.

MyROMA, la proposta sulle partite in notturna

di Claudio Lollobrigida
Fonte: myroma.it

MyROMA, associazione di azionariato popolare della Roma, ha inviato una lettera alla Lega Calcio per protestare riguardo le innumerevoli gare in notturna giocate (e da giocare) da parte della squadra capitolina. Ecco la lettera pubblicata sul sito myroma.it:

MyROMA informa che, in data 1 Febbraio 2013, la massima Autorità calcistica nella persona del Direttore Generale Dott. Brunelli, a cui va il nostro ringraziamento per la gentilezza dimostrata, ha dato seguito (link lettera) alla nostra lettera del 31 Gennaio 2013 (link lettera) cercando di rispondere alle nostre (e vostre) domande sul perché la AS Roma giochi sempre di sera.
Pubblichiamo solo oggi tale risposta perché in questi giorni MyROMA, attraverso i suoi volontari, ha fatto delle opportune verifiche, ed alla luce di quanto a nostra conoscenza evidenziamo ancora una volta che le nostre perplessità sul fatto che tale politica allontana i tifosi invece di avvicinarli è sempre più fondata.


Il numero delle partite in serale è veramente notevole e, se consideriamo che la AS Roma non è un Club che nella stagione attuale è impegnata in campo internazionale, non si capisce il perché invece campeggi al primo posto per partite serali.
Mettendo da parte Roma-Catania e Roma-Sampdoria, giocate alle 20:45 in giornate dove tutte le gare erano in posticipo serale, vogliamo concentrare l'attenzione sulle restanti. Mettiamo da parte anche i quattro big match che, come ci spiega il Direttore Generale Marco Brunelli, non possono che giocarsi in posticipo. Leviamo anche Roma-Udinese, gara disputata sotto i riflettori a “causa” degli impegni europei dei friulani.


All'appello restano altre cinque partite: Roma-Torino, Roma-Cagliari, Roma-Parma, Roma-Palermo e Roma-Genoa.
Le prime tre, ci spiegano, sono state giocate in orari serali (di cui una venerdì e l'altra di lunedì) causa “sei nazioni” del rugby che, di fatto, ha “sfrattato” la formazione giallorossa dall'Olimpico, costringendola a rivedere i propri programmi sul calendario.
Come diceva Antonio Lubrano, “la domanda sorge spontanea”: conoscendo le date del sei nazioni già dal lontano aprile 2011, e di conseguenza i disagi che la Roma e i suoi tifosi avrebbero subito, non sarebbe stato il caso di “esonerare” la squadra giallorossa da queste due serali (Roma-Palermo e Roma-Genoa) di cui non vi è una palese motivazione? Secondo noi si, e anche secondo tanti altri tifosi che ancora oggi ci chiedono: “perchè sempre di notte?”.
Vogliamo dire con chiarezza che il nostro riflettere ad alta voce è rivolto non alle due partite in più, ma ad un “Sistema” che considera le esigenze di tutti ma che invece non tiene in considerazione le esigenze dei tifosi.

I numeri parlano chiaro. Di sera si registra un sensibile calo di spettatori, conclusione alla quale siamo arrivati dopo aver elaborato i dati di vendita dei biglietti, con particolare riferimento al settore famiglia.
Per tutte le partite, ad eccezione di Roma-Catania (esordio in campionato) e Roma-Milan (big match nel week-end natalizio), si è registrato un significativo calo delle presenze allo stadio.
Volendo confrontare alcune partite simili, per appeal sportivo, possiamo notare:


Roma – Bologna  ore 15.00 settore famiglia 4311
Roma – Palermo ore 20.45  settore famiglia 285
Roma – Torino ore 20.45 (di lunedi) settore famiglia 612
Roma – Cagliari ore 20,45  settore famiglia 746

Il match contro il Palermo, proprio una delle due gare a cui non abbiamo saputo dare una chiara motivazione, ha fatto registrare la minore affluenza stagionale. Nel settore famiglie, settore fortemente voluto da MyROMA, si sono registrate solamente 285 presenze, ma soprattutto, volendo analizzare i dati in modo più ampio e globale, si può notare come il trend sia in diminuzione match dopo match come se i dati testimoniassero il fatto che la tifoseria è stanca di tutte queste partite serali e partita dopo partita sempre una fetta maggiore di tifoseria, a malincuore, decide di non venire allo stadio.
Oltre ai problemi legati ad un minor introito da botteghino, cosa che da tifosi/azionisti non possiamo che sottolineare con una certa preoccupazione, si aggiungono le tante, innumerevoli segnalazioni di tifosi “abbonati” o con “voucher” che pur avendo regolare titolo di accesso, decidono di non venire allo stadio per oggettivi problemi.


Bambini che non possono venire ogni sera, visto anche le temperature, costringono anche i propri genitori a non venire, così come non possono venire sempre in serale i tifosi con disabilità. Tifosi che abitano fuori Roma o non proprio vicino allo stadio invece preferiscono rimanere a casa perché altrimenti significherebbe o non rientrare a casa, visto i pochi treni a disposizione (link), oppure organizzare di volta in volta gruppi con automezzi propri non sempre facili da reperire e rientrare ad orari impossibili difficilmente conciliabili con chi il giorno dopo ha degli impegni lavorativi o scolastici.


Siamo sicuri che questi tifosi il prossimo anno rinnoveranno il proprio abbonamento o carnet?
Tutto questo è sostenibile ogni tanto, ma non quasi ogni settimana.


MyROMA,vedendo le statistiche, pensa che tutto ciò potrebbe trasformare una forte passione in una necessaria e imposta rinuncia.
La soluzione al problema non spetta a noi trovarla, però ci sentiamo in “dovere” di lanciare un'idea:
Perchè non imporre un tetto massimo di gare in notturna oltre il quale le squadre non possono andare, riducendo tale numero a ciò che effettivamente è necessario?
Perché non informare “prima” chi sottoscrive un abbonamento o un carnet di quali partite saranno in serale e quali al suo orario naturale, ovvero le 15.00?
Tutto ciò, anche lecito visto che chi acquista un servizio deve conoscere prima i dettagli di quel servizio, non comporta alcun tipo di stravolgimento, ma dimostrerebbe una maggiore sensibilità nei confronti dei tifosi.

Gli interrogativi, purtroppo, non finiscono qui. In molti ci hanno chiesto come è possibile che l'Olimpico possa essere affittato a Roma/Lazio e Rugby, costringendo una delle due squadre a spostare i propri orari e programmi in caso di concomitanza dei due eventi.
Un po' come dire che chi prende in affitto una casa al mare per l'estate non ne può usufruire per il giorno “X” o “Y” perchè il proprietario l'ha data contemporaneamente ad un'altra persona. L'esempio sarà forse “banale”, ma a nostro avviso serve a spiegare la situazione.
Anche a questa domanda non sappiamo dare, oggi, una risposta ma cercheremo nelle sedi opportune di fare chiarezza.
Speriamo che quanto espresso e consigliato possa essere preso in considerazione dalla massima Autorità calcistica, ovvero la Lega di Seria A, e che questo nostro tentativo di iniziare un confronto tra tifosi e Istituzioni possa diventare uno stimolo per migliorare il "Calcio italiano".


Altre notizie
PUBBLICITÀ