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Sassuolo, Dionisi: "Contro la Roma siamo sfavoriti. Lukaku è un giocatore che sposta, bisogna lavorare da squadra"

di Andrea Gonini

Alla vigilia di Sassuolo-Roma, ha parlato in conferenza stampa il tecnico dei neroverdi Alessio Dionisi. 

La Roma ha giocato in Coppa ma in attacco hanno Lukaku e Dybala, il Sassuolo ha subito gol nei primi 5 minuti nelle ultime partite: hai lavorato sulla difesa?
"Noi lavoriamo sempre per essere migliori rispetto alla partita precedente e delle volte non è quello che vorremmo. Dobbiamo essere più cinici. L'ultima partita ci ha dato un po' di sicurezza in più e siamo in crescita, questo a prescindere dal risultato di domani. La Roma è una grande squadra, composta da grandi giocatori e un grande allenatore. Sarà difficile a prescindere dal nostro storico. Sappiamo che abbiamo le armi per incidere durante la partita, dobbiamo essere più cinici sui palloni sporchi e spesso non lo siamo".

La classifica?
"Abbiamo 15 punti e ce ne mancano 25 per arrivare a quei 40 fondamentali, perché il nostro obiettivo è arrivare a 40 il prima possibile, poi vediamo. Questa deve essere la nostra mentalità, poi sappiamo di avere delle qualità ma abbiamo dimostrato che non bastano le qualità da sole, ci vuole di più. La determinazione di domenica è un buon punto d partenza ma non può bastare, spero che il risultato ci dia consapevolezza per fare quel qualcosa in più".

Volpato e Missori?
"Io non faccio l'assistente, non trovano spazio perché sono ex Roma, giocano se lo meritano. Missori non sarà dalla partita per un piccolo problemino nei giorni scorsi, lo rivaluteremo per la prossima settimana, probabilmente rientrerà, è una cosa da poco. Volpato sta crescendo e se continuerà a crescere troverà spazio".

Pinamonti con la Roma tira fuori numeri speciali, viene da un gol. Come lo ha visto?
"Dipende tutto da che prospettiva si guarda. Prima dicevamo che nelle ultime partite ci siamo complicati la vita da soli ma guardiamo anche che spirito ha la squadra, perché va in difficoltà, ne esce e fa prestazione. Pinamonti può e deve fare di più, lavora per fare di più, mi aspetto di più. Il gol gli ha dato fiducia ma ha uno storico troppo breve ancora, parlerei più di giocatori che hanno giocato contro la Roma per 10 anni, ora 1-2 anni è poco storico".

Che gabbia costruirà attorno a Lukaku o lo fa marcare da Ruan?
"È un giocatore forte che sposta, sposta in Italia e con la Nazionale. Non si può limitare individualmente, si deve lavorare da squadra, se non difendiamo da squadra andremo in difficoltà contro chiunque".

Bajrami un po' in ombra ultimamente...
"Sta bene. Prima dell'ultima sosta non stava bene in allenamento, aveva dei piccoli problemini che lo facevano allenare non al 110%. Lo conosco bene, è un ragazzo che ho cercato di far arrivare qui perché credo nelle sue qualità come in quelle di tutti. Dipende dall'equilibrio di squadra. Lui nel nostro centrocampo è quello con più transizione, gamba e tiro, in alcuni momenti della partita è determinante e vorrei sfruttarlo non solo per le sue qualità difensive e faccio delle scelte anche in funzione della gara. Con l'Empoli quando è entrato mi è piaciuto tantissimo e io vorrei sempre Nedim così. Noi abbiamo 3-4 giocatori che hanno dei colpi, lui rientra tra questi. È un ragazzo introverso, stiamo lavorando su questo e se si sblocca farà molto molto bene".

Con la vittoria di Empoli vi siete tolti un peso?
"Ora giochiamo contro la Roma, siamo sfavoriti, torniamo subito con i piedi per terra. Avevamo bisogno della prestazione, del risultato e di tanto altro ma da qualcosa devi partire o ripartire. In questo caso si riparte da una prestazione buona contro una diretta concorrente e sicuramente questa prestazione, questo risultato ha dato più consapevolezza a una squadra che stava crescendo. Ovvio che una partita così ti può dare, però davanti abbiamo la Roma e dovremo essere efficaci".

Che partita si aspetta dalla Roma?
"La Roma è una squadra di grande livello, molto fisica, con individualità importanti, mi aspetto una Roma che non molla mai, una Roma forte".

Teme di più l'avvio dei suoi o il finale della Roma?
"Farei la firma se per avere quella prestazione dobbiamo fare degli errori. Dobbiamo essere più cinici in certe zone di campo. Non temo nulla. Riconoscere i momenti passa dallo sbaglio ma fa parte di chi fa, è solo riconoscendo gli errori che si potrebbe non rifarli. Non temo niente, ho la speranza ma quasi la sicurezza, dico quasi perché affrontiamo la Roma più per le loro qualità e meno per le nostre mancanze, vorrei che ci riconoscessimo in campo come ho visto nelle gare precedenti, passando anche dalle difficoltà, ma non dobbiamo abbassare la testa. Le partite con la Roma non sono mai chiuse, non sono mai chiuse basta vedere quella di ieri, possiamo determinare sempre anche in negativo ma vorrei che incidessimo in positivo".

Con la Roma c'è spesso una partita nella partita con la sua panchina. Ha dato istruzioni particolari ai suoi su questo aspetto?
"Io penso ad altro, penso al campo e ai giocatori. Penso che la panchina incida nel supporto alla squadra, il resto non mi interessa".


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