.

Sassuolo, De Zerbi: "Fonseca è una fortuna per tutto il calcio italiano. Non so se la società abbia rifiutato un'offerta della Roma per Boga"

di Simone Valdarchi

Il tecnico del Sassuolo, De Zerbi, ha parlato al termine della vittoria contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:

De Zerbi a DAZN

Il Sassuolo ha giocato in modo diverso rispetto alla sua storia?
"Oggi ci è venuto tutto bene, dipende dalla situazione. Noi quando recuperiamo palla proviamo sempre a giocare, quando invece non bisogna forzare in avanti c'è da mantenere il possesso. La fase difensiva è stata fatta con attenzione. Rispettiamo molto la Roma, è una fortuna per tutto il movimento italiano aver trovato un allenatore come Fonseca, è la squadra che gioca con un'identità più forte di tutte le altre. Quando eravamo in possesso cercavamo di aggredire la gara".

Quanto è cambiato dall'andata?
"All'andata avevamo fatto una buonissima partita, ma avevamo perso dei palloni che la Roma aveva trasformato in gol, quello che abbiamo fatto noi oggi. Siamo stati una squadra completa, non abbiamo lavorato più del solito al livello difensivo".

Dove si colloca il Sassuolo?
"Ai giocatori ho già parlato della gara contro la SPAL, dobbiamo dimostrare chi siamo una volta per tutte. Siamo un gruppo giovane, non abbiamo grandi pressioni e questo spiega un po' i risultati altalenanti. Dobbiamo abituarci a chiederci molto. Questa squadra non ha limiti".

Berardi ha lavorato molto in fase difensiva.
"Mi fa piacere l'atteggiamento in campo. I calciatori sanno giocare e devono diventare forti di testa, perché forti in campo lo siamo già. L'aspetto psicologico viene prima di tutto, la cattiveria ci vuole sempre, sia mentre si attacca che quando si difende".

Il terzo attacco casalingo della Serie A.
"Non penso sia un caso, è dovuto dalla qualità offensiva e dal numero di giocatori offensivi in campo. Dobbiamo migliorare nel dato dei gol subiti. Il primo gol oggi è venuto dallo sviluppo di un corner e il secondo da un rigore. Dobbiamo essere ossessionati da prendere tutto quello che dice il campo, se dobbiamo fare 4-5 gol dobbiamo farli, se non ne dobbiamo prendere non dobbiamo subire nulla".

De Zerbi a Sky Sport

Vittoria e prestazione?
“Abbiamo fatto una grande partita, poi qualcosa dobbiamo meritare soprattutto in merito ai due gol subiti, potevamo essere più pericolosi nella ripresa”.

Luogo comune che le squadre di De Zerbi durino un’ora?
“A Sassuolo non mi vogliono tanto bene, poi la squadra è molto giovane come lo sono io, è chiaro che le partite non possano essere mai chiuse. Noi non sappiamo gestire e poi abbiamo subìto un po’ il ritorno della Roma, si poteva chiudere se Caputo avesse fatto tripletta, noi cerchiamo di allenarci bene per vincere e non per fare spettacolo”.

Tante occasioni da rete dai terzini?
“Toljan è un giocatore importante, così come Kyriakopoulos e Muldur e Rogerio che sono giovani ma forti. Stiamo cercando di migliorare sotto il punto di vista psicologico che non è un dettaglio nel calcio. Anche con il Napoli meritavamo di stare 3-4 a 0 ma siamo andati negli spogliatoi solo di un gol e contro queste squadre forti non è mai finita”.

La prestazione di Boga?
“Tutti i giocatori sono in miglioramento, Berardi, Djuricic, Boga, Locatelli. Se tutti diventano assatanati nel miglioramento saranno grandi giocatori, Boga ha fatto 6 gol ma ne avrebbe potuti fare 12. ora pensiamo alla SPAL che incontriamo domenica, il nostro miglioramento passa da lì. Dobbiamo pensare che sia uno scontro diretto, così le qualità dei miei giocatori usciranno sempre”.

Svoltare in classifica?
“Abbiamo giocatori di talento, se possiamo migliorare subito lo si deve volere a tutti i costi. La Serie A è un campionato difficile, spero che non si sentirà mai nessuno al sicuro, sotto spingono e si sono tutti rinforzati mentre noi abbiamo venduto Duncan e se arriviamo subito al miglioramento è tutto di guadagnato per la squadra”.

