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Venezia, Zanetti: "Sono orgoglioso della prova dei miei ragazzi. Questa è una vittoria storica"

di Marco Campanella

Nel postpartita di Venezia-Roma ha parlato Paolo Zanetti.

Paolo Zanetti a Sky Sport

La partita?
“Sono orgoglioso della prova dei miei ragazzi, quando c’è una cifra tecnica così differente è sempre complicato, però non abbiamo mai rinunciato a costruire, devo ringraziare i miei calciatori perché se mettono in campo questo spirito devo solo che ringraziarli”.

Volete salvarvi, si vede dal gruppo.
“L’anno scorso abbiamo fatto molto bene, sto integrando una ventina di ragazzi stranieri. Servono vittorie e tempo, la squadra ha fatto tutto bene e questa è una vittoria storica”.

Come avete impostato la gara?
“Loro sono venuti con un atteggiamento diverso, hanno portato molti uomini sulla linea della palla, però li abbiamo punti nei loro difetti, c’è stata una grande prestazione da parte nostra, non abbiamo pensato solo a difenderci perché siamo stati anche propositivi”.

La scelta di Okereke?
“Il tipo di partita chiedeva questo, anche l’anno scorso tendevo a cambiare a seconda dell’avversario. Ho scelto un giocatore da profondità e uno che giocasse a piedi invertiti. Quest’oggi una gara importante per noi”.

È un tecnico con tante idee.
“Sì, ne ho molte perché un tecnico deve averne quando incontri squadre più forti. Abbiamo preso un paio di imbarcate e a me non piace prenderle, rivedo anche i miei princìpi se serve”.

Romero?
“Ci porta tanto, a parte Caldara e Molinaro, nessuno aveva giocato in Serie A, quindi per noi è importante poi ha giocato con l’Argentina, con il Manchester United, poi a livello carismatico ci serve”.

Paolo Zanetti a DAZN

La partita è stata una follia?
"Sì, in Serie A se non chiudi la partita rischi di prendere gol. Sono orgoglioso dei miei ragazzi, abbiamo fatto 3 gol, preso traverse e creato occasioni. Oggi la prestazione è stata ottima, mi sarebbe dispiaciuto non vincere". 

Grande maturità.
"Ci proviamo, andiamo a fare un percorso su noi stessi. Dal punto di vista tecnico rischiamo di pensare di non essere competitivi, ma non è l'unico aspetto. L'aspetto mentale per noi è una scelta". 

Caldara? 
"Mattia è im portantissimo che siamo andati a convincerlo a casa sua. Ragazzo di un'umiltà incredibile, si è calato molto bene. Ha passato tanti anni difficili. Lui è un ex campione, spero che possa tornare ad esserlo qui a Venezia".


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