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Torino, Mazzarri: "La Roma sta andando a mille, ma dobbiamo pensare di poterli fermare"

di Simone Valdarchi

Alla vigila della sfida contro la Roma, il tecnico del Torino, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni, riportate da Tuttomercatoweb.com:

Tanti indisponibili contro una squadra importante, come l'avete preparata?
"Sono tanti, è tutta la stagione che ne abbiamo passate diverse. Dobbiamo pensare che con il nuovo anno ci sia una svolta da tutti i punti di vista, come episodi e come prestazioni. Non ci piangiamo addosso, ma cominciamo l'anno con tante defezioni. Dobbiamo solo a pensare a fare bene".

Oggi 2 anni esatti al Toro: qual è il suo pensiero?
"Non festeggio il mio compleanno, figuriamoci questo. Penso soltanto alla Roma, dobbiamo cercare di dare il massimo. Non penso ad altro".

Con la Roma è un tabù, qual è il problema più grosso?
"Dai numeri sembra proibitiva, ma contro squadre così forti ti deve andare tutto bene. Le statistiche possono essere sovvertite: mi tocco, spero di rivedere quelle prestazioni di quel piccolo filotto prima dello scivolone contro la SPAL".

In ogni partita ci sono momenti in cui accendete o spegnete la luce: come se lo spiega?
"È ciò che ho cercato di correggere. Anche durante le stesse partite viviamo dei momenti: quando vincemmo a Parma con l'Atalanta, gli episodi ci diedero ragione. Poi è difficile spiegare cosa è successo a Verona. Mi brucia ancora la sconfitta contro la SPAL, avevamo iniziato un buon cammino. A Verona è stata la partita più bell'anno eppure è capitato quel che sapete tutti. È difficile spiegare tutte queste situazioni. Speriamo che nel nuovo anno anche gli episodi ci girino a favore. Con la SPAL abbiamo interrotto una serie di risultati utili consecutivi".

Lei come vive questo momento?
"Male, perché ero convinto che la squadra avesse intrapreso un certo percorso. Siamo al primo posto in Italia nel pressing, vuol dire che siamo messi bene in campo. E stavamo cominciando anche ad avere una buona condizione atletica. Ma nelle ultime due partite potevano essere sei punti e invece è stato soltanto uno, brucia ancora e mi fa stare male. Magari con gli episodi a favore recupereremo questi punti domani a Roma. Dovremo stare attenti ai particolari, altre ricette non ne conosco".

Sul mercato?
"Io faccio l'allenatore, il mercato lo fa la società. Ormai mi conoscete, sapete che dopo sei mesi di stagione ho delle idee: io non mando via nessuno, ma se non sono scontenti possono andare via. Serve che il gruppo sia unito e che si accetti di stare in panchina. Lo dirò anche ai giocatori, per ora non è arrivato nessuno a chiedermi di andarsene".

Su cosa bisogna ancora lavorare?
"Non facciamo un calcio difensivista, i dati sul pressing e sul recupero immediato del pallone lo confermano. Cosa manca? Dobbiamo migliorare nell'ultimo passaggio e nella qualità per fare girare il pallone. Ci manca un po' di qualità in questo senso. Ed essere più cattivi davanti al portiere avversario. Ma abbiamo una buona base di partenza: questa squadra prova a fare certe cose con qualunque avversario si trovi davanti".

Che squadra è la Roma?
"Sta andando a mille, ha valori eccezionali e tutti quelli che entrano sono forti. Sono una corazzata, dobbiamo pensare che possiamo far male ai giallorossi. È una trasferta proibitiva, ma questa sensazione va trasformata in qualcos'altro".

Come sono rientrati dalle vacanze i suoi ragazzi?
"Sulla bilancia sono andati bene, anche come testa e convinzione li ho visti bene. Domani serve qualcosa di speciale per ottenere un risultato positivo contro una delle squadre più forti del campionato".

Quando rientra Ansaldi?
"È in dubbio per la coppa Italia di giovedì: è un giocatore importante, ma nella lista ce ne sono altri. E mancano pure nella settimana con tre partite ravvicinate. Non è un bel momento da questo punto di vista".

Ha preparato qualcosa di particolare in settimana per affrontare la Roma?
"Qualcosa ovviamente sì, ma non ve lo dico. È chiaro che lo vedrete domani: se faremo bene ciò che abbiamo provato, possiamo giocarcela. Ci siamo allenati bene, è di buon auspicio".


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