Il pallino del gioco alla Roma nei primi minuti di gioco?
“Noi rispettiamo tantissimo la Roma, ribadisco che l’arrivo di Fonseca è un bene per tutto il calcio italiano perché porta idee nuove e imprevedibilità, non ti danno punti di riferimento e ci stava che una squadra come la mia riconoscesse la forza dell’avversario, ogniqualvolta si poteva però dovevamo fargli male. Non è detto che riconoscere la forza dell’avversario sia togliere coraggio”.

Zona Europa più vicina?
“Siamo abituati a vedere i sorrisi dopo le vittorie e gente che non parla dopo le sconfitte”.

Rinforzi dal mercato?
“Abbiamo tanti infortunati da tanto tempo, se tutti fossero stati sani non avremmo avuto bisogno di nessuno, qualcosa di poteva fare”.

De Zerbi in conferenza stampa

È la sua notte neroverde più bella?
"Serata bellissima che ci gratifica tutti. Ci dà un po' di rammarico per quello che poteva essere fatto un po' prima perché potevamo andare sul 3-0 anche col Napoli, però spero che venga preso come una svolta mentale, preparando la SPAL con l'ossessione di una grande partita, con il sangue agli occhi. Sarà uno scontro diretto in uno stadio importante, caldo, dobbiamo riallenarci subito per andare a fare una grande gara".

A inizio ripresa ha un po' temuto nella rimonta?
"C'è stata anche l'occasione di Caputo. Tra primo e secondo tempo mi sono concentrato nel dire alla squadra di non fare un passo indietro, cercando di trovare il quarto e il quinto gol. È normale un po' subire la Roma perché è una grande squadra, perché gioca il miglior calcio d'Italia insieme all'Atalanta, hanno fisicità davanti e qualche ingenuità l'abbiamo fatta noi. Abbiamo anche sofferto meno del previsto, la Roma non era mai andata in trasferta in svantaggio, ha preso meno gol fuori. Chi ha giocato, una reazione normale l'avrebbe comunque fatta e avrebbe portato un po' di forcing ma abbiamo gestito in maniera ordinata".

Ieri ha detto che sarebbe servita una partita di qualità, attenzione e coraggio, forse l'attenzione è quella che è mancata di meno perché non c'è stato il ribaltone.
"Sicuro di attenzione e di grande rispetto. Fonseca è un orgoglio per il calcio italiano, gioca un calcio diverso dalla nostra cultura e forse abbiamo aumentato la tensione. Per quanto riguarda le rimonte, è vero che l'abbiamo subita ma perché abbiamo fatto troppo bene all'inizio? Perché col Napoli potevamo chiuderla ma di fronte abbiamo anche il Napoli, oggi la Roma. Le rimonte fanno parte del calcio, soprattutto per una squadra giovane allenata da un allenatore giovane e non lo vedo come un difetto ma una pecca che si va a mettere a posto nel tempo".

Davvero il Sassuolo ha rifiutato 10 milioni dalla Roma per Boga? Discorso proprietà del club: la Roma cambia, il Sassuolo non ce l'ha più. Forse è la prima impresa dopo la loro scomparsa.
"Non so se la Roma ha offerto 10 milioni per Boga, non faccio il mercato, ma se l'avessi fatto non avrei venduto Duncan. Siamo parte di una società seria. I figli li sentiamo vicini, Veronica mi ha mandato un messaggio, i figli e la nipote ci sono molto vicini. Il dottore e la dottoressa mancano a tutti".

Boga ha fatto un gol strepitoso e importante. Si aspettava di più di mercato? Con la SPAL sarà uno scontro diretto, ha detto: l'obiettivo è la salvezza?
"Oggi sì. Per primo mi dovete convincere perché dobbiamo puntare a più della salvezza. Leggo che il Sassuolo dovrebbe stare nella parte sinistra della classifica. Il monte ingaggi va di pari passo con l'età media e la rivendibilità. Abbiamo tanti infortunati da inizio anno, oggi mancavano 3 centrali, per fortuna abbiamo recuperato in extremis Ferrari. Con squadra al completo non avremmo avuto bisogno di mercato, con tanti infortunati andava fatto qualcosina e l'abbiamo fatto. Quando vinceremo due-tre-quattro partite di fila, alzeremo lo step. Quando si concluse il mercato estivo ho detto che dovevamo migliorare l'undicesimo posto ma abbiamo avuto sempre 5-6 infortunati. Chiriches e Defrel fiori all'occhiello del mercato estivo ci sono stati pochissimo. Se poi dopo, voi o altri, pensate che il Sassuolo debba occupare un'altra posizione non sono d'accordo ma vorrei sapere secondo quali parametri, senza polemica. Abbiamo fatto 7 punti nelle ultime 3 partite, quando faremo ancora di più, daremo continuità e ci staccheremo ancora di più dalla terzultima, non avrò paura di porre l'asticella più alta. Il campionato dice che nessuno è ancora morto, non c'è una squadra quasi andata come gli altri anni. Preferisco andare cauto. Boga? Ha 6 gol, ne avrebbe potuti fare 12. Ha un potenziale enorme come Berardi, Djuricic, Defrel, Locatelli, Caputo, Toljan. Mi ritengo fortunato di allenare tanto talento. Abbiamo dei limiti così come li ho io ma bisogna cercare di migliorare queste lacune".

