Marino: "Il progetto della Roma ha bisogno di tempo, il colpaccio è Stekelenburg"
Fonte: RadioRadio
Pierpaolo Marino, Direttore sportivo dell'Atalanta, ha rilasciato una lunga intervista a RadioRadio in vista del mtach di domani contro la Roma:
Come hai fatto a credere in modo così deciso di Denis dato che si sta rivelando molto utile e come spieghi la condizione cosi ottimale dei tuoi centrocampisti? Qual è la differenza tecnica della Roma dove c’eri tu e quella attuale?
"Denis lo conoscevo molto bene sin da quando era in Argentina, successivamente mi ha molto entusiasmato nel girone d’andata a Napoli con ottimi numeri, poi subentrarono problemi di antagonismo con Zalayeta e si lasciò andare; è un giocatore che ha bisogno di continuità per dimostrare le sue potenzialità anche per il suo fisico che deve essere sempre in gioco e con Colantuono può esprimersi al meglio. Il mister lo voleva e grazie ai buoni rapporti con l’Udinese sono riuscito a fare questa operazione di mercato. Sui centrocampisti si sta creando un ottimo mix tra di loro e spero che le cose vadano sempre meglio, vedendo Cigarini, lo conoscevo da tempo e ho puntato molto sul suo desiderio di rivalsa. Rispondendo all’ultima domanda trovo similitudini della Roma di Liedholm con quella attuale soprattutto nel giropalla, ma il progetto tattico deve ancora andare avanti, ed ha bisogno di tempo".
Chi è favorita nella gara di sabato?
"La Roma! Noi abbiamo solo 4 punti e non la mentalità da prima in classifica che deve puntare per forza alla vittoria".
Tutti questi complimenti potrebbero danneggiare la squadra?
"Se non ci fosse Colantuono con le sue grida sarei preoccupato, ma vedendo gli allenamenti sono tranquillo, è di fronte a una Roma piena di campioni con cui non si può stare mai tranquilli".
La Roma ha comprato molti giocatori, tu quale avresti preso? L’età media della Roma è scesa di molto, credi possa essere un problema per una squadra che deve puntare in alto?
"Sono tutti ottimi giocatori ma più di tutti avrei preso di sicuro Stekelenburg; in riguardo l’età media la Roma sta avviando un progetto che darà frutti con un’età media neanche bassissima, la mia Atalanta ha un progetto di farli crescere e venderli quindi l’età media deve essere anche più bassa , per la Roma non mi preoccuperei".
È stata fatta una preparazione mirata per la penalizzazione? Sulla Gazzetta dello Sport è stata pubblicata una notizia riguardante il dato sul numero degli stranieri in campo superiori agli italiani con l’Atalanta che ha messo in campo più italiani; a Napoli hanno venduto Cigarini e preso Dzemaili, voi invece l’avete preso, il vostro è un progetto o una casualità? E ritornando a Cigarini, tornerà a essere un giovane talento italiano dal futuro assicurato?
"L’Atalanta impiega tre milioni l’anno per le giovanili, anche il presidente viene dalle giovanili della squadra. Nella famiglia Percassi quindi è molto forte l’orientamento sui giovani italiani, ma non dobbiamo trascurare il mercato sudamericano che ha prezzi inferiori. Cigarini non ha fatto bene a Napoli per la difficile collocazione tattica nel modulo di Mazzarri, sono sicuro che quest’anno si rilancerà alla grande".
Quali sono i giocatori di maggiore avvenire per l’Atalanta? Soprattutto quali sono quelli che vi faranno guadagnare di più?
"Sono tutti molto validi, di sicuro due o tre di loro sono di un avvenire, credo, luminosissimo, ad esempio Gabbiadini mi sembra Altobelli giovane; Schelotto, grande corsa e infine Bonaventura. Credo che se continueranno così faremo fatica a trattenerli nei tempi brevi, ma avranno anche un bel costo. Le grandi squadre stanno esagerando nel pescare all’estero, devono prendere giocatori nel campionato italiano per vincere, credo che qualche straniero nelle grandi non sia stato pronto".
Il progetto Roma è troppo ambizioso, o con questo allenatore si può?
"Se il progetto prenderà credibiltà potra pianificare annate vincenti, i dirigenti hanno collaborato a questo progetto con coraggio e spero che da dopo la nostra gara abbiano anche la fortuna".
Firmeresti per un pareggio? "Sicuramente, non siamo il Real Madrid, ma credo che la Roma non firmerebbe".
Avete dimostrato sul campo molta carica, continuerà?
"Credo proprio di sì, anche se questa non porta sempre risultati positivi, l’importante però è avere una giusta mentalità e non volare troppo, tenere un profilo basso. Questa penalizzazione ci costringe a non guardare troppo avanti, ma ci sono le basi con giovani talenti, e sono contentissimo della squadra".
Ti sorprende la longevità di Totti?
"No anzi, in più sono contento per lui, che conosco da quando era un giovane esordiente nella Roma".
Un giocatore da togliere alla Roma?
"Totti, potenzialmente lui segna sempre, quindi non averlo contro è sempre un vantaggio".