.

Milan, Pioli: "La Roma è un avversario di qualità, non valuto o commento gli episodi arbitrali"

di Danilo Budite

Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato dopo Roma-Milan.

Pioli a Dazn

Vi siete riconfermati anche stasera?
“Abbiamo giocato con personalità e con idee, la Roma è un avversario di qualità. In 11 contro 11 abbiamo concesso qualcosa, abbiamo cercato di essere un po’ pericolosi ma dobbiamo sempre giocare con questa intensità. Per un po’ di tempo potremmo diventare timorosi, però ora siamo coraggiosi e spavaldi”.

Gli episodi arbitrali?
“Valutate voi e commentate voi, io penso ad allenare la squadra. Vedremo le cose positive che abbiamo fatto, poi ora pensiamo alla Champions League, sappiamo che sarà difficile perché il Porto è un’ottima squadra”.

Bennacer?
“Onestamente ho quattro-cinque centrocampisti di gran livello, poi sta tornando anche Bakayoko e li sto ruotando perché giocare così tante partite non è semplice, Bennacer ha giocato bene. So che ha queste caratteristiche e deve continuare a fare così, c’è un momento dove sei il padrone e un altro dove soffri, ci siamo trovati spiazzati con l’espulsione però la vittoria diventa importante perché i miei giocatori sanno soffrire anche in campi così difficili, la Roma aveva fermato il Napoli e non aveva mai perso in casa”.

C’è il giusto mix nel Milan?
“Tanti meriti sono del club perché hanno dato continuità al progetto, cominciamo a lavorare insieme da un po’ di tempo, ci conosciamo meglio. Siamo a inizio campionato e ci sono difficoltà perché puoi incontrare squadre forti o più fresche perché non hanno giocato in Europa, dobbiamo continuare con questa mentalità e mettere in campo il meglio di noi stessi”.

Ibrahimovic?
“L’ho visto carico ma lo è sempre, i campioni si nutrono di stimoli. Io non sono mai stato un campione, ma ero più carico quando giocavo fuori casa, lui sa sempre trovare motivazioni e continua ad aiutarci”.

Qual è la cosa che ti rende più orgoglioso di questo gruppo?
“Non so se siamo superiori rispetto alle altre, posso dirti che stiamo affrontando squadre fortissime. Per me l’Inter rimane la favorita del campionato, sa come vincere, poi c’è anche il Napoli e penso ci sia ancora la Juventus perché mancano tipo 84 punti ancora. Mi piace il fatto che l’anno scorso avremmo dovuto fare qualcosa di eccezionale negli scontri diretti, mentre ora siamo consapevoli che possiamo giocarcela e il salto di qualità penso sia questo. Giochiamo non con la speranza, ma con la consapevolezza di potercela fare”.

A che percentuale di forma è Ibrahimovic?
“Se riuscirà ad allenarsi con continuità, non potrà far altro che crescere. L’ho visto più sciolto, più legato con la squadra e lo sta facendo anche Giroud. Bene che crescano tutti perché dobbiamo tenere alto il livello per continuare così”.

Qui il Milan ha festeggiato l’ultimo scudetto?
“Lo ricordo, però era fine campionato. Queste partite ci danno forza e morale, dobbiamo approfittare di questo momento perché nel calcio ci vuole poco a passare da positivo a negativo, dobbiamo stare sul pezzo. La squadra è molto positiva negli atteggiamenti e questo penso possa fare la differenza”.

Pioli in conferenza stampa (dall'inviato all'Olimpico Gabriele Chiocchio)

Qual è stata la chiave per avere questa presenza all’Olimpico?
“Ci volevano personalità, semplicità e tranquillità. Abbiamo fatto girare bene il pallone in ampiezza e al lato dei loro mediani, abbiamo stretto i denti in inferiorità e abbiamo vinto con merito”.

Ibrahimovic?
“Ha passato un’estate molto difficili tra infortuni e ricadute, ci dà tanto in tutto. È un giocatore che speriamo possa stare bene e darci soddisfazioni”.

Questa è una prova di forza e non è la prima. Quando è scattata questa consapevolezza?
“Il Milan sta crescendo, vincere gli scontri diretti testimonia che la strada è quella giusta. La Roma ha dimostrato di essere fortissima. Dobbiamo pensare di partita in partita”.

Fino all’espulsione di Theo Hernandez, il possesso palla del Milan era del 70%. C’è un eccesso di generosità e irruenza?
“Non possiamo non esserlo, ci sta fare qualche errore, li facciamo più di lucidità che di tecnica. Abbiamo un modo di giocare che ci dà certezze, così vogliamo interpretare le partite. Non possiamo pensare di dominare per 95 minuti, il livello si sta alzando, a volte incontri squadre forti come la Roma, poi incontri le squadre che giocano in Europa, il cammino è lungo. Ci buttiamo in Champions, ci dà fastidio quello 0 in classifica”.

Quale errore non dovrà commettere la squadra ora? Ha paura di compensazioni in negativo?
“Nelle ultime 60 partite di campionato siamo stati o primi o secondi per 55. L’anno scorso abbiamo avuto una buona continuità, poi abbiamo avuto un momento di calo, perdendo qualche punto. Quest’anno dobbiamo provare a essere continui. L’anno scorso eravamo primi fino a gennaio, sono contento delle prestazioni. Devo pensare ad allenare bene la squadra, accettando tutte le decisioni. Non sono situazioni che possiamo controllare, abbiamo dimostrato di saper giocare a calcio”.

Due anni fa disse che vedeva una squadra per la quale vincere o perdere non faceva la differenza. Ora il Milan sa soffrire?
“ È normale in un percorso di crescita, il club è stato bravo a integrare e cambiare, prendendo giocatori adatti al nostro modo di giocare a calcio. Anche le esperienze negative ci hanno permesso di migliorare. Siamo più maturi e consapevoli, sappiamo che arriveranno momenti difficili, dobbiamo rimanere concentrati”.

Pioli a Milan TV

Sulle 10 vittorie nelle prime 11 partite.
"Sono dati importanti. Volevamo continuare questo momento, in 10 abbiamo rischiato qualcosina ma lo spirito della squadra è servito ad affrontare le difficoltà che abbiamo trovato. Bisogna saper interpretare la gara, a volte comandi e a volte subisci l'avversario. Abbiamo messo lo stimolo giusto, l'intervento corretto e la scivolata e abbiamo portato a casa una vittoria importante e sicuramente meritata per quanto fatto 11 contro 11"

Sulle polemiche arbitrali e l'arbitraggio di Maresca.
"Devo valutare la prestazione della squadra e hanno fatto tutto quello che dovevano fare per personalità, qualità, attenzione e caparbietà. Abbiamo giocato con coraggio e con il giusto approccio e questo è la cosa più importante"

Sull'espulsiome di Theo.
"Sono dispiaciuto per l'espulsione di Theo perchè è un giocatore importante e stava recuperando la condizione. Abbiamo fatto fatica in una partita che potevamo gestire meglio a livello di energie anche in vista delle prossime gare. Siamo stati però squadra nei momenti di difficoltà che non è semplice. Questo significa che stiamo diventando una squadra forte"


Altre notizie
PUBBLICITÀ