Quanto è stato importante il lavoro dei 4 in attacco, in particolare quello di Djuricic?
"Gli avevo chiesto di stare appena dietro ai mediani della Roma. Sapevamo che i 6 della Roma in avanti fanno pressione ma gli avremmo potuto far male se fossimo usciti palla a terra. La Roma palleggia bene e addormenta la partita, gli avevo chiesto di essere forti nel cervello e non cadere nella loro trappola. Non è melina, è per tirare fuori l'avversario e nel primo tempo, dal punto di vista difensivo, i migliori, la migliore da quando son qua. Anche con l'Inter all'andata l'anno scorso. Poi anche noi abbiamo qualità nel far uscire la palla".

De Zerbi in zona mista

La partita?
"Siamo stati belli, efficaci, attenti, umili, talentuosi. Abbiamo messo tante qualità, i giocatori fatto una partita bellissima. Non so se è stata la partita più bella, non è facile dirlo. Il punto di domenica a Genova è stata bella, per 70 minuti soffrir così: è una giornata che terrà ben presente".

Ma ricorderai anche questo primo tempo?
"Sì è stato un primo tempo simile a quello con il Napoli, dove però andammo al riposo con un solo gol di vantaggio, oggi tre e poteva essere anche qualcosa di più. Nel secondo tempo è venuta fuori la Roma che ci ha messo un po’ in difficoltà, ma anche noi abbiamo avuto l’occasione per fare il quarto subito e quello avevo chiesto, di non fermarci perché non sappiamo gestire”.

La velocità di esecuzione arma in più di questo Sassuolo?
"Io ho giocatori forti, che neanche loro lo sanno quanto sono forti. Lo sono sia tecnicamente che fisicamente, sia a capire le situazioni. Dobbiamo migliorare nella continuità, nell'essere ossessionati dal vincere, da giocare sempre questo tipo di partite e dal far gol".

In sette anni il Sassuolo non aveva mai battuto la Roma...
"Il mio ufficio stampa mi tiene informato su queste cose quindi lo sapevo. È vero che non abbiamo fatto anche due vittorie di fila quest'anno...".

La classifica la guardi?
"La classifica la guardo sempre. Quest’anno a meno che non facciamo tante vittorie di fila dovremo guardarci sempre dietro, con molta attenzione. Il che non vuol dire non avere ambizione ma essere realista, quindi quando perdi non ti deprimi e quando vinci non ti esalti. Io prima ho detto che non siamo mai riusciti a fare due vittorie di fila, mi riferivo a farla a Ferrara...".

Sul mercato?
"Se avessimo tutti i giocatori a disposizione, non avremmo avuto bisogno di andare sul mercato. Con gli infortunati non del tutto guariti, avremmo dovuto far qualcosa di diverso, specie avendo venduto Duncan. Si è trattato di una cessione che ha indebolito la squadra, l'ho fatto presente alla società. Il che non vuol dire che si abbassano le ambizioni e i sacrifici che si fanno per portare i grandi giocatori. Il risultato sportivo però per me è importante come quello economico”.

Sulla grande prestazione di Locatelli?
"Locatelli è stato bravo nel momento di difficoltà, ha preso in mano la squadra in maniera importante, da leader. Oggi non ce n'è uno che ha giocato sotto tono contro una squadra che insieme all'Atalanta gioca il miglior calcio, quindi questo dà più prestigio alla nostra vittoria”.

Boga?
"È un talento strepitoso, dobbiamo godercelo, dobbiamo accettare tutti i suoi difetti, io per prima, ma lui deve cercare di alzare la sua richiesta, perché non ce ne sono tanti al mondo come lui".

Consigli per Mancini?
"Non devo dare consigli a nessuno".


Altre notizie
PUBBLICITÀ