Lazio, Sarri: "Con Mourinho ci vogliamo bene. Sono soddisfatto, quando non puoi vincere non devi perdere. Il campo non è stato all'altezza delle due squadre"
Nel post partita di Lazio-Roma ha parlato l'allenatore biancoceleste Maurizio Sarri.
Sarri a DAZN
“Sono soddisfatto, la squadra mi sembra in crescita dal punto di vista tattico e caratteriale. Dobbiamo ritrovare la pericolosità offensiva dello scorso anno. Questo è il derby più sentito d’Italia, è difficile da gestire e quando non lo puoi vincere non lo devi perdere. Le palle nette sono state le nostre. Mi dispiace che il terreno di gioco sia in queste condizioni, è difficile giocare a calcio. Non è all’altezza di queste due squadre”.
Mourinho ha raccontato che prima vi siete detti che nelle prossime due settimane non si ride e non si piange.
“C’eravamo già incrociati già prima della partita e gli avevo detto che fosse veramente un rompi c****oni. E lui mi ha detto che anche io lo fossi, ma ci vogliamo bene lo stesso. Mourinho come persona mi piace, meno quando fa il personaggio. Mourinho è una persona di alto livello”.
Guendouzi?
“Il compito era di chiudere sul centrocampista di parte di riferimento e di chiudere il terzo difensore. Lo ha fatto bene, lui ha una grande personalità e doti caratteriali. Se si pulisce tecnicamente, diventa un centrocampista importantissimo”.
Per ritrovare quella pericolosità offensiva, cosa serve di più?
“Serve andare ad attaccare l’area con più continuità e quantità. Felipe e Pedro non attaccano tantissimo l’area, Zaccagni è un po’ migliorato in questo. Abbiamo perso anche quella capacità di creare superiorità numerica saltando l’uomo che lo scorso anno avevamo spesso. Speriamo di ritrovare certe dinamiche, ma caratterialmente ci siamo ritrovati, anche la fase difensiva è tornata ad alti livelli”.
Come sta Immobile?
“Sta bene, è in crescita e si vede in partita. Ora speriamo che in queste due settimane possa allenarsi. Dopo il gol in Champions è anche più sereno”.
La non convocazione in Nazionale di Immobile?
“Non si è rammaricato. Mi ha detto che era meglio così, perché ha cominciato ad allenarsi da poco. Avevo paura che potesse avere ripercussioni a livello mentale, invece l’ho visto sereno”.
Kamada?
“L’ho messo per disperazione, mi avevano chiesto il cambio in tre”.
Quale era l’idea iniziale?
“Era di mettere Castellanos in avanti, Ciro cominciava ad accusare. Poi Felipe, Marusic e Vecino hanno chiesto tutti il cambio”.
Il quarto posto è nel mirino?
“Dobbiamo pensare a stabilizzarci su questo livello di prestazione, poi i risultati saranno una conseguenza. Qualcosa di buono lo stiamo ritrovando, se l’aspetto caratteriale della squadra è questo siamo destinati a salire”.
Sarri in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Marco Rossi Mercanti)
Mourinho ha parlato di una Roma in controllo: che sensazione ha avuto? Pensando anche ai derby dell’anno scorso, ha pensato di poterla vincere?
“Sono soddisfatto, dal punto di vista caratteriale abbiamo fatto una prestazione di spessore come abbiamo fatto con il Feyenoord e la Fiorentina. Non ho mai avuto paura di perderla, le palle-gol pulite sono state le nostre. Se un derby non puoi vincerlo, meglio non perderlo perché non è una partita normale e non si poteva rischiare di perdere. Più ne sto giocando e peggio sto, la sto sentendo sempre di più. Abbiamo ritrovato la capacità di stare corti, abbiamo ritrovato una bella solidità difensiva, con la pericolosità offensiva dell’anno scorso l’avremmo vinta”.
Vi manca lo strappo per essere decisivi in alcuni momenti?
