Pellegrini: "Il Sassuolo la scelta migliore che potessi fare"
Fonte: AS Roma Match Program
Il centrocampista del Sassuolo ed ex giallorosso Lorenzo Pellegrini è stato intervistato per l'AS Roma Match Program: “A Sassuolo mi trovo molto bene, è stata sicuramente la scelta migliore che potessi fare. Qui ho trovato l’ambiente giusto, sano, che mi fa stare tranquillo e sereno e ho trovato anche dei compagni fantastici. Insomma sono contentissimo di essere qui”.
Come si trova con Di Francesco? Anche lui conosce bene Roma e la Roma.
“Di Francesco è un allenatore molto ambizioso che non smette mai di imparare e di crescere. Con lui mi trovo benissimo, e dall’inizio dell’anno credo di essere molto cresciuto grazie a lui e al suo staff. Certo lui conosce molto bene Roma...”.
Quali sono i suoi obiettivi personali?
“I miei obiettivi sono sempre stati crescere di più e basta. Non mi sono mai imposto obiettivi in grande, il mio unico pensiero è cercare di imparare più possibile, per poter migliorare”.
Dove vuole arrivare il Sassuolo?
"È una domanda un po’ complicata in questo periodo. Il Sassuolo è ambizioso, non si accontenta, vuole fare bene e vuole fare almeno gli stessi punti che ha fatto nel girone di anda-ta. Purtroppo in queste ultime parti-te abbiamo perso punti probabilmente non solo per colpa nostra, ma va bene così, il Sassuolo deve andare a vincere anche contro la cattiva sorte”.
Che gara si aspetta?
“Sarà una partita complicata, perché la Roma è una grande squadra, giocano un bel calcio, e l’arrivo di Spalletti ha portato la quadratura all’interno della squadra. Noi dovremo fare una gran partita per portare a casa punti, ma giochiamo in casa e li affronteremo a viso aperto come sempre”.
Come valuta la stagione della Roma?
“Fino a questo momento credo sia stata una stagione non all’altezza delle aspet-tative di inizio anno, anche per come era partita. Però è in corsa su tutti i fronti e può ancora togliersi delle soddisfazioni”.
L'anno scorso spesso si è allenato con la prima squadra. Se potesse togliere un solo giocatore alla Roma?
“La Roma è colma di giocatori fortissimi a cui bisogna stare attenti. Come ho già detto dobbiamo pensare a portare pun-ti a casa. Se devo fare un nome, non so se giocherà, è sicuramente Totti”.
Con la Primavera siete arrivati in fondo a tutto l'anno scorso, ma non avete vinto. Cosa è mancato?
“Dal mio punto di vista è mancata un po’ di consapevolezza. Forse ha pesato il fat-to che siamo arrivati fino in fondo in tut-te le competizioni e alla fine eravamo un po’ corti nelle gambe”.
È emozionato dalla possibilità di scendere in campo contro la Roma?
"Sì, molto. Alla Roma sono cresciuto, è casa mia, è la mia squadra e la società per cui tifo. Però adesso sono un giocato-re del Sassuolo e penso solo al bene della mia squadra”.
A proposito di emozioni, cosa ricorda di quel Cesena-Roma dell'esordio in Serie A? Cosa le disse il mister?
“Non mi disse nulla, era una gara come le altre, non mi ricordo quante panchine avessi già fatto. Quando mi mandò a scaldare la prima volta non disse nulla, ma poi mi richiamò in panchina e mi disse che sarei entrato. Una emozione grandissima, indimenticabile”.
È cresciuto nelle giovanili giallorosse, a chi deve dire grazie su tutti?
“Bruno Conti. Sono stato dieci anni e lui mi è sempre stato vicino anche nei momenti più complicati in cui non giocavo”.
Montella, dopo il suo gol, alla stampa ha detto: "Ma proprio a me dovevi segnare?. Che rapporto ha con lui?
“Il mister è, dal mio punto di vista, un grande allenatore. Ho con lui un buon rapporto anche se siamo stati insieme solo sei mesi perché poi lui è passato in prima squadra. Poi per il gol lo ho detto anche a lui... dovevo farlo”.
Cosa ricorda di quel periodo in cui fu costretto a fermarsi per problemi cardiaci?
“Molta tensione, all’inizio ho fatto fatica ad accettare che stesse accaden-do proprio a me; ma ho avuto la for-za di non mollare mai. Ma mi ha fatto molto crescere caratterialmente, non rimpiango nulla di quello che è successo nella mia vita fino ad oggi”.
Negli allievi giocava in attacco, poi è stato spostato a centrocampo. È andato in gol alla terza in A. È già successo a un certo Daniele De Rossi. Che ne pensa?
“Per me è un onore essere paragonato ad un calciatore, ma soprattutto un uomo così. Ho sempre detto che Daniele De Rossi è il mio idolo, quindi potete immaginare la mia felicità. Ma in fondo siamo due giocatori molto diversi”.
Ci sono anche altri due ex giovanili giallorossi, Politano e Antei.
“Sono due ragazzi fantastici...il fatto che siamo tutti di Roma ci ha fatto legare anche di più. Colgo l’occasione per fare i complimenti ad Antei che è rientrato a Bergamo dopo un anno e mezzo ed è stato una dei migliori in campo”.