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Venezia, Soncin: "Siamo stati anche fortunati, ma ha vinto il nostro cuore"

di Emiliano Tomasini

Nel post partita di Roma-Venezia ha parlato Soncin.

Soncin a SKY

Il gruppo ha risposto molto bene nonostante la retrocessione.
“Sì, il gruppo ha confermato quanto di buono fatto nelle ultime partite. Non è stato bello giocare già retrocessi, però come ho chiesto ai ragazzi anche contro il Bologna, dobbiamo avere orgoglio e finire con grande dignità, provando a toglierci delle soddisfazioni. Siamo stati anche fortunati, però ha vinto il nostro cuore. Potevamo addirittura vincere, devo solo ringraziare i ragazzi perché in queste tre settimane mi stanno dando tutto, sono orgoglioso di loro”.

Si è costruito qualcosa quest’anno?
“Sì, è stata un’esperienza per tutti, non sono io quello che deve dare giudizi. È stato un anno di crescita e di esperienza, dobbiamo ripartire da qui”.

Tornerai ad allenare le giovanili?
“Sono sempre stato ambizioso, anche se da giocatore non ho giocato ad altissimi livelli. Ora sono un allenatore e voglio essere ambizioso, il mio futuro è Venezia-Cagliari, devo giocarmi questa chance fino alla fine e far pensare alla proprietà di continuare con me”.

Dove sei intervenuto quando sei subentrato?
“Sono intervenuto sul cuore, le mie parole d’ordine erano coraggio e fiducia, a partire dal lavoro dei magazzinieri ho chiesto di fare le cose con coraggio. Abbiamo iniziato da queste piccole cose, poi serve disponibilità da parte dei ragazzi che mi hanno rispettato pur arrivando dalla Primavera. Abbiamo fatto buone prestazioni a Torino e contro il Bologna, l’aspetto del rispetto è stata la cosa principale”.

Soncin a DAZN

C'è rammarico, considerando anche la partita di questa sera?
“Assolutamente, oggi è il giorno in cui siamo retrocessi, ma non è stata la giornata ad essere determinante. In queste partite abbiamo dimostrato di mantenere la categoria, sono orgoglioso dei ragazzi, siamo stati fortunati ma abbiamo giocato una partita di cuore e sofferenza. All’ultimo potevamo pure vincerla. Dispiace per questa retrocessione”.

Sono arrivati segnali dalla società per la permanenza?
“Non è ancora stato affrontato il discorso. Ora il mio futuro è la partita con il Cagliari. Ho solo un’arma, quella di fare bene la prossima partita e questa chance me la voglio giocare al massimo. Rimango concentrato sull’ultima partita perché è l’unico mezzo che ho per dimostrare. Devo ringraziare i ragazzi, mi stanno dando tutto, mi stanno seguendo. Rammarico va in questa direzione, in questo periodo abbiamo dimostrato di giocarsela bene anche in Serie A”.

Cosa hai detto alla tua squadra dopo la retrocessione?
“Ho chiesto una cosa ai miei ragazzi: chi se la sentiva di giocare e di dare tutto con dignità e orgoglio. I ragazzi mi hanno guardato come fossi un pazzo ed è stata la risposta più bella. Ho trovato disponibilità da parte di tutti. Vincere oggi sarebbe stata una grande dimostrazione di orgoglio, per me".

Il suo Venezia in un’immagine?
“La grande esultanza nella partita contro il Bologna, quando tutta la panchina è entrata”.

Soncin in conferenza stampa

Come avete vissuto Empoli-Salernitana? Cosa ha detto ai ragazzi dopo la retrocessione?
"L'abbiamo vissuta come l'hanno fatto tutti i tifosi, con grande speranza. Dopo un attimo di amarezza e di delusione, da allenatore c'era da ricaricare e rimotivare il gruppo. Non ho detto niente di particolare, ho fatto solo una semplice domanda, vale a dire chi se la sentiva di giocare fino alla fine del campionato. I ragazzi mi hanno guardato come se fossi pazzo e ho ottenuto la risposta che volevo: abbiamo giocato con un gran cuore".

Henry ha avuto problemi fisici?
"Un problema dell'ultimo secondo dopo la merenda. Il mio compito è scegliere chi sta meglio, c'è stato spazio per qualcun altro ma l'importanza di Thomas non viene meno, sia dal punto di vista umano che per quanto fatto vedere con la maglia del Venezia".

Partita condizionata dall'inferiorità numerica, vi siete solo difesi.
"L'abbiamo preparata in un modo ma quando capitano questi episodi la preparazione viene meno. Abbiamo fatto ciò che dovevamo, non potevamo fare diversamente. Abbiamo portato la Roma a cambiare sistema, abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. Siamo stati fortunati in tante situazioni, ma all'ultimo secondo potevamo vincerla e sarebbe stato il giusto premio".

Che messaggio si può dare ai tifosi?
"Dobbiamo ringraziarli per la loro presenza numerosa, vogliamo giocare con grande orgoglio anche contro il Cagliari".

Alcuni colleghi hanno criticato alcuni approcci alle partite.
"I nostri ragazzi hanno messo grande dignità, che non ha prezzo. Giochiamo con una maglia amata da tanti tifosi che meritano rispetto, è giusto fare il proprio. Si gioca per vincere e per passione, non solo per interessi economici. Non sono io che devo giudicare il lavoro di chi c'è stato prima di me, ci sarà qualcuno all'interno della società che lo farà. In queste quattro partite la squadra era viva, oggi siamo stati fortunati a strappare un punto, ma in altre gare abbiamo perso punti in modo immeritato. Sono soddisfatto dei ragazzi".


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