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Sassuolo, Frattesi: "Il mancato passaggio alla Roma? Ci sono rimasto male. Non so dove giocherò in futuro"

di Emiliano Tomasini

Il centrocampista del Sassuolo, prossimo avversario della Roma in campionato, Davide Frattesi ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport. Questo uno stralcio delle sue dichiarazioni.

Domenica Roma-Sassuolo, lei torna a casa. Quanto è difficile staccarsi dal desiderio di indossare quella malgia? Ha mai pensato che forse sarebbe meglio di no?
"Difficile rispondere. A volte sono un po' autolesionista... però qualcosa è cambiato. L'estate scorsa, quando potevo passare alla Roma, il trasferimento non si concretizzò per un paio di milioni. Non ho mai chiesto perché la Roma non mi avesse voluto davvero, ho preferito non approfondire. Ci sono rimasto male. E adesso non ci penso più. Non so dove giocherò, ma ho un approccio diverso al mio futuro".

Quali sono i criteri in base ai quali sceglierà?
"Innanzitutto il progetto della società, perché sono molto ambizioso. Poi l'aspetto tattico: meglio mezzala che in un centrocampo a due. Sto seguendo anche l'esperienza di Scamacca e Raspadori e capisco che ci vuole tempo per inserirsi in un altro contesto. Serve soprattutto la testa giusta".

Se segna domenica esulta?
"Non penso. Magari esulteranno i miei amici romanisti che saranno allo stadio: gli ho detto che, se lo fanno, non sono veri giallorossi".

Anche a Sky Sport Frattesi ha parlato del suo mancato passaggio alla Roma: "Ormai lo sanno tutti, c'ero rimasto male. Ringrazio società e mister per avermi tenuto, mi hanno aiutato nonostante non sia stato professionale al 100%. Ora capiamo che tipo di campionato dobbiamo fare: se facciamo un risultato importante a Roma possiamo aspirare alla fascia sinistra della classifica


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