“L’anno scorso mi sembra che eravamo primi o secondi nei dribbling riusciti e quest’anno siamo diciassettesimi, purtroppo è la verità. Bisognerebbe modificare geneticamente i giocatori, i miei sono giocatori forti che l’anno scorso lo hanno fatto e speriamo lo facciano con continuità anche quest’anno. Non è che qui si fa un discorso tattico, dal punto di vista tattico stiamo giocando in profondità e provare a saltare l’uomo”.
Come mai questa Lazio con questa tifoseria non riesca a essere tra le prime in classifica?
“Solitamente non vado a salutare i tifosi, questa sera mi sono sentito in dovere di farlo. Gli incassi rappresentano tanto per le società, è un po’ cambiato tutto. Si parla di società che fatturano tanto durante l’anno ma a livello europeo non stanno tra le prime 15 (gli hanno citato Inter e Milan, ndr). Sono un amante del calcio vecchia maniera, ma il calcio sta andando in questa direzione. Sono più interessati all’estero, poi abbiamo un problema annoso e irrisolvibile forse. Lazio e Roma sono tra le più forti in Italia, ma hanno giocato in un campo amatoriale, non è possibile andare avanti così. Se dovessi andare via dalla Lazio è per il campo, noi usciamo da dietro nel 95% delle occasioni, giochiamo circa 6-700 palloni a partita, calcola che differenza può fare per noi avendo questo campo. Stadio ottimo per i concerti, brutto per vedere il calcio e pessimo per giocarci”.
Sembrava che la Lazio fosse tornata quella che sapeva gestire bene le partite a un certo punto.
“Sì, il rammarico è anche questo. Stavamo preparando dei cambi, poi in 3-4 minuti hanno chiesto il cambio Vecino, Anderson e Marusic, pure Patric stava chiedendo il cambio. Abbiamo messo delle toppe qua e là, Immobile aveva speso tantissimo, era tanto che non faceva partite ravvicinate da almeno 70’. Era poi la sesta partita in 21 giorni, c’era troppa stanchezza per pressare dentro l’area avversaria, era meglio aspettarli dentro l’area. Puoi portare la linea fino a metà campo, ma se i difensori palleggiano tra di loro il campo si allunga a 40 metri ed era molto più facile non lasciarli giocare per vie centrali”.
Situazione infortuni? Ora iniziano gare sulla carta più morbide.
“Non so nemmeno in che posizione siamo ora, non posso fare una previsione. Se la Lazio gioca con questo spirito, risalirà la classifica, se giocheremo pensando di vincere facile non ce la faremo. Zaccagni non ha un infortunio di grandissima intensità, abbiamo la speranza di recuperare a fine sosta. Vecino è qualcosa di oggi, quindi è un qualcosa che viene dai flessori ma è presto per saperlo. Marusic probabilmente dove ha riportato la contusione non sta appoggiando benissimo il piede e aveva problemi al polpaccio. Per il resto, mi sembra sia solo stanchezza”.
Dopo la seconda giornata disse che ci sarebbe voluto tanto tempo per recuperare i punti. La Lazio è a 4 punti dalla Champions, è soddisfatto?
“Recuperare punti alle prime 4-5 squadre è sempre problematico. Sarà una storia lunga recuperare questi punti, se avessimo fatto risultati normali contro Lecce e Genoa, eravamo in una posizione perfetta avendo già giocato tanti scontri diretti. Sarà ancora lunga, noi dobbiamo preoccuparci di giocare con intensità con le squadre meno blasonate. Non ci sono più le squadre che stravincono le partite, però il livello delle squadre di medio-bassa classifica è alto. Dobbiamo restare con la testa come l’abbiamo affrontata in queste ultime gare”.
Con la Salernitana sarà assente Luis Alberto per squalifica: giocherà Kamada?
“Kamada a me piace, faccio difficoltà a farlo giocare con Luis Alberto per tantissimi motivi, però è un giocatore che non appena si inserirà al meglio, ci darà tanto. Si sta parlando di un giocatore che ha giocato titolare in Champions League, oggi è entrato. Si sta parlando di un giocatore che potrebbe diventare importante, abbiamo la speranza che lo diventi. Il brutto della situazione è che Luis Alberto è squalificato e Kamada va in nazionale e tornerà venerdì e noi giochiamo sabato”.