Lazio, Lotito: "Penso che il pareggio vada bene ad entrambe le squadre"
Lotito ai microfoni della Rai al termine del match
“Pareggio? Potevamo anche segnare in qualche occasione, ma penso che per quanto visto in campo il pareggio sia il risultato più giusto. Se speravo in qualcosa di meglio? La Lazio può giocarsela con tutti, verso la fine se Onazi avesse passato meglio la palla avremmo vinto. Il derby è una partita a sé, non sempre si vince con la qualità di una squadra, penso che oggi il pareggio vada bene ad entrambe le squadre. Hernanes? Le sue parole si riferivano ad altre squadre, non solo la Lazio. Non voglio continuare a fare polemica, qualcuno cerca di strumentalizzare certe cose. Io ho fatto il massimo per cercare di trattenerlo, ma lui all’ultimo giorno ha deciso di andare via e io, per evitare di perdere il valore patrimoniale del giocatore, ho dovuto cederlo. Le parole di Garcia su Reja? Sicuramente Reja ha fatto una battuta che poteva essere evitata perché in una partita come questa ha acceso gli animi, ma dopo ha chiesto scusa. Tornare sul problema non ha senso, ormai l’ambiente l’aveva metabolizzata. Non si devono strumentalizzare queste cose, altrimenti l’ambiente ne risente”.
Lotito ai microfoni di Sky Sport al termine del match
"Ritengo che questa sia stata una gara aperta in cui noi abbiamo avuto occasioni che non abbiamo sfruttato. Il pareggio mi sembra la soluzione più giusta. Non mi sembra che la Lazio, al di là del possesso palla funzionale all'assetto delle ripartenze, fosse soccombente. Il cambio di allenatore? Problema di rapporti. Quando il mio allenatore disse che non aveva preso percorsi alternativi e mi sono fidato, quando il apporto fiduciario è venuto meno l'ho dovuto rimuovere e i fatti mi hanno dato ragione. Era un problema di guidatore, i giocatori sono gli stessi. Con una logica diversa avremmo fatto un campionato diverso. Ho comunque fiducia, la squadra ha determinazione. Gli obiettivi? Non finire nelle posizioni di classifica in cui siamo ora, ci saranno le condizioni per raggiungere l'Europa. A parte il dato numerico la squadra ha avuto tanti infortuni ma è riuscita a fare grandi prestazioni. Abbiamo anche l'Europa League, se la squadra manterrà questo profilo darà soddisfazioni. La cessione di Hernanes non ha dato problemi. I rifiuti? Questa è una leggenda metropolitana. L'allenatore ha fatto una battuta. Le trattative le faccio io. Ci sono stati tre rifiuti: Quagliarella, Giovinco e Biabiany. Per quello che riguarda Quagliarella avevamo trovato l'accordo, senonché poi la Juventus ha ritenuto di toglierlo dal mercato. Nel mercato invernale ci siamo riproposti, la Juve ha dato disponibilità di massima e il giocatore non si è rifiutato di venire alla Lazio, ma di spostarsi. Avendo una possibilità di giocare di più e di guadagnare di più ha ritenuto opportuno di muoversi a giugno. Non ho mai trattato con Quagliarella. Il procuratore ha dichiarato lo stesso. Per quanto riguarda Biabiany sono stato contattato da Ghirardi, ho dato la mia disponibilità e lui non si è voluto muovere. Non stiamo piangendo per non aver preso questi giocatori, dobbiamo spogliarci della mentalità per cui il calcio è legato ai nomi ma alle prestazioni. Non tutti i giocatori sono funzionali. Abbiamo venduto solo un giocatore".
Lotito a Mediaset Premium al termine del match
“Abbiamo avuto 3/4 occasioni sulle ripartenze, poi vedendo la partita in generale il risultato è giusto. Reja prima sulla panchina? Non è solo un problema di spogliatoio, la Lazio era una macchina con un pilota poco bravo. Il tecnico, in modo semplice, ha ridato ruoli e meccanismi giusti e adesso i frutti si vedono. Secondo Garcia non è un buon educatore? Non spetta al solo allenatore educare, ma al sistema calcio. Evitiamo le polemiche, lui non ha nemmeno salutato Reja. Poi educatore è un termine errato, avrà sbagliato, poi a Roma viene tutto enfatizzato. Le scuse sono state chiare e ora basta tornare sopra le cose già passate. Oggi Reja ha interpretato bene la partita, con quelle ripartenze potevamo far male ed erano nella nostra tattica. Sono state fatte delle valutazioni giuste in una partita aperta, e come tutti i derby possono esserci risultati a sorpresa. Noi schiacciati dietro? Era questa la nostra tecnica, con un 4-3-3 a specchio. Il gioco del calcio non è come quello delle bocce: non vince chi arriva più vicino, ma conta centrare gli obiettivi. Io sono sereno e tranquillo perché ho fatto bene a questa società, poi abbiamo anche l’Europa League da giocarci. Alla fine qualcosa di buono uscirà fuori".