oggi ho visto una squadra unita, compatta, volitiva e determinata. Ognuno si sacrificava per l’altro, abbiamo giocato a pallone e parlano i fatti".

Quanto è stata importante la spinta dei tifosi?
"Moltissimo. Ieri ho fatto in modo che il pubblico venisse a vedere la rifinitura, cosa che spesso non accadeva da tanto tempo perché ho ritenuto che i tifosi rappresentano il dodicesimo uomo in campo. Sarri uomo derby? Più che uomo derby è un uomo legato a un progetto che inizia a prendere forme concrete, soprattutto per quel che riguarda sia il presente sia il futuro. Ora pensiamo al campionato perché riteniamo che la nostra quarta debba poter competere nel campionato principale eruopeo".

Giovani su giovani?
Le scelte fatte, i giocatori sono stati visionati in prima persona dal sottoscritto, dal tecnico e dal ds. Non rappresentano solo il presente, ma anche il futuro. Sono di grande prospettiva e di qualità, si sono messi a disposizione del gruppo con umiltà. Hanno avuto un periodo di adattamento. Sono tutti giocatori voluti fortemente, ricorderete tutte le polemiche che ci sono state e non entro nel merito. Oggi possiamo contare su un ricambio generazionale importante e che soprattutto ha grandi prospettive. La cosa cosa fondamentale è che si sono integrati in un gruppo e soprattutto nella mentalità della Lazio. 'Non mollare mai' è il principio fondamentale della Lazio e mi pareche questo sia l'atteggiamento giusto per raggiungere i risultati. Questo è un festeggiamento del nostro compleanno che ripaga dei scarifci, delle fatiche e soprattutto delle illazioni e considerazioni mediatiche fatte strumentalmente per cercare di rappresentare una realtà completamente diversa da quella che è, perché la Lazio è una delle squadre che ha maggiori prospettive non solo sportive ma anche in termini infrastrutturali" 


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