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Lecce, Baroni: "Abbiamo giocato con coraggio. Potevamo avere più attenzione negli ultimi 20 metri"

di Andrea Gonini

Nel post partita di Lecce-Roma ha parlato Marco Baroni

Baroni a DAZN

Questo punto conferma che il Lecce se la può giocare con tutti?
“È quello che vogliamo fare, lavoriamo per questo. Lo abbiamo fatto con personalità, aggressività e idee. Devo solo fare i complimenti ai ragazzi, una grande gara. Abbiamo messo in difficoltà la Roma, gli abbiamo ridotto le possibilità di entrare in area di rigore. Sapevamo che sono molto forti sulle palle inattive. Voglio ringraziare la squadra e fare i complimenti a tutti. Abbiamo mostrato coraggio, abbiamo duellato a tutto campo”.

È soddisfatto dell’attenzione della sua squadra in fase difensiva?
“Abbiamo fatto bene. La squadra è stata compatta, ha portato bene pressione e ha indotto l’avversario all’errore. Abbiamo avuto anche equilibrio. La Roma ha grandi giocatori che in un momento possono inventare una giocata. In queste gare serve anche un pizzico di fortuna, negli ultimi venti metri qualcosina con un po’ più di attenzione si poteva fare, potevamo raddoppiare. Abbiamo sprecato qualche occasione ma la squadra ha fatto quello che doveva”.

Il Lecce sembra un grande gruppo per come gioca.
“Abbiamo fatto un buon possesso, abbiamo personalità e idee. La squadra lavora tanto durante la settimana, sono fortunato ad allenare questo gruppo. È un gruppo che mi stimola e che vuole crescere. Non dobbiamo perdere di vista il nostro percorso e il nostro obiettivo”.

Non vi sentite già salvi?
“Non sento, non sento (ride, ndr). Noi dobbiamo pensare solo al lavoro quotidiano. È un gruppo che in estate è cambiato tantissimo, l’area tecnica mi ha messo a disposizione dei ragazzi bravi e giovani. Il nostro intento è solo quello di migliorarci ogni giorno, non dobbiamo guardare la classifica”.

Umtiti e Baschirotto hanno esperienza e fisicità, si muovono benissimo insieme:
“Chiaramente sono due profili molto diversi. Baschirotto lo avevamo preso come terzino per la sua fisicità, non aveva mai giocato da centrale. Ha messo grande dedizione e ora si è ritagliato un ruolo importante. Umtiti ha sofferto tanto in questi ultimi quattro anni, non aveva mai giocato. Ha lavorato tanto e con umiltà, lo devo frenare perché vuole sempre fare tutto. Era una scommessa per noi e per lui. Ha aiutato tutti i giovani e tutto il gruppo, è un esempio. Fa grandi prestazioni, ha superato i suoi problemi ed era chiaro che un giocatore del suo livello facesse queste prestazioni. Io sono molto contento soprattutto per il suo lavoro in settimana, è un esempio per i giovani e questo mi fa molto piacere”.

Baroni in conferenza stampa

Il Lecce si sta confermando sempre più squadra, anche dal punto di vista tecnico. L'aveva preparata di più sulle palle inattive?
"Abbiamo cambiato qualcosa, ma non ho fatto vedere ai miei ragazzi tutti i loro gol, altrimenti non sarebbero entrati in campo (ride, ndr). Quando affronti calciatori di questo calibro non puoi concedere nulla. Faccio i complimenti ai miei ragazzi per l'aggressività e l'intensità. Abbiamo fatto la partita giusta, poi loro hanno il colpo da campione che negli ultimi 16 metri non abbiamo".

Avete giocato per mantenere il pareggio?
"No. Abbiamo provato in tutti i modi a vincerla. La squadra è molto giovane, la più giovane della Serie A e la quinta dei 5 top campionati. Se vedessimo il costo della nostra rosa e quello della Roma... Noi siamo orgogliosi della prestazione dei ragazzi, della loro voglia di migliorarsi e del coraggio con il quale si affronta chiunque".

C'è stato un po' di nervosismo anche in panchina?
"Sì, ma questioni di campo finite nei 90 minuti. Sapevamo che la Roma avesse qualità, per questo noi dovevamo fare questo tipo di partita, con intensità e aggressività. Il calcio moderno richiede questo".

La mentalità del Lecce è quella dei minuti finali? Dove i giallorossi hanno provato a vincerla fino alla fine.
"Sì, ma noi cerchiamo sempre di vincere. Poi affrontiamo campioni come quelli di oggi, che hanno una qualità incredibile e a noi serve sacrificio, dedizione e aggressività. Anche quando abbiamo perso, se analizziamo i dati, si evince che abbiamo giocato bene, però serve qualcosina in più negli ultimi sedici metri".

Gallo è uscito per un problema fisico, che è successo?
"Semplici crampi, nulla di grave fortunatamente. Pezzella non è entrato al meglio per colpa mia, perché non l'ho fatto scaldare a dovere".


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