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Pedullà: "Alderweireld, un pallino di Sabatini"

di Simone Francioli
Fonte: alfredopedulla.com

Il giornalista Alfredo Pedullà, tramite il proprio sito ufficiale, ha parlato di Toby Alderweireld e dell'interessamento della Roma: «Toby Alderweireld, come vi abbiamo anticipato ieri, è un profilo entrato prepotentemente nelle mire della Roma per la campagna rafforzamento della prossima estate. Giovane e duttile, è uno di quei profili che piacciono al direttore sportivo, Walter Sabatini. I margini di una trattativa futura sembrano esserci tutti, in quanto il calciatore non è impiegato con continuità dall’allenatore dell’Atlético Madrid, Diego Simeone. Già alla fine di gennaio il giocatore, al portale Foxsports.it, ha avuto modo di dichiarare: “All’Atlético non sto giocando, non posso essere al cento per cento felice. La squadra sta andando molto bene e continua a lottare per il campionato. Io lotto per un posto, ma non penso sia colpa mia”. Dichiarazioni che aprono la porta ad un prossimo cambio di casacca del difensore belga. Tobias Alderweireld, soprannominato Toby, ma anche Terror Toby e Mega Toby, nasce a Wilrijk, distretto di Anversa, Belgio, il 2 marzo 1989. Dotato di una struttura fisica imponenente, 186 centimetri per 81 chilogrammi di peso, di piede destro, gioca come difensore centrale o laterale di destra. Piedi raffinati e tecnicamente sopra la media, Alderweireld si può definire un ottimo difensore centrale che imposta il gioco, utilizzabile all’occorrenza come terzino destro di copertura. Il suo procuratore è Soren Lerby, lo stesso di Wesley Sneijder. La sua carriera inizia nelle giovanili del Germinal Beerschot Anversa, uno dei club satelliti dove l’Ajax monitora e manda a svezzare i giovani talenti. Sulle orme di Thomas Vermaelen, che ha mosso gli stessi passi, nel 2004 a soli 16 anni si trasferisce all’Ajax per militare nelle formazioni giovanili. Se Adrie Koster nel 2007/08 è l’allenatore che gli fa assaggiare la prima squadra, è sotto la guida di Martin Jol e Marco Van Basten che trova la consacrazione: titolare fisso e 128 presenze condite da 7 reti in Eredivisie, 38 gare e 5 marcature nelle competizioni europee. Parimenti arrivano le prime chiamate nella nazionale del Belgio. Il primo a convocarlo tra i “grandi” è Franky Vercauteren, già nel maggio 2009, appena ventenne, in un match contro il Cile. Nel luglio 2013 i tempi sono maturi per un trasferimento: l’Ajax trova un accordo per 8 milioni con il Norwich, club di Premier League, ma Toby rifiuta la destinazione. Ci sono vari sondaggi e alla fine la spunta l’Atlético Madrid, che lo acquista per 7 milioni di euro il 30 agosto 2013. Si mette a disposizione di Diego Simeone, ma vede il campo in poche occasioni. L’Atletico macina gioco e risultati di primissimo piano, la coppia centrale formata da Godin e Miranda è intoccabile, e ad Alderweireld restano solo le briciole: il 19 ottobre debutta nella Liga contro l’Espanyol ed il 22 dello stesso mese in Champions, in una trasferta contro l’Austria Vienna. A gennaio qualche timido sondaggio da parte di Napoli e soprattutto Roma, ma l’Atlético Madrid non è mai stato convinto di cederlo dopo sei mesi, considerando l’investimento fatto. Nell’estate 2014 avrà anche la vetrina mondiale con la nazionale belga, vera e propria outsider del torneo. Esordio mondiale per lui, che però dovrà affrontare come terzino destro, in quanto al centro della difesa ci sono veri e propri mostri sacri come Kompany, Vermaelen e Van Buyten. Intanto Walter Sabatini, suo estimatore da sempre, lo sta monitorando in vista della prossima stagione. Potrebbe essere un’occasione».


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